di Paolo Vizzì
Partiamo col dire che ero presente alla manifestazione di ieri al viale della vittoria e con l'aggiungere che ero la per un fortuito caso, visto che dovevo passare per forza attraverso quella "folla Oceanica" con l'aggettivo in maiuscolo.
Posso ancora affermare senza tema di smentita di possedere tutte le diottrie che la signora Nannina mi ha dato e parimenti tutta la capacità di percezione sonora;
Gusto, tatto e olfatto comunicano di essere ancora in attività.
Siamo alle solite, si spaccia una riunione di condominio per una grande manifestazione, si sostiene che la folla di studenti al viale in passeggio sommata ad un centinaio di tra sindaci, sindacalisti e politici abbia ragginto le dimesioni di un raduno stile Woodstock. Il dato fondamentale però non è numero di partecipanti, ma è la solita mancanza di mobilitazione popolare, non si sono mossi per l'ospedale figurarsi che per l'aeroporto.
Un altro dato che penso sia utile evidenziare è l'entità del progetto per il quale si sta facendo tutta questa battaglia che io ritengo assolutamente di secondo piano rispetto alle reali esigenze della provincia. Sarà stato detto migliai di volte, ma voglio qua ribadirlo: a chi pensa che a Licata possa nascere uno scalo stile Punta RAisi o Fontana Rossa dico che è fuori strada. Siamo di fronte ad una struttura che al massimo consentirà l'atterraggio di ATR cioè di aerei ad elica con una 50ina di posti o poco più. In un contesto diverso sarebbe stata una infrastruttura opportuna, nella situazione attuale penso che valga di più la chiusura dell'anello autostradale da castelvetrano a dove finisce la Siracusa Gela o la sistemazione definitiva della tratta ferrata Catania-Agrigento della quale è meglio non parlare. Una cosa sono le ferrovie altra è l'ente provincia, ma a chi viaggia interessa soltanto arrivare rapidamente, in orario e soprattutto in salute. Penso sia più importante connettere Agrigento con gli altri centri che inventarsi Progetti che obiettivamente mi sembrano distanti dalle reali necessità.
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