venerdì 13 marzo 2009

L´irresistibile ascesa dei lombardiani

Emanuele Lauria da l'Espresso

Un´avanzata inarrestabile. Le truppe lombardiane alla conquista del sottogoverno e della burocrazia regionale ogni giorno guadagnano terreno. Anche se l´ultima nomina è un giallo. Alla presidenza della Fondazione San Raffaele di Cefalù il governatore ha designato un medico di origini siciliane, Stefano Cirillo. Un professionista dal lungo curriculum che ha presenziato all´inaugurazione della sede della Colomba a Milano: le agenzie, nel raccontare l´evento, il 26 gennaio scrissero che Cirillo era stato nominato coordinatore dell´Mpa in Lombardia. E sulla base di quella notizia è esploso un caso politico, con l´interrogazione del deputato del Pdl Giuseppe Limoli e la piccata risposta di Nicola D´Agostino, esponente autonomista che invita Limoli a mostrare l´atto di nomina, pena una querela. «Il dottor Cirillo ci ha dato una mano in Lombardia, è vicino alle nostre posizioni, ma di certo non ha un incarico di partito. In ogni caso, non vedo lo scandalo», dice D´Agostino. L´ultima polemica è comunque la cartina di tornasole dell´insofferenza, anche dentro la maggioranza, verso un´assalto in piena regola, un´occupazione dei posti di potere più visibili come del sottobosco dell´amministrazione regionale. Simboleggiata dall´ultima tornata di nomine dei dirigenti generali, con due commissari provinciali dell´Mpa (Nicola Vernuccio a Palermo e Rossana Interlandi a Caltanissetta) promossi capi dipartimento, all´Industria e all´Ambiente. Come sempre, non si discute il merito. Ma il sospetto che conti pure la tessera di partito è forte. E non è un caso, forse, che nello staff di Lombardo a Palazzo d´Orleans ci sia Nino Amendolia, ex deputato e assessore provinciale dell´Mpa a Catania. E, se le nomine nei board degli enti si limitano sinora alla presidenza vicaria dell´Ast affidata a Giulio Cusumano e al ruolo di membro del Cda di Unicredit assegnato a Marianna Li Calzi, negli assessorati targati Mpa è in corso un´invasione senza precedenti di militanti del movimento autonomista.Il record è dell´assessore alla Cooperazione Giovanni Di Mauro. Che nel suo staff ha inserito dieci, dicasi dieci, dirigenti di partito o stretti congiunti. A uomini dell´Mpa sono andati, in pratica, tutti i posti di "esterno" nelle strutture alle dipendenze di Di Mauro. Vi figurano ben cinque componenti del direttivo provinciale di Agrigento: l´ex deputato regionale Emanuele Di Betta, l´ex sindaco di Sciacca Michele Marciante, e ancora Roberto Caruana, Giuseppe Milisenda e Alfonso Vassallo, responsabile del movimento provinciale di Agrigento. Ma non finisce qui: nella segreteria particolare Di Mauro ha inserito un altro ex sindaco di Sciacca, Giuseppe Turco, candidato della lista Democratici e autonomisti alle ultime regionali, e Gerlando Virone, dirigente di sezione dell´Mpa a Raffadali. Basta così? Macché. Oltre a Di Betta, del servizio di pianificazione dell´assessorato fa parte un altro esponente dell´Mpa: Antonino Costumati, già rappresentante delle Acli. E non mancano i figli d´arte: accanto a sé, Di Mauro ha voluto pure Nino D´Arrigo e Francesco Prestigiacomo, figli rispettivamente di Leonardo D´Arrigo e Giuseppe Prestigiacomo, dirigenti di lungo corso dell´Mpa palermitano. Non è stato da meno Giuseppe Sorbello, assessore al Territorio e sindaco di Melilli: nell´ufficio di gabinetto ha inserito Santino Catalano, primo dei non eletti alle regionali, per l´Mpa, nel collegio di Messina. Ma anche l´ex assessore provinciale di Palermo Giuseppe Colca e Giuseppe Cimino, altro esponente del direttivo dell´Mpa di Agrigento. Nella segreteria particolare c´è Nicola Barone, ex deputato regionale forzista transitato nel movimento di Lombardo. E fra i consulenti spunta il nome di Salvatore Fratello, che nel 2006 avrebbe dovuto correre alle regionali nell´Udc al posto del fratello Onofrio, il primo politico a patteggiare una condanna per mafia. Lasciato l´Udc, Salvatore Fratello è passato nell´Mpa, si è candidato alle elezioni del 2008 ma non ha conquistato il seggio all´Ars. E ha trovato un incarico da duemila euro al mese alla corte di Sorbello.

08 marzo 2009

da www.cantierixraffadali.blogspot.com

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