LETTERA APERTA
Alla sedicente
Angela Maria Salerno
e p.c all’avv.Giuseppe Arnone
Oggetto: elezioni comunali a Raffadali
E’ la seconda volta che mi perviene una missiva da parte di questa fantomatica figura femminile. Essa sponsorizza la candidatura a Sindaco di Arnone nei modi e nei termini che riporto testualmente.(lettera di fine giugno 2009).
“Ill.avvocato,
spero mi permetterà di felicitarmi con Lei, per avere scelto la strada giusta, ovvero per avere lanciato la sfida, per riconquistare il Comune di Raffadali.
Quindi Lei, sarà sicuramente sindaco di Raffadali e successivamente Deputato o Senatore, come preferisce…………
E’ necessario pertanto, istituire subito il suo quartiere generale a Raffadali, radunando attorno a Lei, i più collaboratori possibili, organizzando subito una serie di conferenze……..costituendo al tempo stesso una forte organizzazione politica da rendere possibile la spallata per la Segreteria, naturalmente rompendo le ossa ad altri e quindi procedere all’organizzazione vera e propria, per lanciare la vera battaglia……”.
Basta. Tralascio qualche battuta più banale di tutto il resto.
Io non so se questa Salerno- che non fornisce recapiti nelle due missive- esiste davvero o si tratta di uno pseudonimo dietro il quale qualche burlone tende a prendersi gioco di Arnone, solleticando le sue mai nascoste velleità a ricoprire cariche istituzionali. So per certo che su questo stesso sito qualche tempo fa Paolo Vizzì argomentava contro le velleità dell’Arnone a diventare sindaco di Raffadali, il che mi fa credere che qualcosa di concreto ci possa essere.
Approfitto di questa circostanza per dire subito in modo netto che la prospettiva della candidatura Arnone a Raffadali non solo non mi affascina ma mi da fastidio. Intanto perché mi ricorda Sgarbi, schivato per le sue incongruenze, che diventa Sindaco di Salemi. Ho votato una volta per Arnone, nel 1994, costretto dal patto di desistenza sancito dal mio partito con i progressisti di Occhetto, ma me ne sono pentito subito dopo allorchè, dopo il voto e la sua non elezione, mi fu dato incarico di affiggere a Raffadali un manifesto- che era arrotolato- di ringraziamento. Pensavo che il candidato ringraziasse gli elettori per la fiducia accordata, anche se l’esito non era stato quello sperato. Invece no: erano gli elettori che ringraziavano il candidato. Il manifesto iniziava così “Grazie Peppe”. E si chiudeva più o meno con “gli elettori della provincia” Ovviamente non ho fatto affiggere il manifesto ed ho ritornato indietro le 30 mila lire che mi erano state date per l’affissione, dicendo che i comunisti avevano condannato il culto della personalità qualche decennio prima.
Cosa voglio dire? In quella circostanza, e già prima in contatti avuti con lui durante la campagna elettorale, mi ero fatta l’idea che l’Arnone fosse malato di un individualismo esasperato, al limite del narcisismo, e che questa sua patologia lo portasse ad esaltare in modo parossistico il proprio io contro l’idea di un gruppo, anche se formato da persone che liberamente sceglievano di organizzarsi in esso. Pensavo che tale approccio alla politica comportasse necessariamente l’eliminazione di qualsiasi intralcio che potesse ostacolare il pieno e totalizzante dispiegamento del proprio io. La continua ricerca all’autoaffermazione deve necessariamente mortificare gli altri io concorrenziali, a meno che si tratti di io subalterni disposti alla venerazione e glorificazione dell’io signore. La frenesia per l’autoaffermazione porta inevitabilmente l’individuo a sposare qualsiasi sponda funzionale al conseguimento del suo obiettivo. E’ così che possono verificarsi oscillazioni anche considerevoli negli umori e negli orientamenti della persona. E’ esattamente quello che è successo ad Arnone nel tempo, ed è quello che gli succederà in futuro visto che “cu nasci tunnu u npò muriri quatratu”. Le sue oscillazioni ideali e culturali hanno finora toccato tutte le sfumature dell’arco, diciamo così, democratico progressista. Quasi sempre da indipendente. Ovviamente. Oggi amoreggia in modo spudorato con personaggi del centro destra, mentre si colloca nel PD e spara a zero contro i partiti.
Ma chi è davvero Arnone? La maschera pirandelliana di Uno, Nessuno, Centomila?
Questo tipo di personaggi non mi interessano né nella vita privata né, tanto meno, in quella pubblica. Ciò a prescindere da proclami, promesse e programmi.
Vincenzo Lombardo
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