martedì 13 marzo 2012

ARTEFICI DEL PROPRIO FUTURO

di Salvatore Iacono

La Comunità di Raffadali si avvicina ad un appuntamento importante: le elezioni amministrative. Sono già iniziati i dialoghi tra le forze politiche, le riunioni di partito, gli incontri in piazza. Ancora il quadro politico non è chiaro: non si sa quali fazioni si uniranno per formare una coalizione, non si sa quali forze sociali e ed economiche del paese decideranno di partecipare alla competizione. Non si sanno ancora i nomi dei candidati a Sindaco. Una cosa è certa: ogni giorno che passa cresce il clima della competizione politica. Sorge spontaneo chiedersi quale ruolo giocheranno i giovani raffadalesi in questa partita. Sceglieranno di rimanere sugli spalti e lasciare ad altri decidere sul loro futuro o decideranno di diventare parte attiva? Questo non significa necessariamente candidarsi in prima persona, c’è una cosa che tutti possono fare: partecipare. Ascoltare i comizi, leggere i programmi, assistere alle iniziative, parlare direttamente con i candidati e infine scegliere in base alle proprie idee, convinzioni, riflessioni chi possa far crescere il nostro paese. Non è un invito a votare il candidato di una determinata forza politica, ma è un invito a partecipare e a decidere liberamente. E’ necessario far capire ai candidati che bisogna conquistarsi il voto dei giovani proponendo progetti e idee credibili, dimostrando impegno, serietà e competenza. Sarebbe bello vedere che i dibattiti politici in piazza non siano affollati soltanto dai parenti dei candidati o dai nostri nonni che invece di trascorre l’ennesimo pomeriggio seduti su una panchina decidono di passare il tempo ascoltando il comizio in via Rosario, ma vedere le piazze gremite di giovani che vogliono dire la loro. Giovani che vogliono far sentire la loro voce di disoccupati stanchi di vedere una Sicilia che arretra invece di crescere, di studenti stanchi di vedere che le scuole e l’università funzionano male e che i collegamenti per Agrigento, Palermo, Catania, Messina funzionano peggio, di ragazzi stanchi di non potere giocare più nel loro amato campetto delle colonie e di non avere più uno spazio pubblico come il Villaggio della Gioventù in cui trascorrere il loro tempo libero. Sarebbe bello vedere le liste formate da tanti giovani che vogliano spendersi in prima persona per il loro paese. In questo particolare periodo di crisi non ci può essere “provvedimento economico” più efficace della scesa in campo dei giovani capaci di portare nuova linfa al dibattito politico proponendo nuove idee, nuove soluzioni, nuove iniziative. Non bisogna limitarsi ad indignarsi ma occorre partecipare attivamente. Avanti giovani raffadalesi: diventiamo artefici del nostro destino, non lasciamo ad altri decidere il nostro futuro! L’augurio è che il nuovo primo cittadino del nostro paese sia il Sindaco di tutti: di quelli di destra e di quelli di sinistra, delle donne e degli uomini, degli anziani ma che soprattutto sia il Sindaco dei giovani.

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