L'ultima tornata elettorale raffadalese era stata ribattezzata come: "la corsa dei parenti"! Il figlio di Angelo Salemi, il nipote di Vincenzo Terrazzino alias Mirollo, la moglie del vigile Vella, il nipote di Peppe Contino, il fratello di Franco La Porta, l'amante del.....(e qui ci sparano....)..e tanti altri candidati ed eletti per interposta persona, tutto questo per permettere al cotanto padre o zio di poter ricoprire poi il ruolo di assessore. Da oggi questa tattica finisce e rimescola bene le carte depotenziando, e di molto, alcuni potentati elettorali familistici. Facciamo un esempio: se Angelo Salemi (da 20 anni fino ad un mese dalle elezioni candidato a sindaco e poi nell' ultimo mese sempre in corsa per un posto in giunta) vorrà concorrere per un ruolo amministrativo dovrà farlo in prima persona candidandosi in consiglio comunale per poi poter accedere ai due assessorati che possono essere concessi in sede al consiglio.
Tutto questo a scapito del figlio (che ha ricoperto più che degnamente la carica di consigliere in questo mandato) e di una lista dove nessuno vorrà correre avendo già l'eletto "predestinato". E dato che le liste o raccolgono il 5% o non eleggono, e che raggiungere quella cifra non è facile (il sopravvalutato Vincenzo Terrazzino alias Mirollo 5 anni fa si fermo ad un mesto 3%), la partita per chi non ha un partito politico alle spalle diventa sempre più difficile.
Certo questa legge ha dei paradossi assurdi, per fare un esempio se uno vuol far decadere il Sindaco basta eleggergli un cognato in consiglio comunale.
Ma si sa, in Sicilia le leggi si fanno non con le mani, ma con parti meno nobili. A noi fanno un favore e per questa volta va bene così...
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