lunedì 29 ottobre 2007

Risposta a Gato (se mai mi ha chiesto qualcosa...)



Alessandro Di Benedetto

«Raffadali senza il vostro aiuto morirà per una overdose di merda»


Carissimo Gaetano, questa tua frase, la sola citazione che spero di fare, mi ha profondamente colpito e mi ha spinto a provare a metter su una risposta. Non che io mi senta uno dei "giovani" di Raffadali a cui ti rivolgi, né perché non sia d'accordo con gran parte delle cose che dici, ma soltanto perché riflessioni simili alle tue le ho fatte anch'io, specie nell'ultimo anno.Dall'anno scorso sono tornato a vivere e lavorare stabilmente e Raffadali, lo sai, ma soprattutto, dall'anno scorso ho cominciato a frequentarli questi giovani di Raffadali, che prima mi limitavo ad osservare da lontano con la spocchia del naturalista o dell'antropologo culturale.Sai, non sono mai stato uno "di chiazza" né ho mai cercato di sembrarlo, neppure nella brevissima stagione durante la quale sono stato tentato dalla politica attiva. Mi limitavo a osservarli dall'esterno questi giovani, scuotendo la testa.Adesso, anche per motivi "professionali", sono costretto a chiedermi: ma chi sono questi giovani di Raffadali?Sono quelli che vedo correre sulle motociclette o su quegli orribili "cosi" a quattro ruote incuranti della pubblica incolumità?Sono quelli che vedo bivaccare senza speranze, senza sogni da inseguire, senza prospettive in quelle desolanti botteghe di videogiochi?Sono quelli che si spostano senza apparente costrutto dalla "Chiazza" ai vicoli di via Rosario, dal Piano Progresso ai tavoli del "pub" di turno?Sono quelli che scorrazzano per il paese fino alla maggiore età, per poi sparire inghiottiti dal buco nero che è ormai l'università per poi rivederli, qualche anno dopo in giacca e cravatta appresso al carrozzone di qualche politichetto o politicone?Oppure sono quei giovani che hanno sogni, illusioni, che si spendono e che si sono spesi in primavera (anche se per una causa che, come ti ho spiegato bene, non condividevo o condividevo solo in parte)?Gaetano carissimo, è vero c'è stato un gruppo fantastico di giovani che ha scelto di seguire un sogno, ma in percentuale, sulla gioventù raffadalese, quanti erano?
E gli altri?Ci dobbiamo rassegnare ad abbandonare la massa dannata al suo destino oppure c'è un rimedio, c'è un modo, una via d'uscita?Cosa si può fare per offrire una prospettiva o, quantomeno, per offrire un mezzo per scorgere una prospettiva?Che so, aprire un centro sociale, rimettersi a fare teatro, scegliere adesso (e non sei mesi prima delle elezioni) di fare seriamente politica a Raffadali, fare casino perché la biblioteca comunale diventi un centro culturale funzionante con libri, musica, computer e banda larga.Io ho quaranta anni, tu, probabilmente, non troppi di meno. Quando mi guardo attorno e cerco quelli della mia generazione non li trovo: troppo impegnati a fare soldi, o a fare chissà cosa.La mia generazione, caro Gaetano, quella famosa overdose di merda l'ha già assunta e assimilata: perché quella tua profezia non si avveri, dobbiamo cominciare a discutere, magari unendo gli sforzi, collegando i blog, trovando un luogo comune su cui incontrarci e poi incontrare i giovani raffadalesi e costruire insieme un antidoto all'overdose.Con affetto


2 commenti:

Gaetano "Gato" Alessi ha detto...

Una sola cosa....Il gruppo di Ad Est ha fatto politica e informazione ha Raffadali negli ultimi 5 anni non "sei mesi prima delle elezioni"...Nessuna polemica solo una precisazione...per il resto lavoriamo su ogni cosa...Ti abbraccio
Gato

Marcella ha detto...

ciao Gato, ho letto il tuo invito a far parte del Komitato Giovani Blogger. Ma dachi è partita questa idea? Perchè suona così tanto KGB??? Scusa se scrivo qui anche se non c'entra con l'articolo e grazie per l'informazione!
un bacio