domenica 18 gennaio 2009

Rigassificatore: Tiro al piccione.

di Paolo Vizzì*

Ora ci si mettono pure i socialisti di Palillo, raccolgono firme contro la costruzione del rigassificatore a Porto Empedocle. La compagnia è buona, ARCI, Amministratori Agrigentini, Legambiente ecc.. ecc... . Ripetono che ci sono pericoli, che non ci sarà nessun vantaggio per gli abitanti, dicono che si tratta dell'ennesimo stupro ai danni di un territorio già abbastanza martoriato. Molti sostengono che il sito è troppo vicino alla valle dei templi, patrimonio dell'umanità, che sarebbe deturpata dalla presenza dell'impianto. Cose strane che succedono: La politica e gli empedoclini sono in linea di massima d'accordo con la costruzione dell'opera. Ma i soliti noti, quasi fosse una guerra personale, continuano a ricorrere, a raccogliere firme a fare conferenze stampa ecc... ecc... . La sensazione che nasce spontanea è un misto di pena e compassione che sono però accompagnate da una fottuta voglia di prenderli tutti a calci nel sedere fino a Rimini, Porto Cervo, Forte dei Marmi o Ibiza (a scelta) per fargli vedere cosa vuol dire impegnarsi per la propria terra e fare fruttare le risorse che GAIA ha avuto la bontà di concederci. Agrigento ha avuto ancora di più: I devoti di Zeus si sono fatti vivi 2500 anni fa e ci hanno lasciato diversi ricordini mica male, risparmiati dalla storia e dalle guerre, ma mutilati (volgarmente smontati pezzo a pezzo) a maggior gloria delle città nuove. Nonostante tutto, rimane moltissimo da vedere e tanto ancora da scoprire. La sensazione è quella di avere una Ferrari con una splendida carrozzeria fatta dalla mano di un dio greco, una larghissima e dritta strada lasciata da un mare benevolo e di non essere in grado di percorrere nemmeno un centimetro. Perchè tutto ciò? Quale miglior esempio della vicenda del Rigassificatore! Tralasciando le faccende tecniche, cosa comporta la costruzione di questo impianto? Semplicemente una pioggia di milioni di Euro su Porto Empedocle farcita da diversi posti di lavoro ed accompagnata da una semplice ed apparentemente innocua prospettiva: l'entrata di Vigata, e di quella disgrazia che è Agrigento, nel circuito delle navi da crociera. Poca cosa, si tratta soltanto di una nave al giorno che scarica qualche migliaio di turisti. Soltanto questa prospettiva, oltre alle tante altre possibili, dovrebbe mettere in moto tutti gli agrigentini ed i marinisi (che lo hanno capito e fatto) per prepararsi ad accogliere tutta questa gente. Invece no! E... l'impatto ambientale (quasi inesistente), e... la deturpazione della fascia costiera, e.... l'esplosione del bombolone, ....le cavallette, ....le sette piaghe d'Egitto. Dov'erano costoro quando di è fatto il sacco edilizio di Agrigento, dov'erano costoro quando si è costruito quel mostro di cavalcavia che collega con Piazzale Rosselli, dov'erano costoro quando si dovevano abbattere le costruzioni abusive, soprattutto dov'erano costoro quando il governo nazionale ha tolto alla Provincia diverse decine di milioni per le infrastrutture? Qualcuno di questi che ha paura di deturpare la costa è mai stato a vedere cosa c'è per ora in quei luoghi? Ha mai visitato l'ex Montedison? Si faccia una passeggiata e poi parli! Tacciano lor signori tacciano! Il tempo.. ecco il tempo, quanto ne viene sprecato in chiacchiere inutili, ad azzuffarsi sul capello, a marcare territori e differenze, a fare il gioco di chi sputa più lontano. Forse è questo uno dei problemi veri della politica agrigentina, quello di pensare sempre che ...c'è sempre tempo, ma quando soltanto uno dei ragazzi nati in questa terra scappa via in cerca di fortuna è segno che il tempo è già scaduto. Dicevamo.... il tempo speso a cercare di non far fare potrebbe essere più produttivamente speso a cercare di far funzionare i collegamenti tra PE ed AG in modo da permettere a chi arriva al porto di fruire delle nostre bellezze, lasciando magari qualche euro. Potrebbe dedicarsi a creare un vero circuito del turismo agevolando l'ingresso e la permanenza ti turisti che fino ad ora hanno fatto soltanto guarda e fuggi. I tema non è rigassificatore si o rigassificatore no. Il tema è lo sviluppo, che non è fatto dalla Multiservizi, dalla Biosphera o dall'ATO vattelappesca, ma si chiama SIR Roccoforte, Mocada, Valle dei Templi, Spiagge attrezzare, Viticoltura di qualità, sicurezza, Navi da crociera, mercati asiatici e così via cantando. Questa è la vera sfida, non queste fasulle polemiche che hanno soltanto lo scopo di farsi vedere qualche minuto in televisione per potere dire ...Io c'ero.

*Fondatore Ad Est

20 commenti:

bruno ha detto...

.......il tempo speso a cercare di non far fare potrebbe essere più produttivamente........
Parole sante

Gaetano "Gato" Alessi ha detto...

...Ed ecco il bello di Ad Est...Non concordo di una sola virgola con il mio co-fondatore....

Anonimo ha detto...

ed ecco il bello del bello di Ad Est.......concordo pienamente con Paolo Vizzì, virgole comprese.

Filippo Alessi

Gaetano "Gato" Alessi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
enzino ha detto...

e visto che questo è il bello di ad est,anche io condivido tutto quello che scrive paolo

Gaetano "Gato" Alessi ha detto...

Vidi chi succedi ad addrivari i bagani.....

Scherzi a parte. Non mi sembra che la questione possa essere esaurita con la cieca fiducia nel verbo di Paolo, cosi come credo che la lobby ambientalista tanto denunciata non esista, dato che non ve ne è traccia in nessuna delle tornate elettorali dell'Italia repubblicana. Se molto non si realizza un problema ci sarà.Penso dovremmo analizzare quello.

Anonimo ha detto...

La bellezza di ad est sta proprio in questo.Nel non essere in sintonia con il pensiero della persona a te piu' cara e di esserlo con il pensiero di un'altra mente pensante.Lo scenario futuro è indubbiamente il confronto su questo tema.E ci confronteremo.Dopotutto,lo sai,sono facinoroso.

P.s
per seguire il verbo di Paolo,aspetto che lo facciano prima santo.nel mentre continuo il mio cammino sulla via di Damasco,anche se (lo confesso) mi sono fermato in autogrill.

Fifuz

Ausilia ha detto...

Caro “Fondatore di Ad Est”, oggi come oggi è ormai una pratica abbastanza diffusa parlare senza avere la minima cognizione di causa sugli argomenti di cui si fa una sperticato encomio oppure una micidiale critica.
Non mi sorprendo quindi nel notare che questo sia avvenuto per l’ennesima volta. Quello che però mi rammarica è vedere questo atteggiamento da parte di qualcuno che non mi aspettavo e cioè da persone quali siete voi di Ad Est che, nei vostri articoli, ed in generale nelle vostre affermazioni, avete sempre dato prova di profonda conoscenza del problema che affrontavate con i vostri pezzi.
Non sto a fare lunghi giri di parole per dire semplicemente e convintamente che il progetto di un rigassificatore nella Valle dei Templi è un’assurdità. Sotto molteplici aspetti.
Il progetto di un rigassificatore ricadente nel territorio della Valle dei Templi (1400 m dal confine sud) e ubicato appena sotto la casa e la tomba di Luigi Pirandello (inseriti anch’essi in un parco istituzionalizzato con legge Regionale), è da ritenersi quanto di più inconcepibile – nel paese delle continue irrazionalità – possa essere stato concepito dalla “solita” classe dirigente che da anni ormai, grazie ad una scandalosa politica demagogica tramite la quale raggira la popolazione agrigentina, spadroneggia nel territorio. Anni e anni di egemonia di tale parte politica (che Lei oggi osanna per il fatto di volerlo il rigassificatore) hanno portato la provincia di Agrigento ad essere l’ultima provincia d’Italia.
Con tale assurdo progetto caro Fondatore, si sancirà la definitiva morte turistica e conseguentemente economica del nostro territorio.
Ma andiamo con ordine.
Lei parla di navi da crociera che per magia finalmente si materializzeranno al nostro porto naturale dalle quali finalmente potranno scendere frotte di turisti che si recheranno a visitare la nostra meravigliosa Valle dei Templi che – come Lei stesso afferma – è Patrimonio dell’Umanità (ma non nostro – aggiungo io).
Sicuramente Lei sarà a conoscenza che il progetto di un rigassificatore comporta – ovviamente – che delle navi cariche di gas allo stato liquido attracchino al molo e ivi scarichino il loro preziosissimo carico che verrà riconvertito allo stato gassoso. Ora, una prima informazione della quale credo Lei sia all’oscuro è che le dimensioni di una nave gasiera (questo il suo nome) siano di 330 m di lunghezza per 60 di larghezza, per manovrare ed effettuare l’attracco di una nave di tali dimensioni occorrono fino ad 8 ore, non so se Lei è poi informato che di queste navi (e quindi di tutto il processo di attracco, scarico e partenza) avremo la fortuna di averne una ogni due giorni, cioè un giorno sì ed uno no.
Certamente Lei è anche a conoscenza che non sarà permessa a nessuna imbarcazione e/o bagnanti di poter circolare o fare il bagno in quella zona di mare interessata da queste manovre per tutta la loro durata.
Ora, io (ed un altro “po’” di persone che hanno queste solite idee reazionarie che bloccano la crescita della nostra economia con i “soliti” no) giriamo a lei la domanda… Quando crede che sarà possibile per le numerose navi da crociera avere il permesso di potersi avvicinare al porto e poter attraccare??
Forse la sua risposta sarà il giorno no. E ne prendiamo atto.
In merito sempre a questo aspetto, il Comune di Porto Empedocle tramite il suo Sindaco, che, a ragion veduta ha dimostrato fino ad oggi di essere un bravo amministratore, continua ad insistere su questo punto e cioè che con la costruzione del rigassificatore l’ENEL si è incaricata di effettuare il rimanente dragaggio del porto e questo sarebbe, sempre per il Sindaco (ed anche per Lei a quando mi è dato di capire) un modo per poter finalmente far attraccare le famose navi da crociera. Ora, posto che del traffico marittimo abbiamo già parlato e della bugia delle navi da crociera che potranno attraccare ogni giorno con le orde di turisti affamati di cultura greca, araba, normanna e bizantina (e contenti di poter apprezzare anche quello che sarà per loro certamente un incredibile monumento tecnologico – parlo della torre torcia di 40 metri – e dei meravigliosi serbatoi interrati – unici al mondo, ce li abbiano solo noi infatti – e dei meravigliosi 100 camion al giorno pieni di terra e pietrisco che gli scorreranno accanto mentre fanno il loro giro turistico in piena Valle dei Templi) una cosa che il Sindaco non pubblicizza è che l’imprenditore Moncada che tutti non solo ormai nell’agrigentino ma in tutta Italia conoscono, si è offerto, insieme ad altri imprenditori con i quali ha già raggiunto un accordo, di effettuare lui, a titolo gratuito, il dragaggio del porto, chiedendo in cambio solo una banchina per poterla adibire ad un uso commerciale (ed anche questa non mi sembra una cattiva idea per la verità…).
Un'altra cosa che Le sfugge, e sfugge a chi la pensa come Lei, è che, a pochissimi metri dal “santuario” si trova il dissalatore che fornisce l’acqua alle case degli agrigentini.
Come Lei mi insegna, l’acqua marina utilizzata per abbassare la temperatura dei serbatoi e per mantenerla costante verrà aggiunta di cloro attivo che ha un effetto antivegetativo, tale cloro, a rigassificazione avvenuta, verrà immesso in mare insieme all’acqua marina (con una temperatura di almeno meno 6 [-6] gradi – per una differenza di 3,5 gradi nel mare – ma se muore gran parte della flora e della fauna marina presenti nel posto “che ce frega” noi abbiamo il rigassificatore…)… A questo punto sorge un’altra domanda, alla quale Lei, sono sicura, avrà già una risposta da darmi… Ma l’acqua che il dissalatore preleva dal mare (il mare prospiciente la struttura ovviamente) e che è la stessa acqua clorata (oltreché gelida) che verrà rilasciata in mare dopo la rigassificazione come farà ad essere purificata dal suddetto cloro (candeggina per parlare rasoterra) per poter essere utilizzata dagli agrigentini anche per cucinare se questa sostanza non può essere eliminata nemmeno con i filtri ad osmosi inversa che sono tra i migliori?
A Lei la risposta.
Mi è dispiaciuto leggere nel suo articolo : “Tralasciando le faccende tecniche”… Come tralasciando le vicende tecniche??? Come si può prescindere da ciò che è basilare per la discussione vera e reale di quello che apporterà una tale struttura? E’ come se Lei dicesse: Va beh, causerà pure un casino (per dire) ma arriveranno un sacco di soldi e lavoro per tutti.
Ma questo è parlare acriticamente di un fatto? Un giornalista fa questo, oppure informa la gente in maniera tale che si possa fare una SUA idea e non quella che hanno preconfezionato i poteri forti e gli interessi di una “certa” classe?
Ma io voglio andare oltre, voglio soffermarmi con lei su questa affermazione, anche se non condivido come è stata collocata.
Lei dice che pioveranno milioni su Porto Empedocle e posti di lavoro. Ma non si accorge che, ad un’analisi nemmeno tanto approfondita, tutto il castello di carte cade?
I posti di lavoro di cui si parla sono appena 80, dico “appena” perché in primo luogo, in una terra dove si potrebbe vivere nell’oro guadagnato con il turismo, 80 posti sono nulla (e più avanti parlerò delle sue sicure obiezioni in proposito); in secondo luogo, ma in questo caso con importanza superiore al primo punto, di questi 80 posti lavoro quanti andranno a beneficio del territorio? Quanti empedoclini o agrigentini andranno a lavorare presso il rigassificatore? Questa volta posso risponderLe io, al massimo una decina.
Chi è infatti in grado di svolgere le qualifiche di personale specializzato che questo tipo di struttura richiederà? Non certo i vari muratori, ragionieri, geometri etc. dell’interland, al massimo si avrà bisogno di qualche figura per le mansioni di ordinaria amministrazione… Tranne che l’azienda non preferisca fare un corso apposito per tutti gli 80 lavoratori pur di averli del posto (si accettano scommesse sulla politica che l’azienda adotterà in merito…).
Purtroppo con questo tema è facile fare campagna elettorale anche quando non è periodo, e soprattutto nei posti dove un posto di lavoro è un sogno (ancor di più se vicino casa – come Lei mi insegna - ), una tale politica fa fioccare i consensi…e non parlo certo di quelli elettorali in questo caso. Purtroppo il brutto vizio di giocare con i problemi ed i bisogni della gente non si è perso.
Come vede io la sto magari tediando con tutti questi aspetti tecnici che, a quanto Lei dice, dovremmo mettere da parte, ma non ho nemmeno accennato a quelle che Lei chiama le sette piaghe d’Egitto (comunque erano dieci)… Come l’affermazione dell’impatto ambientale quasi inesistente… o dello scoppio del bombolone… immagino che Lei abbia studiato approfonditamente i progetti prima di fare tali asserzioni…non potrei immaginare qualcuno che si metta a fare delle affermazioni simili tanto perché pensa che un rigassificatore sia una cosa buona per il proprio territorio…
Lei è sicuramente a conoscenza di una direttiva, a nome Seveso (chissà se Le viene in mente qualche motivo perché debba chiamarsi così…), sulle industrie ad alto rischio che prevede espressamente la partecipazione della "società civile qualora si ravvisi la necessità di comporre conflitti in ordine alla costruzione di nuovi stabilimenti", un impianto di rigassificazione rientra nel campo di applicazione di tale normativa, ebbene, ad Agrigento, o meglio, a Porto Empedocle, tale normativa non è stata applicata, non è stato cioè data la possibilità ai cittadini che sopporteranno le ricadute di uno stabilimento di tal genere sul loro territorio (a casa loro) di poter dire la loro, e perché secondo lei questo è avvenuto? Semplicemente perché se si fosse indetto un referendum tra le popolazioni interessate cioè quella del comune dove nasce la struttura ed i comuni limitrofi, si sarebbe dovuta informare la cittadinanza dei pro e dei contro della costruzione della suddetta e non si sarebbe potuta portare avanti la favola dei posti di lavoro e delle navi piene di turisti. A tal proposito la invito a documentarsi sul piccolo incidente diplomatico in ordine alla costruzione del rigassificatore a Trieste e delle rimostranze ufficiali del governo Sloveno il quale lamentava il fatto di non essere stato coinvolto su un progetto che avrebbe avuto delle ripercussioni anche sul loro ambiente (cioè può e deve dire la sua addirittura uno Stato estero semplicemente perché confinante… MA CHE ESAGERAZIONE VERO??).
Diceva dell’impatto ambientale quasi inesistente vero? Beh, effettivamente come dare torto alla Sovrintendenza ai Beni Culturali (sarebbe come dire che il Ministro per l’Ambiente e dei Beni culturali si assicurino di rispettare formalmente la legge tutelando Le Maccalube e la foce del fiume Platani perché sono SIC Siti di Interesse Comunitario e la Valle dei Templi no perché non rientra tra questi (?!?!?!!) e non ha una sua legge “ad personam” nonostante sia – come diceva Lei…- Patrimonio dell’Umanità…ops…ma tutto questo Lei lo saprà…) che sancisce che il rigassificatore “non è impattante” (su quella zona esiste un vincolo paesaggistico dal '93), ma che però basta rivestire i serbatoi di pietre etc, (.....????MA SE NON E' IMPATTANTE CHE SENSO HA RIVESTIRE I SERBATOI????). Una cosa mi lascia perplessa però, come fa Lei a sapere che l’impatto è quasi inesistente se ancora non si sa nemmeno da dove passerà il metanodotto che collegherà il rigassificatore al gasdotto della SNAM? Mah, forse Lei è un veggente…o sa qualcosa che noi, comuni mortali, non sappiamo… Tanto non è impattante che infatti si parla di interventi di compensazione ossia di misure che servono a risarcire il territorio che ospita simili impianti.
Ma sono sicura che anche di questo era a conoscenza.
Molte altre sarebbero le domande ed i dubbi che vorrei Lei mi chiarisse, visto che ha dimostrato di conoscere profondamente il tema e di parlarne con cognizione di causa ma ora vorrei dirLe qualcosa io se permette.
Quando dei cittadini, oltre alle autorità che Lei ha menzionato (e non solo “i soliti noti” come da Lei asserito), si mettono insieme per dire no a qualcosa in cui non credono ed anzi temono, non sempre è una brutta cosa. Bisogna vedere il perché costoro dicono di no, e non fermarsi a criticare semplicemente inveendo contro di loro ed addossando colpe che sono degli altri.
Il fatto che la nostra provincia sia l’ultima d’Italia e che si trovi nello stato in cui è, una provincia che potrebbe vivere di rendita per le bellezze di ogni natura che possiede, non sta a significare che si trovi a questo punto perché della gente si oppone alla costruzione del rigassificatore.
Non si può mischiare questo con i no sbagliati che sono stati detti in questi anni su ogni cosa (su questo punto mi permetta una battuta sulla sovrintendenza che dichiara non impattante una torre torcia alta 40 metri davanti alla tomba di Pirandello – rientrante anch’essa in un Parco istituito con legge regionale – e ancor oggi faccia storie per una passerella smontabile di legno che colleghi il tempio di Eracle con quello di Zeus ed eviti code interminabili ed incidenti vari). Non si è contro i rigassificatori o contro il fare strutture, ma di tutto quello che di bello si può fare in uno dei più bei luoghi del mondo permette che un po’ di cittadini si arrabbino un po’ nel vedere che si scelga di fare un rigassificatore…???
Quando dico che la nostra provincia potrebbe vivere di rendita con il turismo, io non dico altro che un’ovvietà, solo che abituati a questa classe politica inetta, che non riuscirebbe a far lucrare nemmeno 30 miliardi di Euro in banca, pensiamo che tutto ciò non avverrà mai ad Agrigento, e ci “accontentiamo” di farci ricattare così.
E' come se qualcuno con una ferita alla gamba si facesse curare
per anni da un medico inetto e la situazione peggiorasse ogni giorno di più
fino a quando il genio non consiglia al paziente di amputare la gamba visto che
non riesce a guarirla, solo che un paziente con un pò di sale in zucca a questo
punto manderebbe il medico a quel paese, lo cambierebbe con uno bravo e dopo un po’ andrebbe a ballare con tutte e due le sue gambe ancora attaccate al corpo…
Non riusciamo a fare l’ovvio e permettiamo ancora una volta di rovinarci quello che ancora non siamo riusciti a deturpare.
Le assicuro che tra quanti si muovono in una lotta contro il rigassificatore ci sono tantissimi giovani che, legati alla propria terra si sono organizzati in associazioni ed organizzano e si danno da fare perché vogliono che essa viva e venga conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze, giovani che ogni giorno stringono i denti e vanno avanti spesso sbattendo la faccia contro le porte dei potenti che non concedono nulla a chi non si asservisce loro, giovani con una loro identità, con una loro forza, con le loro idee di una Sicilia più vivibile, idealisti se vuole, ma coraggiosi e che non si arrendono a certi compromessi. E’ soprattutto a loro che si deve rispetto, non a quelli che Lei chiama “i soliti noti” ma a questi figli di questa terra tanto amara quanto dolce, che ti strega, che odi e ami allo stesso tempo, ma della quale non puoi fare mai a meno.
Non dobbiamo scendere a compromessi, ma cambiare strada. O non cambierà mai nulla. E domani ci proporranno qualche altro ignobile scambio.
Cordiali saluti.
Ausilia Eccelso.
p.s. La citazione di Isaac Asimov su Gaia è bella, ma credo che, se potesse parlare con la sua voce, parlando del rigassificatore ci maledirebbe.

Anonimo ha detto...

Premessa: di gassificatori non ne capisco niente ( non solo di essi, per la verità!), perciò non mi metto a pontificare, pretendendo di essere sapiente. Certamente, però, non appartengo a quella categoria di "giovani?" che,interrogati se fosse normale che un partito di sinistra(tempo fa aveva l'aggettivo "sinistra", almeno nel nome: erano infatti i DS ed il governo era quello di Capodicasa) si accingesse a privatizare l'acqua in Sicilia, beh, quel tipo d giovani mi rispondesse "A me la privatizazone sta benissimo. Ho il posto assicurato nella nuova società".(1° maggio del 1999 o 2000).
A questo elevato concetto della politica non ci sono ancora arrivato.
La stessa mentalità sembra guidare tanta gente quando si parla di rigassifictore. O, se vogliamo dirla diversamente, c'è tanta gente che acriticamente si predispone ad ingoiare qualsiasi pillola, anche la più avvelenata, quando ideologicamente si accetta lo sviluppismo, qualuque esso sia, in nome del benessere e del lavoro.
Non ci è bastata in Sicilia l'esperienza della industrializzazione a base d veleni chimici nell'area del siracusano e di Gela? O la salute dei cittadini è secondaria rispetto a qualche euro in più? Si può essere tanto autolesionisti da prestarsi a far da cavie a tutti gli appetiti dei capitani di ventura?
Nel merito delle problematiche techniche e dell'impatto ambientale mi rifaccio allo splendido intervento della signora Ausilia, che ringrazio per avere fatto uscire questa discussione dalla banalità e dal tifo da stadio.
A leggere l'intervento iniziale sembrava di capire che i rigassificatori sono diffusi in Italia quasi quanto i suoi beni monumentali. Ho fatto un rapida ricerca ed ho scoperto che funzionante ce n'è uno in Liguria. Tutti gli altri sono in fase di approvazione o di progettazione. La maggior parte di essi è offshore.
Appunto, se proprio c'era bisogno di un rigassificatore nella nostra zona, non si poteva realizzarlo lontano dalla costa, senza rompere le balle a Pirandello? E poi. Pare che da recenti ricerche fatte al largo della costa agrigentina giacciano nel sottosuolo marino all'incirca duecento miliardi di metri cubi di metano.Non sarebbe più logico fare insistere tutte le strutture per lo sfruttamento e la produzione del metano nostrano e di importazione in mare aperto?
Ed infiine. Davvero la priortà per la nostra terra è la costruzione di questi mostri per la lavorazione del gas importato? Noi abbiamo immense distese di terreni incolti a rischio desertificazione ed un sole che spacca le pietre. Inoltre la Sicilia è una delle regioni più ventose d'Italia. Non è in direzione del sole e del vento che bisogna andare per avere autonomia energetica a basso costo e impatto ambientale minimo? Forse che la distribuzione di piccoli e medi impianti distributi nel territorio non crea molta più occupazione di quanto ne possa creare un unico mostro adagito sulla spiaggia di Porto Empedocle?
Mi farebbe piacere avere qualche risposta ai miei tanti interrogtivi da parte di qualcuno che ha conoscenze e competenze.
vincenzo lombardo

enzino ha detto...

continuo con le mie banalità e il mio tifo da stadio,non condivido una parola dell'intervento del sig.lombardo,vuole saper perchè?tutti mi conoscono,tano in primis, e sa come la penso su tante cose, ma il suo modo di vedere le cose,e lo dico con rispetto,è rimasto all'era della pietra.Io come lei nn ho tante conoscenze riguardo i rigassificatori però cerco di cogliere gli aspetti positivi che porterebbero e da alcune notizie che ho letto di qua e di la l'impatto ambientale nn è cosi tragico come qualcuno dice e scrive.
con rispetto enzo scifo

bruno ha detto...

Più passa il tempo e più mi convinco che si dice di no per il piacere di farlo, per il piacere di essere contro. A seconda delle convenienze e delle mode del momento una volta il gas è energia pulita, un'altra è deleteria, una volta la sicilia è ricca di vento, un'altra i pali eolici hanno un impatto negativo sulla "vista", una volta l'agricoltura è fonte di vita, una volta è il male che genera inquinamento delle falde e dei tetrreni, una volta il fotovoltaico è utile un'altra il silicio dei pannelli è inquinante, una VOLTA ERAVAMO per il LAVORO e lo sviluppo, ora..............
Fermo restando che non sono in condizione di entrare nel merito dei tecnicismi io penso che in ogni caso bisogna muoversi ed uscire da'immobilismo che pesa sulla nostra terra. Da un lato c'è la proposta del rigassificatore, di contro che cosa si prospetta di concreto? (la domanda non è provocatoria ma solo tendente a capirci qualcosa in più)

Anonimo ha detto...

Bravo Paolo, hai trovato un buon argomento per mettere in moto un pò di pensieri che quasi sembravano assopiti!affettuosamente Sax

Gaetano "Gato" Alessi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Gaetano "Gato" Alessi ha detto...

Sax è Alessandro Nocera..

Anonimo ha detto...

Il pesce puzza sempre dalla testa. Scopriamo chi è il pesce marcio e scartiamolo. Saggezza! Il pesce ha bisogno di saggezza, ma anche altruismo.
Luigi Corbino

francesco romano ha detto...

E' molto difficile assumere una posizione in merito alla questione rigassificatore...molti hanno semplicemente assunto quella dei 90°...scherzi a parte il discorso è molto complesso e non bisognerebbe tralasciare il concetto di lobby che sicuramente sta alla base.C'è qualcuno che probabilmente ha fiutato un grosso, grossissimo affare e probabilmente questo qualcuno non ha mai messo nè tantomeno metterà mai piede ad Agrigento...Allora, convinto del fatto che ognuno ha un prezzo, distribuisce a destra e a manca fettine e briciole della torta che si dovrà pappare... A noi comuni mortali non rimane che il profumo(gassoso) di quelle briciole(incarichi, consulenze ecc. ecc.)...occasione di sviluppo?Apriti un bed and breakfast al modaccamo e metti l'annunci su internet e poi vedi...Pericoloso? Oggi giorno rischiamo già tanto tamponando qualcuno con l'impianto a GPL...
Cordialmente,
Francesco Romano

bruno ha detto...

E cchi ci vennu a ffari i cristiani o mudaccamu?

Gaetano "Gato" Alessi ha detto...

...un mi diri ca un ti cià posteggiatu ma au scuru au mudaccamu!!!!

francesco romano ha detto...

Chiedetevi "...cchi ci vennu a ffari cristiani a petrarussa?"...
forse non lo sapete, ma c'è un bed & breakfast che lavora alla grande...proprio a petarussa

Anonimo ha detto...

Caro Paolo non condivido il tuo pensiero sulle grandi meraviglie che il rigassificatore possa portare(navi da crociera milioni di turisti ecc.)e riguardo l'impatto ambientale non credo che una torre di 40m possa passare inosservata.Oltre ai pericoi reali che l'intera popolazione corre per un eventuale guasto.
Per questo capisco tutti coloro che si oppogono.
Detto questo penso comunque che debba essere costruito lo stesso.
Perchè viviamo in una società dove il fabbisogno energetico cresce
di continuo e dovendo trovare un alternativa al petrolio abbiamo la necessità di costruire questi seppur ingombrandi e pericolosi rigassificatori.
Vero è che quando si parla di grandi opere (tav
termovalorizzatori o rigassificatori appunto)tutti ne capiamo l'iportanza e la necessità ma nessuno li vuole in casa propria.
Con affetto Pruvularo