giovedì 11 ottobre 2007

La vera sinistra abbandona Cofferati...

Intanto la cronaca di una "morte annunciata" più tardi i commenti (Gato)
La maggioranza di centrosinistra che finora ha governato il Comune di Bologna, sostenendo la giunta guidata da Sergio Cofferati, non c’è più. Le fibrillazioni delle ultime settimane si sono trasformate in un atto concreto: Rifondazione Comunista, i Verdi, la Sinistra Democratica, lo Sdi, gli occhettiani de "Il cantiere" e il Pdci hanno formalizzato nelle ultime ore l’addio a Cofferati. "Il vincolo di maggioranza è sciolto", si legge nel documento licenziato ieri sera dai partiti della sinistra dell’Unione, che accusano Cofferati di non aver garantito coesione e collegialità all’azione amministrativa. Sullo sfondo della rottura, maturata attraverso una serie di contrasti che avevano per argomento soprattutto i temi della legalità, la paventata ipotesi di un accordo di Cofferati con An in materia di sicurezza, l’atteggiamento critico del sindaco per il modo in cui Questura e Prefettura hanno recentemente gestito, lo stato di disagio di alcuni assessori per l’atteggiamento scarsamente coinvolgente del sindaco nei loro confronti. E, non ultimo, il problema della ricandidatura o meno di Cofferati per le amministrative del 2009. La situazione rischia ora di paralizzare l’amministrazione comunale di Bologna. Non c’è più la maggioranza nata dal voto che nel 2004 portò Cofferati a riguadagnare Bologna al centrosinistra, e questo potrebbe creare problemi seri al sindaco soprattutto in occasione del voto per la prossima manovra di bilancio. Cofferati fino a ieri aveva detto che sarebbe andato avanti comunque. Poi il fatto nuovo delle ultime ore, con l’abbandono della maggioranza da parte della sinistra dell’Unione. Si attendono ora le valutazioni di Cofferati, che in tarda mattinata incontrerà la stampa per dire la sua.
(Nella foto Gian Guido Naldi leader bolognese di Sinistra democratica)

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