sabato 27 settembre 2008

La battaglia e la guerra di Brunetta

di Michelangelo La Rocca

Bisogna dire che lotta intrapresa dal Ministro Renato Brunetta contro i fannulloni della pubblica amministrazione è ammirevole e merita il nostro, più aperto ed incondizionato sostegno.

Sul quotidiano della Confindustria - il sole 24 ore- il Ministro ha dichiarato che intende andare avanti dato che ben 60.000.000 di italiani sono dalla sua parte.

A meno che Brunetta non abbia usato la stessa calcolatrice che usa Tremonti per far pareggiare il bilancio dello Stato, i conti non tornano.

Per avere un sostegno così plebiscitario il Ministro deve fare affidamento anche sui bambini di età inferiore ai 14 anni, nonché sul sostegno, assai improbabile, dei medesimi …fannulloni!

Lasciamo da parte i numeri, in Italia sempre opinabili benché amiamo ripetere che la matematica non è un’opinione, ed esaminiamo il problema nella sua sostanza per chiederci: come andrà a finire?

E’ ovvio che tutti siamo con Brunetta ed auspichiamo che possa vincere la sua battaglia, ma è altrettanto evidente che l’impresa appaia assai ardua persino per un uomo tenace e determinato come il Ministro.

Fare previsioni è difficile, quasi impossibile, qualche dato, però, comincia a trapelare. L’altro giorno eravamo sullo stesso aereo del Ministro quando ci siamo accorti che dalla sua pesantissima borsa è caduta sotto il nostro sedile una voluminosa relazione.

L’istinto ci spingeva a restituire la relazione all’uomo di governo ma, quando abbiamo visto che si trattava di un primo rapporto sulla lotta all’assenteismo, non abbiamo resistito alla tentazione di dare una sbirciatina.

Nella relazione erano riportati i dati sulla drastica riduzione dell’assenteismo dei pubblici dipendenti e veniva riportato un dato sorprendente : dopo i primi 100 giorni della cura Brunetta le assenze per malattia dei dipendenti pubblici erano diminuite del 99%.

Nel medesimo documento venivano riportati i rapporti di alcuni direttori ministeriali, o di altri enti pubblici, veramente sconvolgenti.

Il direttore di un Ministero importantissimo segnalava che ormai i dipendenti, terrorizzati dalla minaccia di riduzione dei compensi o, peggio ancora, da quella di licenziamento, andavano a lavorare anche con la febbre altissima.

Il direttore, pur essendo soddisfatto per tale risultato, esprimeva il timore che potessero diffondersi delle vere e proprie epidemie che alla lunga avrebbero reso gli uffici meno produttivi.

In tale ministero le epidemie influenzali crescevano in maniera esponenziale come ai tempi della famigerata sars.

Curioso il rapporto del direttore di un popoloso Comune del centro Italia che parlava di una forma di gastroenterite virale che aveva già colpito più dell’80% del personale.

Il direttore segnalava che aveva dovuto personalmente regolare l’afflusso ai sevizi igienici e che era quadruplicato il consumo di carta igienica.

Un altro ente pubblico del nord segnalava che un dipendente, colpito da una forma acuta di lombo sciatalgia, era stato accompagnato sul posto di lavoro dalla moglie che, mentre lo portava tra le sue braccia, lo incitava a resistere perché con le rate del mutuo da pagare non si potevano certo permettere una riduzione del salario accessorio.

Dalla relazione, inoltre, risultava che un giorno si registrò un grandissimo numero di assenti ma, dopo l’iniziale sconcerto, fu accertato che il fenomeno, anomalo e contro tendenza, ero dovuto ad un improvviso sciopero delle poste che aveva impedito di arrivare in ufficio a …..tantissime raccomandate!

Ci fu un altro dato che preoccupava il Ministro: risultava che in quegli ultimi 100 giorni erano enormemente aumentate le separazioni dei dipendenti pubblici, la preoccupazione diventò sconcerto quando accertò che quasi tutti i dipendenti che si erano separati in quel periodo avevano le mogli con la chioma…brunetta!

Da fonti vicine al Ministero abbiamo appreso che il Ministro non sapeva se ridere o piangere per i dati contenuti nella relazione: da un canto era contento per la riduzione delle assenze, dall’altro era preoccupato per l’altissimo prezzo pagato per raggiungere tale risultato.

Ci risulta, poi , che in un simile contesto pensò che fosse doveroso informare il Presidente del Consiglio e che quest’ultimo ascoltò la relazione del Ministro, si complimentò con lui per la battaglia vinta contro l’assenteismo, ma che non potette fare a meno di fargli notare che stava perdendo la guerra sulla produttività complessiva della pubblica amministrazione.

Da fonti vicine a Palazzo Chigi abbiamo appreso che Berlusconi ha commissionato un sondaggio sui riverberi elettorali che poteva avere quella situazione e che, sia pure a malincuore,avrebbe intenzione di chiedere le dimissioni del Ministro della Funzione pubblica.

Il Capo del Governo, sempre attento alla comunicazione mediatica ed anche alle più sottili sfumature cromatiche di essa, sembra intenzionato, infine, a sottoporre alla firma del Capo dello Stato- Giorgio Napolitano- il decreto di nomina del nuovo Ministro alla Funzione Pubblica: il vecchio liberale……Alfredo Biondi!


8 commenti:

giulia zeta ha detto...

pare vero....
Questa caccia agli assenteisti farebbe ridere, se non ci fossero i più deboli ad andarci di mezzo. Una mia collega, molto convinta, mi ha detto che lei, se si ammalerà, userà i recuperi e le ferie, perché non può permettersi nemmeno 10 euro in meno. Questo è anticostituzionale, lesivo dei diritti della persona. In altre parole, il ministro ci sta facendo il mobbing.
I veri fannulloni, il ministro li sta coprendo.
ola gz.

Anonimo ha detto...

Mi chiedo e vi chiedo: perhè non ci poniamo domande serie, piuttosto che gigionare su Brunetta? Ad esempio, Naomi Klein ne fa qualcuna valida anche per noi... Anche la sua traduttrice sembra una che scglie bene i suoi lavori... Ciascuno nel nostro piccolo può sempre fare un po' di più, cercando e linkando...

Gaetano "Gato" Alessi ha detto...

Dunque caro equosciacca, dato che noi ci perdiamo in temi futili, queste pagine sono tutte per te!!!!! Ponici le domande serie!!!
Purtroppo tra le 8 ore giornaliere di lavoro e tante altre cosine che si fanno per vivere non si riesce a trovare il tempo di cercare e linkare...
Aspettiamo con ansia per uscire dalla nostra mediocrità!
Gaetano Alessi - Ad Est

Anonimo ha detto...

MALGOVERNO NELLA P.A .In quel di Castelraimondo serve maggiore vigilanza e controllo sul territorio.Dal febbraio 2002 l'amministrazione comunale tiene,illegittimamente demansionato,estromesso,eliminato dall'ufficio il comandante dei vv.uu;(uno dei quattro dipendenti comunali laureati,di ottima condotta morale e civile,incensurato,senza alcun procedimento penale o giudiziario a carico),sostanzialmente senza fare quasi niente,a spese del contribuente.(Vedere sentenza immediatamente esecutiva,in internet,alla voce DEMANSIONAMENTO CAMERINO)

Anonimo ha detto...

Grazie per la pubblicazione e per la pronta considerazione.

Rispondo con meno prontezza per le tante altre cosine che si fanno per vivere e per quel che posso: tento profittare di una scelta consapevole di lentezza piuttosto che di un'ansiogena reattività, anche se a volte in questo sono decisamente scarso, altro che mediocre!

Finiti i preliminari nonviolenti propedeutici, vengo al dunque: ho già posto una domanda credo seria, altre più o meno implicite/esplicite erano e sono rintracciabili cliccando prima su equoasciacca e ora su Giuseppe Boscarino.

Si può non avere il tempo di leggere, linkare e approfondire, si può non condividere, ma nel mio piccolo l'intenzione era di suscitare confronti.

Se non erro, nello spirito di quanto scritto:

...è emersa forte la necessità di un'analisi del mondo che ci circonda.

Ci siamo accorti che il pur vasto raggio d'azione del nostro blog non sta impedendo a tutti noi di scivolare in una pericolosa autoreferenzialità. Nel senso sociale, culturale e anche politico.

Nei prossimi giorni ospiteremo su queste pagine contributi dei redattori di Ad Est, di giornalisti famosi e non, ma vorremo i vostri commenti, i vostri articoli, i vostri pensieri. Anche la segnalazione di un libro, di un fatto, di qualunque iniziativa che possa permetterci di capire meglio in nostro tempo.

Verrà pubblicato tutto. Indipendentemente (come sempre) dalle idee e dalle posizioni politiche, con lo scopo di capire un pò di più e per sentirci tutti un po meno soli.

Unica condizione (come sempre) la firma nei pezzi e l'onestà intellettuale di non usare questo spazio per le proprie vendette personali.

Aspettiamo.

Gaetano "Gato" Alessi ha detto...

Infatti nel mio piccolo t'invito a riportare come fatto da tutti fino ad oggi le tue considerazioni su queste pagine...
Non mi sembra corretto etichettare Michelangelo La Rocca come "giggionatore" perchè scrive di un argomento che forse a te non interessa.
Poi la tua domanda seria è "perchè non ci poniamo domande serie?"
Chi stabilisce la serietà delle domande?
Ma ovvio alla tua enorme capacità di porre domande serie chiedendoti seriamente di pubblicare un tuo post su questo sito.Se ti sembra serio.Ma se il suo contenuto ti sembra tanto triviale e cosi poco affine alle cose serie e alle domande(?) serie che tu poni...Puoi comodamente linkare da qualche altra parte.
Gaetano "Gato" Alessi per Ad Est

Anonimo ha detto...

Perchè scaldarsi tanto? L'intenzione era di suscitare confronti e dare una mano, non scintille: dopo aver visto e riportato un invito a cogliere uno spirito che condivido.

Per quanto riguarda la proposta di pubblicare un mio post su Ad Est. No problem: basta fare un copia incolla di quanto interessa replicare. O direttamente linkare alle fonti (di "mio" non c'è molto, per lo più assemblo e cito).

Su Michelangelo La Rocca (che non conosco), gli inviti a partecipare e sullo scrivere secondo me serio e non gigione. Posso amichevolmente dire che non tutte le ciambelle riescono col buco, anche se il cuoco è forse lo stesso? Complice l'occasione e se dello stesso Autore si tratta, in quest'altro scritto che ho trovato grazie a Google vedo ben altre migliori soluzioni (cliccando sul mio nome appare la fonte).

Egregio sig. Sindaco,

sono un Segretario Comunale revocato e provvisoriamente a disposizione dell'albo.

Desidero precisarle che non sono stato revocato per specifici demeriti od incapacità professionali, ma soltanto per il fatto che risultava compromesso il rapporto con il suo collega sindaco del Comune di Vattelapesca.

Non sto a tediarla sui motivi che hanno compromesso il rapporto professionale: ormai è acqua passata! Voglio piuttosto propormi per essere nominato segretario del suo prestigioso Comune.

Il suo Comune ha solo 125 abitanti e si trova a 1500 metri dal livello del mare e si chiederà cosa mi spinga a chiedere di lavorare nel suo Comune: è la fame sig. sindaco, nient'altro che la fame!

E poi diciamo la verità: a me lavorare in montagna piace, in mezzo alla neve ci sono nato.

Non sapeva che in Sicilia ci fossero montagne così alte? Ha ragione sig. sindaco, ma la fame fa dire cose non vere.

Piuttosto voglio parlarle di me e della professionalità che ho acquisito in quasi vent'anni di carriera, il curriculum che le allego è esplicito al riguardo.

Mi sono laureato in Giurisprudenza con la votazione di 108/110 presso l'università di Palermo. Ho, però, chiara la consapevolezza che tale voto conseguito a Palermo equivale ad un 66/110 conseguito a Torino.

Ho conseguito il diploma di aspirante segretario comunale con il massimo dei voti ( 60/60) nella città di Alessandria e pertanto il voto non è suscettibile di riduzione.

Nella stessa città di Alessandria ho superato un corso di perfezionamento con la votazione pari a 150/150, anche questo pertanto è punteggio è stato conseguito nel cuore della Padania e può essere considerato valido nella sua interezza.

Conosco a puntino la normativa sugli enti locali; ma non si preoccupi: sono disposto a dimenticare tutto se e quando Ella dovesse chiedermelo.

Ho sempre improntato la mia azione ed i miei comportamenti ai principi di imparzialità, trasparenza ed efficienza; ma in caso di necessità sarò capace di assicurare la più assoluta parzialità e dipendenza.

Non ho ancora la completa padronanza del dialetto piemontese, ma se dovesse considerarlo utile per svolgere meglio i miei compiti farò ogni sforzo per averne un'appropriata conoscenza.

In qualità di funzionario pubblico mi sono sempre astenuto dal partecipare attivamente alla vita politica, ma se ella lo dovesse ritenere opportuno sono disponibile a prendere la tessera del suo partito.

Le assicuro che, anche se non so a quale partito Ella aderisce, saprò condividerne i programma e le strategie e li asseconderò con una militanza assidua e partecipe.

Sono a conoscenza del programma che Ella ha, con evidente successo, sottoposto agli elettori e mi impegno a collaborare per la sua tempestiva attuazione nel rispetto dello slogan che ha sempre caratterizzato la mia attività professionale: fare tutto prima di subito!

Conosco le difficoltà del bilancio del comune ed ho pensato di praticare uno sconto del 50% sullo stipendio che mi spetta per contratto.

C'è già un collega che ha offerto uno sconto pari al 90%?

Ed io, sig. sindaco, sono disposto a prestare gratis la mia opera, almeno posso conservare l'iscrizione all'albo.

Comuni amici mi hanno fatto sapere che Ella considera eccessive le ferie previste dal contratto, devo dirle che su questo punto la penso allo stesso modo e penserei di chiedere solo una settimana di ferie all'anno per tornare al lontano paese natio, in provincia di Agrigento.

C'è stato un collega che ha rinunciato a tutte le ferie?

Ed io, sig. sindaco, rilancio: non solo rinuncio a tutte le ferie, ma le prometto che verrò a lavorare anche di notte ( non si sa mai: potrebbe arrivare un fax della protezione civile!).

Mi rendo conto che talune mie richieste possano sembrarle esagerate, ma voglio rassicurarla: non sono ultimative e c'è ancora spazio per migliorare l'accordo nel superiore interesse della collettività che con abnegazione e passione non comune Ella amministra da anni.


Con ossequio e deferenza.

Vattelapesca, dicembre 97

Un segretario a disposizione dell'albo.

Anonimo ha detto...

Ho scritto per lo stesso blog diversi contributi, il più delle volte seri, e mai c'erano stati commenti così numerosi.
Non capisco la polemica dato che con un pezzo leggero, come ho detto allo stesso Gaetano quando l'ho trasmesso, non ho sicuramente rubato spazio ad altri conntributi, era solo un di più su un protagonista dell'attuale destra che ha preso di mira buona parte dei dipendenti pubblici, dei quali faccio parte.
Tutto qui, nulla di più, nulla di meno.
Ho trovato poco corretto andare a ripescare uno scritto di oltre dieci anni fa senza il permesso dell'interssato.
Fra l'altro nel commentare il pezzo ripescato il direttore di quel giornale, citando Victor Hugo,ricordava che " La libertà comincia dall'ironia"!
Invito boscarino(che non conosco)a cercare sul blog e vedrà che altre volte ho dato contributi di diversa natura!
Senza rancore.
Michelangelo La Rocca