mercoledì 22 febbraio 2012

Dall'arte a munizza...La storia di Raffadali


L'ultima volta che l'ho vista trasudava di arte. Riki Ragusa innalzava le note della sua chitarra nel tentativo di riportare in auge a “brivatura du vitanu”. Poi non è che non l'ho più vista, ma sinceramente non l'ho più “guardata”, così come si fa con quegli oggetti tanto familiari da divenire alla fine anonimi. Oggi invece sono tornata a guardarla è l'ho vista piena di rifiuti. Dall'arte alla munizza, immediatamente mi è sembrata lo specchio del nostro paese. Chi di anni ne ha quanto me ricorda benissimo cos'era a “Brivatura”. Luogo di vita, di racconta d'acqua, di socializzazione, (ogni tantu finia a bidunati, ma nantri semu un populu d'armala...), chi non ricorda l'eterno manifesto con la falce e martello nella facciata che da sulla strada? In poche parole un simbolo. Poi l'acqua ha finito di scorrere dai rubinetti e il “voltano” è divenuto solo quel consorzio che ogni mese porta nelle tasche di qualche politico un congruo gettone di presenza. Anzi ad analizzare bene, quel posto porta anche un buona dose di squilibrio dato che gli ultimi “incaricati” dal comune hanno compiuto l'intero giro della “bannera du Carminu”: Franco Tuttolomondo, da Ds a Rifondazione, poi An e Cuffaro, ora nuovamente col centro sinistra con Fli, e Mimmo Impiduglia che dalla Sinistra giovanile è transitato all'Udc con moglie in Consiglio comunale e fratello all'Ufficio tecnico, cuffariano convinto ed aggressivo con una certa avversione per i copertoni ed ora nuovamente “fulminato” sulla via di Damasco e fautore dell'unità del centro sinistra. Giri che fanno seriamente pensare che al voltano invece dell'acqua dunanu u vinu. Ma tornando alla fontana, dopo la chiusura dei rubinetti si scelse di trasformarla in un monumento. Perchè ogni paese ha la necessità di avere nello stesso tempo un futuro e un passato. Poi vinse Cuffaro e la fontana è divenuta un munnizzaru, degno simbolo di una stagione fatta solo di un presente grigio e squallido. Certo qualcuno potrà dire “ma voi ora vi state caricando una bella parte di quello squallore” ed ha perfettamente ragione. Il trio Librici, Di Stefano e Impiduglia è politicamente e amministrativamente devastante. Certo però la parte di munizza recapitata dall'altra parte con l'ultimo rimpasto di giunta porta il conto in pareggio. Però una piccola differenza c'è: chi è transitato dall'altra parte ha trovato il suo “alveo” naturale, ma chi si è accodato al centro sinistra ha trovato anche noi e vorrei che questa gente, l'Udc, avesse la certezza che la nostra presenza e la nostra condotta saranno irreprensibili e che tutti gli atti saranno fatti alla luce del sole, tutti: politici e amministrativi. Che non sarà abbuonato niente e che ogni occasione sarà buona per ricordargli chi sono stati e chi sono. Questa è la promessa che facciamo a quei cittadini, amici e compagni che negli ultimi giorni “ni stannu mangiannu a facci” e tutti voi sapete che le nostre promesse le abbiamo sempre mantenute, costi quel che costi, perdendoci sempre in termini economici e di tranquillità, ma dicendo sempre le cose come stanno. Metterci da parte e permettere a questa gente di ritornare a farsi i fatti propri con i soldi di tutti? Ma neanche per idea! E per rispondere a qualcuno: siamo sopravvissuti 10 anni come AdEst, ed il miracolo della nostra longevità non è dovuto al “potere” ma alla “dignità” e non siamo disposti a svenderla. Tornando a “Brivatura” dovrei scrivere “chiediamo alla giunta..bla bla..” tempo perso. Domattina se il tempo diventa più clemente la puliremo noi, certo per ripulire tutto il paese di tempo ce ne vorrà di più e soprattutto ci vorrà la mano attiva di chi troppo spesso ci legge, ma troppo spesso sceglie di non scegliere. Ora è come se si aprisse un sondaggio: da chi volete essere rappresentati? E la matita in mano l'avete voi... avete un opportunità. Noi siamo con voi.

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