domenica 9 ottobre 2011

LA MANDRAKATA

Di Paolo Vizzì

La vicenda della nomina del mio “ex compagno” Santino nella quarta (!!!!!) giunta Cuffaro mi ha fatto riflettere sul significato delle azioni che ognuno di noi compie e delle conseguenze che esse hanno o possono avere nell’immediato o a lungo e medio termine. Dando per scontato che nessuno è fesso e che da soli non si è buoni nemmeno a farsi un bagno, il salto della quaglia era nell’aria da tempo e radio chiazza martellava con insistenza riportando notizie più o meno vere o verificabili circa questa triste vicenda. Dico triste non a caso perché da qualsiasi parte la si guardi la valutazione non può essere differente. Se Silvio Cuffaro pensa di aver fato una furbata strappando un ormai ex esponente del PD ed uno vicino alla sinistra comunista dalla loro collocazione temporanea all’opposizione, ha commesso un madornale errore di valutazione. Costoro, non godendo di alcun appoggio fuori dalla giunta, per qualsiasi iniziativa che vogliano porre in essere non possono fare altro che ricorrere alla “copertura” del Sindaco che non potrà durare a lungo ed essere incondizionata. In sintesi ogni loro iniziativa se la “caricherà” il sindaco indebolendosi con il passare del tempo e rendendo i nuovi uomini semplicemente zavorra o orpelli da mostrare non so a chi. Dando per scontato il fortissimo entusiasmo di chi sta per iniziare un nuovo percorso, la frustrazione per loro sarà totale quando si troverano ad essere corpi estranei in una compagine già con i sui riti ed i suoi equilibri, che saranno certamente duri a modificarsi al grido di “ ma chissi cu su?”. Di qui il primo errore.

Al secondo posto metterei la mancata concretizzazione dell’intento di spaccare il PD Raffadalese. Il voler far passare l’idea che siamo tutti uguali, che tanto non c’è differenza e che al di sopra dei partiti si sta meglio, non ha funzionato. La base è venuta in partito indignata, ha chiesto chiarimenti ed azioni concrete e le ha avute. Il Partito Democratico, ricompattato dal tentativo maldestro di essere preso a zerbino della politica Raffadalese, ha già risposto con la dovuta forza agli attacchi avuti ed ha già rilanciato su una serie di temi che a breve arriveranno sulla groppa della maggioranza. Il clamore della vicenda non ha fatto altro che ribadire il fallimento dell’attuale amministrazione, incapace di trovare soluzioni ed uomini al suo interno, e far ravvivare l’orgoglio di chi ha finora resistito e non vede l’ora di liberare tutta la sua energia per riprendere a governate una città che è migliore di quello che si possa pensare.

NON SIAMO TUTTI UGUALI E MAI LO SAREMO

In terzo luogo la maggioranza consiliare ha ulteriormente dimostrato di essere ben poca cosa per non dire di peggio. Continuo a non capire come si possa accettare l’ingresso in giunta di due “corpi estranei”, perché di questo si tratta, senza prendere il Sindaco di petto e dirgli che per lui è pronta la sfiducia. Non riuscivo a capirlo prima con la coppia “PANE – TARALLO” meno lo capisco adesso. Con la fame di poltrone che hanno da quelle parti come può essere possibile accettare situazioni del genere. Penso che sia più logico compattare la maggioranza dando visibilità a chi ha concorso alla vittoria piuttosto che creare ulteriori motivi di dissenso. A questo punto mi viene da pensare che alcuni consiglieri di maggioranza siano stati quasi “Nominati” in stile porcellum e non si siano eletti con le proprie forze.

Se per ipotesi una maggioranza di centrosinistra si permettesse di nominare in giunta un esponente del PID ( se esiste ancora) o del PDL , i militanti, i votanti e tanti altri si fionderebbero a chiedere cosa sta succedendo e dopo trenta secondi farebbero saltare in aria i tavoli della sezione tanto questa cosa sarebbe inaccettabile. Quale rapporto ha il centrodestra con i propri elettori se non sente nemmeno la necesità di giustificare le proprie scelte politiche alla base che lo sostiene? Delle centinaia di candidati messi in campo nelle scorse elezioni possibile che non ne è rimasto nemmeno uno buono da nominare assessore? La politica è cosa seria e non si prende il primo che passa e si nomina in giunta senza che se lo sia sudato sul campo, dimostrando dall’interno di essere persona seria e degna di fiducia. Chi meglio della militanza può selezionare le intelligenze e le capacità facendo emergere chi merita e chi no? Vien da se che della competenza e della affidabilità delle persone il sindaco e la maggioranza si fanno un baffo, chi tradisce una volta può farlo una seconda o una terza . . . insomma può essere recidivo.

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