giovedì 19 giugno 2008

VIETATO INTERCETTARE

Michelangelo La Rocca.

Il problema delle intercettazioni è al centro del dibattito politico, sembra diventato il problema dei problemi.

Tutti i commentatori politici si stanno interrogando sui motivi che stanno alla base dell’urgenza con la quale il nuovo Governo ha approvato il disegno di legge sulle intercettazioni.

Inutile dire che il pensiero è corso subito alla volontà del premier di neutralizzare l’inchiesta sul mondo dello spettacolo che lo vede coinvolto a seguito di una telefonata compromettente fatta al dirigente rai Sacconi.

Ma è una tesi così meschina e peregrina che non merita neanche di essere presa in considerazione.

Può un leader così importante e prestigioso, che vuole passare alla storia, occuparsi e preoccuparsi di un piccolo problema personale con una legge ad personam?

Sicuramente no!

Gli unici precedenti esistenti risalgono alla legislatura 2001/2006 quando Berlusconi era un’altra persona.

Ora è assurto ad un sicuro ruolo di statista, destinato a fare una eroica passeggiata nella storia d’Italia per essere ricordato non per quello ha fatto per se stesso, ma per quello che ha fatto e farà per gli altri : ad esempio per avere abolito l’ici sulla prima casa, per aver tolto l’immondizia dalla Campania, per avere portato ordine e sicurezza nelle città, per avere costruito il ponte sullo stretto ed altre simili, eroiche imprese.

Un uomo con simili ambizioni e prospettive neanche volendo avrebbe il tempo per pensare a stesso.

E poi lo dicono tutti che il Berlusconi del 2008 non è neanche un lontano parente di quello del 2001/2006!

Allora ci deve essere dell’altro, c’è dell’altro e noi abbiamo la presunzione di saperlo.

Berlusconi non ha nulla da temere dalle intercettazioni e poi, diciamolo con franchezza, un uomo di Governo con le sue disponibilità finanziarie non avrebbe alcuna difficoltà a dotarsi di cellulari non intercettabili.

Allora perché ha voluto un disegno di legge ( addirittura si era parlato di un decreto legge, ma solo per colpa di un refuso!) ora, subito, adesso?

Per rispondere a questa domanda bisogna occorre prima rispondere a queste altre?

Chi ha vinto lo scudetto negli ultimi tre anni?

Chi ha soffiato al Milan tanti campioni durante il calcio mercato degli ultimi anni?

L’Inter, sempre l’Inter!

Ed è chiaro che per l’ex-Presidente del Milan, ed attuale “mero proprietario” della squadra rossonera deve essere una sofferenza insopportabile sentire questa parola: intercettazioni, intercettazioni.

Tale parola che gli fa tornare alla mente lunghi anni di sconfitte calcistiche con i cugini nerazzurri: scudetti perduti, derby senza vittorie ecc..

C’è chi dice che persino la Robin Hood tax sia nata per danneggiare il Presidente dell’Inter- Moratti- noto e facoltoso petroliere.

Ma trattasi di pretestuose illazioni provenienti dai soliti ambienti antiberlusconiani che non meritano credito alcuno.

Tornando al problema delle intercettazioni, se fossimo al posto di Veltroni, lo juventino Veltroni, faremmo una proposta di alta mediazione: proporremmo di chiamare questo prezioso mezzo di indagine con un altro nome e cioè…milancettazioni!

Siamo sicuri che la proposta verrebbe accolta all’istante dal prestigioso premier.

In fondo anche ad uno statista della sua levatura ( sia detto senza ombra di alcuna ironia) si può perdonare una debolezza da …tifoso!

Siamo sicuri che con questa semplice, nominalistica riforma il premier si farebbe intercettare ( pardon milancettare ) anche durante conversazioni scottanti e compromettenti.

Tanto Ghedini è pronto a proporre un nuovo, emendato lodo Schifani o una nuova Cirielli.

E’ vero, il premier è veramente cambiato, sembra davvero un’altra persona , sembra ….Silvio Berlusconi!


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