Radio "chiazza" capta e diffonde.....
di GASPARE GIACALONE
Lo sapevate che noi Siciliani abbiamo casa a New York? Io l'ho scoperto per caso durante il mio attuale soggiorno a NYC da dove vi scrivo e mi fermero' qualche settimana per lavoro. Si chiama "Casa Sicilia" o, meglio, la "Casa" come testualmente - quasi affetuosamente - precisato nella sua stessa legge istitutiva (Legge Regionale n. 2 del 26-03-2002 art. 89) ed e' finanziata con i soldi della Regione Siciliana, of course!. "Casa Sicilia" a New York, e' stata inaugurata nel dicembre del 2005 con tanto di cerimonia ufficiale a cui ha partecipato il Presidente della Regione Siciliana Toto' Cuffaro ed una delegazione di assessori e funzionari. La Casa nasce con il compito di promuovere fuori dall'Italia la cultura, l'immagine, le opportunità di impresa ed i prodotti tipici e di qualità siciliani. Anzi, volendo citare proprio le parole che Cuffaro ha usato in quella occasione: "Casa Sicilia" a New York rappresenta una vetrina eccezionale in una metropoli dinamica dove la presenza dei siciliani e' altamente qualificata e che certamente dara' un grosso contributo ai nostri imprenditori che vogliono affacciarsi sul mercato americano. Un occasione, aveva proseguito il Presidente, per i nostri studenti che vorranno perfezionarsi negli States e conoscere quelle opportunita' lavorative e culturali che offrono le universita' statunitensi". Anche per la sede della Casa si e' voluto fare le cose in grande: niente poco di meno che l'Empire State Building! Ben 400 mq al 36imo piano dell'edificio piu prestigioso e lussuoso di Mahanattan. Forse i troppi anni vissuti nella realta' anglossassone mi hanno abituato ad uno stile leggermente piu sobrio e devo dire che rimango piuttosto colpito dalle idee sfarzose. Ed allora mosso dalla mia curiosita' e sicilianita' ho cercato di capire meglio come funziona "Casa Sicilia" a New York. Per prima cosa ho visitato il sito di casa Sicilia su internet: http://www.casasicilia.us/. C'e' quello che in genere si trova in qualunque sito internet: una brevissima presentazione, i nomi dei componenti del direttivo (tra cui il Sindaco di Catania Scampagnini), una elegante brochure di presentazione, l'atto notarile di costituzione, la storia della Sicilia e cosi via. Tra le attivita' promosse finora - a parte l'inaugurazione, una degustazione di vini & formaggi ed un immancabile mostra di pittura di un artista emergente - sembra che non sia stato organizzato nessun altro evento negli ultimi 2 anni. Non c'e' poi alcuna traccia di attivita' in programma per i prossimi mesi/anni. Zero assoluto anche in termini di informazioni per gli studenti come invece aveva auspicato Cuffaro. Faccio una ricerca veloce su internet, per capire se ci sono degli articoli, delle notizie di eventi organizzati o iniziative intraprese. Non trovo nulla, ne in inglese, ne in italiano, ne in siciliano. Provo allora a scrivere un email all'indirizzo fornito dallo stesso sito: info@casasicilia.us. Dopo qualche secondo ricevo un messaggio automatico "The e-mail message could not be delivered because the user's mailfolder is full", la casella postale di "Casa Sicilia" e' piena. Questo messaggio in genere lo si riceve quando il destinatario e' particolarmente attivo e riceve moltissime emails, nel caso in questione invece la sensazione e' che le emails inviate a non vengano lette da un pezzo. Non mi arrendo! Non posso credere che non riusciro' a trovare qualcuno per quella che Cuffaro ha definito una vetrina eccezzionale per la Sicilia. Telefono al numero fornito sempre nello stesso sito. Ok, il numero esiste e risponde qualcuno! Mi risponde una gentilissima signora americana che conferma di trovarsi al 36imo piano dell'Empire State Building ma che - surprise surprise - non ha nulla a che fare con "Casa Sicilia". Mi spiega di avere gia ricevuto altre telefonate in passato e che in effetti quelli di "Casa Sicilia" dovrebbero avere sede nella porta affianco ma che in realta' non hai mai visto nessuno. Decido di farmi una passeggiata, del resto l'hotel dove alloggio guardacaso e' nello stesso isolato dell'Empire State. Passo tutti i controlli di sicurezza e salgo fino al 36imo piano. Ci sono diversi uffici, scorro quelle targhette luccicanti attacate ad ogni porta, c'e' anche l'Alitalia ...ma non trovo "Casa Sicilia". Sono le sette di sera ormai, e' rimasto solo il mio viso sconfitto ed un'aziana donna delle pulizie che si avvicina e, come fanno tutti i newyorkesi, mi chiede sorridendo "Hey, how are you doing?". Volevo andare via, troppo orgoglio e troppo pudore per far sapere ad una straniera che "Casa Sicilia", quella che doveva essere una vetrina eccezzionale per imprenditori e studenti siciliani, non si riesce a trovare. "Sei siciliano anche tu, vero?". Spalanco gli occhi, quella donna delle pulizie e' siciliana! Non ho dovuto spiegare nulla, aveva capito perfettamente perche ero li' e come mi sentivo. Con un accento siciliano che non sentivo da decenni mi dice: "Ho lasciato la Sicilia tanti anni fa, vivo nel Bronx e sono cittadina americana. Mi vergogno per quello che succede a si dice della nostra terra ma la mia vera casa rimarra' sempre in Sicilia". Gaspare Giacalone PS: Oltre a New York, ci sono altre "Case Sicilia" a Parigi, Tunisi, Buenos Aires, Montreal & Toronto....
Lo sapevate che noi Siciliani abbiamo casa a New York? Io l'ho scoperto per caso durante il mio attuale soggiorno a NYC da dove vi scrivo e mi fermero' qualche settimana per lavoro. Si chiama "Casa Sicilia" o, meglio, la "Casa" come testualmente - quasi affetuosamente - precisato nella sua stessa legge istitutiva (Legge Regionale n. 2 del 26-03-2002 art. 89) ed e' finanziata con i soldi della Regione Siciliana, of course!. "Casa Sicilia" a New York, e' stata inaugurata nel dicembre del 2005 con tanto di cerimonia ufficiale a cui ha partecipato il Presidente della Regione Siciliana Toto' Cuffaro ed una delegazione di assessori e funzionari. La Casa nasce con il compito di promuovere fuori dall'Italia la cultura, l'immagine, le opportunità di impresa ed i prodotti tipici e di qualità siciliani. Anzi, volendo citare proprio le parole che Cuffaro ha usato in quella occasione: "Casa Sicilia" a New York rappresenta una vetrina eccezionale in una metropoli dinamica dove la presenza dei siciliani e' altamente qualificata e che certamente dara' un grosso contributo ai nostri imprenditori che vogliono affacciarsi sul mercato americano. Un occasione, aveva proseguito il Presidente, per i nostri studenti che vorranno perfezionarsi negli States e conoscere quelle opportunita' lavorative e culturali che offrono le universita' statunitensi". Anche per la sede della Casa si e' voluto fare le cose in grande: niente poco di meno che l'Empire State Building! Ben 400 mq al 36imo piano dell'edificio piu prestigioso e lussuoso di Mahanattan. Forse i troppi anni vissuti nella realta' anglossassone mi hanno abituato ad uno stile leggermente piu sobrio e devo dire che rimango piuttosto colpito dalle idee sfarzose. Ed allora mosso dalla mia curiosita' e sicilianita' ho cercato di capire meglio come funziona "Casa Sicilia" a New York. Per prima cosa ho visitato il sito di casa Sicilia su internet: http://www.casasicilia.us/. C'e' quello che in genere si trova in qualunque sito internet: una brevissima presentazione, i nomi dei componenti del direttivo (tra cui il Sindaco di Catania Scampagnini), una elegante brochure di presentazione, l'atto notarile di costituzione, la storia della Sicilia e cosi via. Tra le attivita' promosse finora - a parte l'inaugurazione, una degustazione di vini & formaggi ed un immancabile mostra di pittura di un artista emergente - sembra che non sia stato organizzato nessun altro evento negli ultimi 2 anni. Non c'e' poi alcuna traccia di attivita' in programma per i prossimi mesi/anni. Zero assoluto anche in termini di informazioni per gli studenti come invece aveva auspicato Cuffaro. Faccio una ricerca veloce su internet, per capire se ci sono degli articoli, delle notizie di eventi organizzati o iniziative intraprese. Non trovo nulla, ne in inglese, ne in italiano, ne in siciliano. Provo allora a scrivere un email all'indirizzo fornito dallo stesso sito: info@casasicilia.us. Dopo qualche secondo ricevo un messaggio automatico "The e-mail message could not be delivered because the user's mailfolder is full", la casella postale di "Casa Sicilia" e' piena. Questo messaggio in genere lo si riceve quando il destinatario e' particolarmente attivo e riceve moltissime emails, nel caso in questione invece la sensazione e' che le emails inviate a non vengano lette da un pezzo. Non mi arrendo! Non posso credere che non riusciro' a trovare qualcuno per quella che Cuffaro ha definito una vetrina eccezzionale per la Sicilia. Telefono al numero fornito sempre nello stesso sito. Ok, il numero esiste e risponde qualcuno! Mi risponde una gentilissima signora americana che conferma di trovarsi al 36imo piano dell'Empire State Building ma che - surprise surprise - non ha nulla a che fare con "Casa Sicilia". Mi spiega di avere gia ricevuto altre telefonate in passato e che in effetti quelli di "Casa Sicilia" dovrebbero avere sede nella porta affianco ma che in realta' non hai mai visto nessuno. Decido di farmi una passeggiata, del resto l'hotel dove alloggio guardacaso e' nello stesso isolato dell'Empire State. Passo tutti i controlli di sicurezza e salgo fino al 36imo piano. Ci sono diversi uffici, scorro quelle targhette luccicanti attacate ad ogni porta, c'e' anche l'Alitalia ...ma non trovo "Casa Sicilia". Sono le sette di sera ormai, e' rimasto solo il mio viso sconfitto ed un'aziana donna delle pulizie che si avvicina e, come fanno tutti i newyorkesi, mi chiede sorridendo "Hey, how are you doing?". Volevo andare via, troppo orgoglio e troppo pudore per far sapere ad una straniera che "Casa Sicilia", quella che doveva essere una vetrina eccezzionale per imprenditori e studenti siciliani, non si riesce a trovare. "Sei siciliano anche tu, vero?". Spalanco gli occhi, quella donna delle pulizie e' siciliana! Non ho dovuto spiegare nulla, aveva capito perfettamente perche ero li' e come mi sentivo. Con un accento siciliano che non sentivo da decenni mi dice: "Ho lasciato la Sicilia tanti anni fa, vivo nel Bronx e sono cittadina americana. Mi vergogno per quello che succede a si dice della nostra terra ma la mia vera casa rimarra' sempre in Sicilia". Gaspare Giacalone PS: Oltre a New York, ci sono altre "Case Sicilia" a Parigi, Tunisi, Buenos Aires, Montreal & Toronto....
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