martedì 28 giugno 2011

Ben tornata bella ragazza.

Non è un mistero che non credo in Dio. Ma il ritorno della Chiesa Madre mi regala un sorriso.
Veniamo da un decennio terribile, dove l'individualismo sfrenato ha minato il concetto stesso di comunità, di stare insieme. Tutti soli, alla ricerca della prebenda e con una classe politica pronta a cancellare tutti i luoghi d'insieme pur di poter "contrattare" in solitudine con la disperazione della gente. Quelle porte che si schiudono alimentano la speranza di un cambiamento, di una comunità che si riappropria di uno spazio "sentimentale", di una "casa comune". Sembra che il vento che spira in tutta Italia sia arrivato anche da noi per portarsi via il marciume che ci ha insudiciati negli ultimi tre lustri. Ma nulla nasce per caso. L'apertura della Chiesa madre si deve alla cocciutaggine di due uomini: Giuseppe D'Oriente e Peppe Livatino. Negli anni questi due uomini hanno ricostruito una comunità ecclesiale distrutta da scandali di bassa lega, e da preti che nulla avevano a che spartire con dio. Un lavoro minuzioso, da militanti sociali, aperti ad ogni confronto anche con chi, come noi, non ha il dono della fede. Questi due uomini hanno difeso l'onore della loro istituzione non facendosi scrupolo di scacciare i "mercanti dal tempio", anche quando questi mercanti erano molto potenti.
A loro va il mio grazie e la mia promessa da militante sociale che non avremo pace fin quando tutti i luoghi d'incontro della nostra collettività non verranno restituiti alle famiglie raffadalesi: il villaggio della gioventù prima di ogni cosa. Ci sarà da scacciare altri "mercanti dal tempio" ma a questi ci penseremo noi.
Intanto vedendo la Madonna adagiarsi dentro la sua "culla" naturale posso solo dirgli: "ben tornata bella ragazza"!!

Leggi AdEst http://gaetanoalessi.blogspot.com/

3 commenti:

giovanni diana ha detto...

Mi è molto piaciuto ed alquando singolare il tuo" ben tornato bella ragazza" riferito al ritorno della MADONNA DEGLI INFERMI nel suo santuario.il solito grande gaetano,un grosso abbraccio

Anonimo ha detto...

Paolo Giovanni Tarallo asserisce: “ meglio un ateo che un ipocrita “, se poi l’ateo è dotato di autentica onestà intellettuale è da preferire a 100 impostori. Prosita veru Gaetà

Calogero ha detto...

Io ho vissuto con dei ragazzi di Raffadali a Milano e ho conosciuto altri che vivevano in altre città del nord e tutti , credenti e non, frequentatori della parroccchia e non, erano molto legati e nostalgici della Chiesa Madre e della piazza antistante.
Giuseppe D'Oriente sarebbe Padre D'Oriente ? Grande persona.