lunedì 19 maggio 2008

Ed ora?....La risposta di Vincenzo Lombardo

Di Vincenzo Lombado

Ammirevole il tuo slancio altruistico, quasi proto-cristiano, Michelangelo, sicuramente impregnato di forte umanesimo e di ideali socialisteggianti. E non può che essere così, per chi ha ancora il piacere di nutrirsi partendo dalle radici. Il tuo sogno cozza, però,con la realtà.
"L'unità è un valore essenziale", dici. D'accordo. Ora che la campagna elettorale è finita è il caso di parlare chiaro e senza riserve mentali.
Unità fra chi? Per fare che? Per cogestire il sistema capitalistico così com'è, con le sue guerre imperialistiche camuffate da missioni umanitarie? Per sostenere ancora la globalizzazione selvaggia che tanta povertà ha seminato fra gli uomini e tanti disastri provoca all'ambiente?
Per fare pagare le ricorrenti crisi di sistema al lavoro mentre si sotie il capitale? E' quello che è successo anche con Prodi e la sua maggioranza imperniata sul PD ( vedi cuneo fiscale). Oppure per espellere dalle istituzioni, per via elettorale, quelle forze che sono critiche verso il sistema? E' quanto sta tentando di fare il regime veltrusconiano con la proposta di fissare lo sbarramento al 5% per le le elezioni europee.
Mi pare che si sta replicando la farsa USA- le armi distruzione di massa- quando gli americani hanno invaso l'Iraq. Con tutti i benefici che ne hanno tratto gli iracheni e le stesse popolazioni dei paesi occidentali( vedi aumento vertiginoso del prezzo del petrolio).
Mi spiego. E' stato propagandata per anni la necessità di semplificare il sistema politico con la riduzione del numero dei partiti per garantire la governabilità. Prima è stato sperimentato il sistema maggioritario, poi un proporzionale zoppo. Risultato: l'instabilità strutturale è aumentata a dismisura.
Ora,Michelangelo, tu sei abbastanza intelligente ed onesto per ammettere che la storia della governabilità e della stabilità non c'entra una "mata minchia" con le elezioni europee perchè il governo europeo non è eletto dal parlamento e non può essere da quasto sfiduciato. Allora questa idea dello sbarramento mi sa tanto di guerra preventiva. Nel caso in cui il parlamento dovesse acquisire maggiori poteri- e per me sarebbe auspicabile- premuniamoci, escludendo da esso chi osa mettere il discussione la sacralità del capitalismo. Ti ricordo, en passant, la grandiosa dichiarazione del grande- in altezza- Sircana che ebbe a dire
" Le decisioni dei cda delle imprese sono sacre". Sacre, capisci? Tutti i delinquenti della Parmalat, della Enron e i mille altri furfanti- vedi banche- che hanno rovinato milioni di persone nel mondo sono santi.
Per tornare al nodo centrale di questo intervento. Mi sa tanto che le forzature che si stanno tentando con violenza democratica per conseguire l'omologazione delle genti al pensiero unico dominante a lungo andare rischia di provocare gli stessi enormi benefici dell'aggressione violenta all'Iraq, a partire dalla resistenza armata.
Le democrazie non sono tutte uguali. Quelle che si vogliono imporre nei paesi capitalistici in crisi puzzano di autoritarismo.
Storicamente gli autoritarimi non hanno rappresntato soluzioni ideali. Mi pare che la barbarie si va insinuando in strati sempre più vasti dell'opinione pubblica.
Con questa barbarie non voglio avere nulla a che fare.
L'unità ha senso se si fonda su valori, progetti, idealità condivise. Senza tali presupposti si tratta di puro inciucio e consociativismo che non solleticano minimamente il mio animo di persona di sinistra.
Spero di non averti annoiato con la mia "aria fritta", come graziosamente definisce questo sforzo di capire e interpretare i fatti e gli eventi qualche giovane virgulto della nouvelle vague pidista raffadalese.
Ti abbraccio virtualmente e ti saluto caramente."Speriamo che io me la cavo"

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