lunedì 12 novembre 2007

Ricordi & Ricordi ……Ultimo atto a Raffadali ?

Giuseppe Maragliano per Ad Est on line

Ormai sono diversi anni che ho lasciato Raffadali per studio prima e per lavoro poi. Le circostanze della mia vita sono state tali per cui fin da piccolo ho vissuto a puntate a Raffadali, in quanto i miei genitori lavoravano all’estero…. Di conseguenza, anch’io ho vissuto all’estero per i primi sei anni della mia vita, per poi, con scelta “molto coraggiosa e poco remunerativa”, ritornare a vivere a Raffadali ed iniziare le scuole elementari nel mio Paese di origine.
Pensando a ritroso, mi vengono in mente le tante circostanze e sensazioni che hanno caratterizzato la mia infanzia, la crescita fino alla maturità e, contestualmente, penso a quante altre cose avrei potuto o non potuto fare sé fossi rimasto all’estero o in un’altra parte dell’Italia.
Noi non possiamo dimenticare chi siamo e da dove veniamo e per questo mi capita di pensare e meditare sé le cose fatte, le “scelte volute e/o costrette”, possano in qualche modo ripagare o compensare tutto ciò.Durante il periodo adolescenziale avevo la necessità di uscire fuori dagli schematismi che Raffadali imponeva; infatti in estate, durante il periodo delle pseudo-vacanze, ne approfittavo per andare in Germania a lavorare in fabbrica e passare un periodo di vacanza fuori dal paese (in realtà era più lavoro che la vacanza…. però ero fuori casa!).
Queste esperienze mi hanno permesso di vedere e percepire realtà diverse dal luogo in cui sono nato.Durante il periodo universitario il senso di soffocamento si faceva sempre più opprimente, non perché Raffadali non mi piacesse, anzi al contrario, ma per il modo di vivere e di concepire le cose.Mi ricordo con piacere quando con l’associazione ambientalista (AVS ambiente) abbiamo dato un bel segno al rispetto dell’ambiente e del paesaggio in genere e con estremo piacere ricordo che tu Gaetano hai captato al volo queste iniziative positive. Più volte ci siamo confrontati ed insieme abbiamo organizzato delle attività: come la pulizia delle aree verdi del villaggio della gioventù, la pedalata per le strade di Raffadali ecc. Che momenti meravigliosi abbiamo vissuto (1994-1997) e quante associazioni c’erano a Raffadali che dialogavano ed interagivano per il bene/piacere comune!In tutto questo, in questi giorni, con più insistenza, penso a Raffadali ed istintivamente mi viene dai chiudere gli occhi e abbassare lo sguardo, come sé qualcosa non fosse andata, non avesse funzionato, forse potevo/potevamo fare di più, meglio!?
Ormai sono sei anni che vivo fuori dalla Sicilia e quasi come un gesto scaramantico non ho mai cambiato la residenza (vi lascio immaginare le espressioni delle persone che leggono la mia residenza a Raffadali, mi chiedono sé si trova in Italia ecc, ed io, con un po’ di orgoglio, cerco di spiegare il significato del nome di questo Paese…).Però, adesso siamo quasi all’ultimo atto…. Con la mia ragazza abbiamo deciso di sposarci ad aprile 2008 e, valutando dove e come, abbiamo scelto di sposarci a Siculiana ….La cosa che più mi fa pensare è che forse questo potrebbe essere davvero l’“ultimo gesto” che mi lega personalmente a Raffadali e alla Sicilia in genere. A parte gli affetti ed i luoghi natali, io, in quanto persona e per la vita che attualmente conduco, non ho più necessità di vivere a Raffadali. Sto costruendo la mia vita, mi sto impegnando e sto investendo fuori dal Paese le mie energie…e, continuando di questo passo, probabilmente negli anni, di Raffadali mi rimarrà solo un ricordo.Dunque mi chiedo: “Accussì avi a ghiri?” (E’ così che deve andare?). E’ giusto tutto questo?? Perché questo strano destino tocca principalmente e prevalentemente a noi del sud? Cosa abbiamo (o non abbiamo fatto) per meritarci questo?Io sono contento di vivere fuori però mi chiedo: sé tra qualche anno mi girassero i coglioni e volessi rientrare nei “ranghi” potrei farlo? Avrei il piacere di farlo? Mi troverei bene o sarei nuovamente insofferente in una realtà di compromessi ed ingiustizie varie? Eventuali figli sarebbero in grado e vogliosi di vivere in questa terra, tanto bella quanto dannata? Mah!!!!
Le guerre a volte si fanno per potere poi stare meglio, ottenere qualcosa in più; per combattere delle ingiustizie. Ma fare la guerra tanto per farla è solo distruttivo.
Io sono uno ottimista però attualmente di positivo ho solo i miei ricordi …..

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