venerdì 27 gennaio 2012

Per una via dei Fasci Siciliani in ogni comune dell’Isola

MANIFESTO-APPELLO

Per una via dei Fasci Siciliani in ogni comune dell’Isola


Cgil, Anpi, Arci, Libera e lo storico prof. Giuseppe Carlo Marino lanciano un appello affinché ogni comune siciliano dedichi una via o una piazza al movimento dei fasci dei lavoratori di fine ‘800. «Quella scritta dai Fasci dei lavoratori – dice Dino Paternostro, segretario della Camera del lavoro di Corleone e responsabile del dipartimento “Legalità” della Cgil di Palermo - è stata una delle più importanti pagine di storia sociale e politica non solo della Sicilia, ma anche d’Italia e d’Europa. Eppure, ancora oggi molti manuali scolastici non le dedicano neanche una riga. In provincia di Palermo, strade dedicate ai “Fasci Siciliani” esistono solo nei comuni di Misilmeri, Marineo e Borgetto, mentre non ve ne sono nemmeno a Palermo, a Piana degli Albanesi e a Corleone, nonostante in questi tre comuni fossero presenti i fasci più importanti di tutta l’Isola, guidati da capi prestigiosi quali Rosario Garibaldi Bosco, Nicola Barbato e Bernardino Verro».

«Tutto questo è ancora più paradossale – sottolinea Paternostro – se si pensa che in ogni paese c’è invece una strada o una piazza dedicata al siciliano Francesco Crispi, che pure fu il presidente del Consiglio dei Ministri che tra la fine del 1893 e gli inizi del 1894 represse nel sangue il movimento dei fasci, decretò lo stato d’assedio in Sicilia, e fece arrestare, processare nei tribunali militari e condannare i capi più influenti del movimento».

Adesso, il manifesto-appello sarà inviato ai sindaci e ai consigli comunali della Sicilia, affinché decidano «di onorare e di rendere giustizia alle migliaia di donne e di uomini che animarono il movimento dei Fasci dei lavoratori di fine ’800», attraverso l’intitolazione di vie e piazze. «Le cerimonie di intitolazioni – conclude Paternostro – potranno diventare l’occasione per riflettere sulle istanze di sviluppo economico, di ammodernamento della società siciliana e di lotta alla mafia, che il movimento dei fasci pose con forza alla fine dell‘800, ancora oggi molto attuali».


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