Gaetano Alessi
Non spenderò troppe parole, perché non ce ne sono troppe da spendere. Dico solo che nella vita bisogna avere dignità. Non è possibile “vuntari comu a bannera du carmini” e credere anche di averla fratta franca. L’Iniziativa che il giorno 3 vede impegnati diversi “capoccia” della politica agrigentina a Raffadali è vergognosa. Non per il tema, fondamentale per noi, dei beni comuni, ma perché a convocarla è proprio uno di quei personaggi che con le sue azioni ha dato il là allo scempio delle Ato e dei consorzi di controllo. Silvio Cuffaro è stato silente e complice mentre il fratello Totò da Presidente della Regione devastava la Sicilia moltiplicando baci e ambiti territoriali ottimali, costruendo clientela e assassinando la cittadinanza. E’ stato politicamente vile quando da Sindaco al primo fischio ha ceduto le condotte a Girgenti acque senza resistere nemmeno un secondo come coraggiosamente fatto, per esempio, dal Sindaco di Santa Elisabetta Emilio Militello. Ora non contento “rinnega” il fratello, “rinnega” se stesso e si erge a paladino dell’acqua pubblica! Ma ci faccia il piacere! Dispiace solo che trovi, così come con Farruggia e Tarallo, qualcuno pronto a dargli ancora credito e a sedersi accanto a lui in iniziative pubbliche che non gli daranno mai la verginità che non ha mai avuto.
Cuffaro sta solo preparando la sua corsa a Sindaco, ed è un bene! Siamo stanchi di farci portare via i “nemici” da magistratura e banche, lo batteremo sul campo, perché il suo tempo è finito e con il suo quello dei voltagabbana di cui il suo entourage ormai è pieno.
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