mercoledì 5 dicembre 2007

Oltre il recinto (2)


di Vincenzo Lombardo


PCI prima, PRC poi, oggi non so più chi sono. Non so se sono comunista, o di aspirazioni socialiste, o semplicemente filantropo e vagamente proto-cristiano, sebbene la fede non mi interessi affatto e le bardature e gli orpelli della liturgia mi diano persino fastidio, insieme alle pressioni violente della gerarchia ecclesiastica verso qualsiasi anelito di libertà e autodeterminazione dell'individuo. Ma andiamo a noi. Sono iperconvinto della necessità storica di aggregare tutte le forze progressiste che si ponessero il problema di contrastare e superare gli attuali assetti del sistema economico che provocano guasti devastanti sul piano sociale (sfruttamento e passivizzazione del lavoro dipendente e paradipendente) e sul piano ambientale ( sfruttamento e distruzione dell'ambiente a fini di profitto). Il parametro della coesistenza fra equità sociale ed equità ambientale credo debba costituire la bussola per qualsiasi forza, o aggregazione d forze, che voglia porsi come guida rivoluzionaria nel pianeta del 3° millennio. Ne deriva che il problema non è nominalistico, socialista? comunista?verde?, ma di contenuti. Mi aspetto già l'obiezione: allora va bene anche il Partito Democratico? La risposta è perentoria: no! No, perché il PD non si pone la questione del superamento dell'attuale assetto produttivo, anzi pone questo come orizzonte ultimo e possibile della organizzazione e della relazione fra i fattori della produzione e della distribuzione della ricchezza prodotta.Se necessita qualche esempio, basta citare la ineluttabilità per il PD della mortificazione del lavoro attraverso le mille forme di precarizzazione, il trasferimento della ricchezza dei lavoratori verso il capitale finanziario (leggi vicenda TFR), la mano libera fornita ai datori di lavoro nell'assunzione dei lavoratori, con l'eliminazione degli uffici di collocamento pubblici,cioè il controllo sociale sulla gestione del lavoro. Il fine ultimo di questo provvedimento è l'auto-conservazione del potere, poiché si previene l'immissione nei luoghi di lavoro di persone che potrebbero anche minimamente mettere in discussione il rapporto di forza tra capitale e lavoro, nel caso di datori di lavoro privati, il diritto del datore di lavoro a disporre non solo del lavoro del dipendente ma della sua stessa persona. Questa pratica ha già prodotto effetti devastanti nel rapporto, ad esempio, tra regione Sicilia e le tante persone che sono venute a contatto con essa per problematiche di lavoro. In occasione delle presenti elezioni amministrative il potere ha richiamato all'ordine i propri beneficiati ed ha imposto loro di trasformarsi in portatori di voti, anche contro la loro volontà, tra l'altro difficilmente manifestabile.Chi e quanti si pongono il problema di superare l'attuale deriva liberista, con tutto il suo corredo di barbarie, degrado della vita civile, mortificazione e mercificazione dell'uomo e del suo ambiente, di relazioni internazionali basate sulla violenza della guerra? Io credo che tutti questi "chi e quanti" debbano e possano essere parte di una vasta aggregazione politica, culturale e sociale che costituisca un riferimento credibile per milioni di persone, che ridia una speranza non solo all'universo del lavoro dipendente,ma soprattutto alle tante migliaia di giovani che, sempre più scorati e frustati, si rifugiano tra le pieghe del potere clientelare, nel misticismo, annegano l'esistenza nell'indifferenza e nel corrivo rifiuto di un mondo fondato sul cinismo e l'egoismo. Credo che questi "chi e quanti" hanno un solo imperativo: mettersi assieme subito, accantonare le prerogative parrocchiali, mettersi in discussione, creare questo nuovo soggetto laico, progressista, pacifista, umanista che fa della liberazione del lavoro e della difesa del pianeta la sua ragion d'essere.Come chiamare tale soggetto? Mi pare davvero secondario. Personalmente "Alleanza di sinistra" o“Sinistra”, o anche semplicemente "Alleanza Progressista”, contrapposta alla conservazione dell'esistente perseguita dalle destre e dai moderati di tutte le tendenze, mi starebbe benissimo.

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