Cari Amici,vi ricordate quello che ci disse la Turco all'Ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento, quando incontrò una delegazione composta da Solarino, Lattuca, Caltagirone, e tanti altri di noi per perorare la causa contro gli inceneritori in Sicilia? Come si fa a fidarsi ancora di TUTTI i "politici"? ( e mi riferisco a Bersani, Pecoraro Scanio, Turco, Rutelli, Realacci, per non parlare poi dei politici nostrani.... Leggete l'articolo sotto e capirete tante cose....sono sempre più amareggiato e disilluso. Contro chi stiamo combattendo?Un saluto.
(*Assessore comune di Aragona)
RIFIUTI - La Turco ai medici: avanti con gli inceneritori
Il ministro della Salute, Livia Turco, si schiera dalla parte del collega Pierluigi Bersani e risponde 'picche' ai medici dell'Emilia-Romagna che avevano fatto appello a ragioni di salute per intimare alle istituzioni di fermare ogni progetto di realizzazione di nuovi inceneritori. La Turco, in una lettera inviata al presidente della Federazione regionale dell'Emilia Romagna, boccia l’intervento dei camici bianchi a invita a “non ostacolare aprioristicamente” le norme.
La Turco nel documento inviato al presidente regionale dei medici, Giancarlo Pizza, scrive anche: “Considero assolutamente giusta e addirittura doverosa la rivendicazione della classe medica di esercitare uno specifico ruolo anche in tutte le attività' di prevenzione dell'insorgenza di malattie e di contrasto dei fattori di rischio per la popolazione”.“E' del tutto evidente – prosegue la Turco - che laddove, come avviene nel campo dell'attivazione dei termovalorizzatori, il legislatore mostra di aver già tenuto conto dei rischi ambientali e di salute che un determinato intervento sul territorio può' provocare. Chi ha compiti istituzionali che attengono alla salvaguardia della salute dovrebbe controllare la corretta applicazione della norma ma non- attacca Turco- già' ostacolarne aprioristicamente l'attuazione".La Turco, schierandosi di fatto sulle posizioni del ministro Bersani che aveva duramente attaccato l’intervento dei medici, confessa al presidente dei medici che “mi sarei eventualmente attesa dalla sua federazione una contestazione puntuale delle valutazioni tecniche, con particolare riferimento a quelle di rilevanza sanitaria”.
Parere negativo, invece, da parte del ministro sulla scelta della federazione regionale dei medici di sollevare “una sorta di generale intimazione a bloccare tutte le nuove autorizzazioni, non accompagnate da una spiegazione che faccia comprendere per quali ragioni queste, al contrario di quelle già' concesse (su cui nessun rilievo critico viene formulato) dovrebbe rappresentare uno specifico pericolo per la salute".Detto questo, il ministro ha chiesto ai medici dell’Emilia-Romagna di poter prendere visione della “documentazione scientifica che, a suo avviso, legittimava il perentorio invito alle amministrazioni”. Come a dire: se avete le prove che quegli impianti erano dannosi, fatecele avere.
Il ministro della Salute, Livia Turco, si schiera dalla parte del collega Pierluigi Bersani e risponde 'picche' ai medici dell'Emilia-Romagna che avevano fatto appello a ragioni di salute per intimare alle istituzioni di fermare ogni progetto di realizzazione di nuovi inceneritori. La Turco, in una lettera inviata al presidente della Federazione regionale dell'Emilia Romagna, boccia l’intervento dei camici bianchi a invita a “non ostacolare aprioristicamente” le norme.
La Turco nel documento inviato al presidente regionale dei medici, Giancarlo Pizza, scrive anche: “Considero assolutamente giusta e addirittura doverosa la rivendicazione della classe medica di esercitare uno specifico ruolo anche in tutte le attività' di prevenzione dell'insorgenza di malattie e di contrasto dei fattori di rischio per la popolazione”.“E' del tutto evidente – prosegue la Turco - che laddove, come avviene nel campo dell'attivazione dei termovalorizzatori, il legislatore mostra di aver già tenuto conto dei rischi ambientali e di salute che un determinato intervento sul territorio può' provocare. Chi ha compiti istituzionali che attengono alla salvaguardia della salute dovrebbe controllare la corretta applicazione della norma ma non- attacca Turco- già' ostacolarne aprioristicamente l'attuazione".La Turco, schierandosi di fatto sulle posizioni del ministro Bersani che aveva duramente attaccato l’intervento dei medici, confessa al presidente dei medici che “mi sarei eventualmente attesa dalla sua federazione una contestazione puntuale delle valutazioni tecniche, con particolare riferimento a quelle di rilevanza sanitaria”.
Parere negativo, invece, da parte del ministro sulla scelta della federazione regionale dei medici di sollevare “una sorta di generale intimazione a bloccare tutte le nuove autorizzazioni, non accompagnate da una spiegazione che faccia comprendere per quali ragioni queste, al contrario di quelle già' concesse (su cui nessun rilievo critico viene formulato) dovrebbe rappresentare uno specifico pericolo per la salute".Detto questo, il ministro ha chiesto ai medici dell’Emilia-Romagna di poter prendere visione della “documentazione scientifica che, a suo avviso, legittimava il perentorio invito alle amministrazioni”. Come a dire: se avete le prove che quegli impianti erano dannosi, fatecele avere.
Franco tu sai quanta strada abbiamo fatto insieme....Il problema non è contro chi dobbiamo combattere, ma quanti siamo ancora a combattere!!!! Io sarò sempre al fianco degli amici di Aragona, che sento come una seconda casa.....se questo mi porterà ad essere contro quelli che sono stati i miei riferimenti politici allora farò questa scelta....Anche perché, come tu, sai da noi inceneritori vuol dire "Mafia". Il popolo di Aragona è un gran popolo e io sarà sempre con loro. (Gaetano Alessi)
6 commenti:
ta' è ddocu a bolgna ca è chinu di inceneritura?
La penso esattamente come i dottori citati da Franco nell'articolo.....Qua sta iniziando un gran casino e siamo nella terra del 40% di raccolta differenziata....I "nostri" inceneritori, come tu ben sai, sono sovrastimati, che vuol dire munizza in Sicilia da ogni dove, obsoleti prima ancora di nascere e affare della mafia e di amici degli amici....Nessun dubbio..... prima la salute poi gli affari...
Sicuramente la salute va tutelata..ma se a 10 anni dal Ronchi in ER la percentuale regionale è del 40-45% qualcosa vorrà dire.
Guarda che è impossibile (è contro il secondo principio della termodinamica) riciclare,riusare,ecc...il 100 % dei rifiuti...la soluzione va trovata integrando varie soluzioni.
su queste scelte, politiche, si puo' e si deve intervenire...ma avendo bene in testa ciò che si puo' fare e cio' che si deve fare.
un abbraccio
josè
....Questo lo so Josè....ma l'ottanta percento dei rifiuti SI ( e lo sai anche tu) ... e per il restante 20% non servono quattro inceneritori( di dimensioni talmente grandi che quello di Bologna e un giocattolino) , piazzati in zone di interesse comunitario (o dentro le città come a Palermo) e 24 mega discariche....o sto sbagliando ingegnere???? La realtà è che è una scelta politica.... La gestione dei rifiuti mediante incenerimento in Sicilia è una "magiatoia" cui nessuno è disposto a rinunciare... Tutto qui.... Sbagli ad essere contro questa scelta politica? Sono sicuro di no...
Gaetà purtroppo possiamo arrivare al 50 %...percentuali superiori striderebbero con le normali (e mi riferisco già a standard civici superiori e di molto ai nostri) abitudini di chi dovrebbe fare RD (li' al nord il fenomeno lo indicano come "sindrome della massaia").
Giusto sbandierare del business creato con i mega inceneritori...ma di business non c'è solo quello...sai qualcosa dell'eolico in sicilia? Il vero business c'era col CIP6 per gli inceneritori..ora sai che questi impianti non possono piu' accedere a tali incentivi e quindi anche chi voleva "businessare" s'attacca.
Nel famoso CIP6 (è il meccanismo primitivo di incentivo alle fonti rinnovabili...ora sostituito da i Certificati Verdi) entra pure la Saras di Moratti che produce energia con scarti del petrolio...figurati chi c'è!
Ritornando ai rifiuti.
Di certo preferirei avere un sistema che garantisca perlomeno le percentuali RD normate.
Le soluzioni tecniche esistono e non sono tantissime (RD,riuso,riciclo,discariche controllate,inceneritori...ultimamente dissociazione molecolare...mah)e quelle di natura impiantistica hanno tutte ricadute che si possono minimizzare solo con controlli severi e con l'utilizzo delle cosiddette BAT (Best Available Technologies).Le soluzioni politiche le conosci.
In un contesto pianificatorio sereno non si penserebbe solo all'impatto dei rifiuti (qualunque sia la loro destinazione) ma si integrebbe con quello provocato dai sottosistemi di servizio.
per esempio, e chiudo, con questo piano rifiuti si preferisce utilizzare il trasporto su gomma (altamente energivoro ed inquinante) piuttosto che quello su rotaie...ecco lì si poteva fare una scelta "politica" precisa...potenziamento della rete ferroviaria e minimizzazione degli impatti.
è solo un esempio.
Poi solo una cortesia...i titoli lasciamoli fuori dai blog...si usano nelle sedi appropriate(perlomeno questo è il metro che preferisco utilizzare e che vorrei fosse ricambiato).
Lasciamoli a chi si nutre di etichette..
un abbraccio
josè
Il problema caro josè è che da due anni tu paghi la bolletta dei rifiuti come se già ci fossero gli inceneritori, e la pagherai per i prossimi venti anni anche se non saranno mai attivi!!!!! dicevi di bussines falliti!!!!!L'altra realtà è che bisognerebbe parlare delle cose non per gli studi fatti o in generale ma per quello che sono nella realtà:Il piano dei rifiuti in Sicilia è fatto per rubare e lucrare, bloccare ogni raccolta differenziata ed arricchire pochi amici degli amici...Tutto qui...semplicissimo e tanto siciliano.....Sull'eolico in Sicilia se alzi gli occhi ne hai un impianto davanti...se ti affacci al balcone ne hai un altro sulla tua sinistra...Sono ancora pochi...ma se non li vedi veni a diri ca tu a mari un ci va ma...Ti saluto amico mio( se amico non ti sembra un titolo) ...
Posta un commento