martedì 20 maggio 2008

Comunismo e Anticomunismo...

Gentile Direttore,
nel momento in cui un nuovo arcivescovo si insedia, mi piace ricordare un episodio che è accaduto a Borgo Bonsignore di Ribera l'estate scorsa e che ha avuto come protagonista l'uscente arcivescovo di Agrigento Carmelo Ferraro.

Nel corso dell'omelia fatta in occasione di un anniversario che ha riguardato l'anziano parroco Nicolò Ferraro, l'arcivescovo Ferraro, omonimo di cognome del parroco della borgata riberese, ha tenuto un discorso dal contenuto anticomunista da anni '50.

Le dittature, secondo Ferraro, erano in pratica solo quelle di sinistra, comunista, omettendo di ricordare fenomeni come il Nazismo e il Fascismo, che non sono stati certo momenti di rose e fiori per i popoli che con questi sistemi si sono dovuti confrontare.

In quell'occasione ho assistito ad un simpatico "duello” a distanza tra il Ferraro arcivescovo, che ha dileggiato comunismo e comunisti e il Ferraro parroco, che, invece, ha esaltato l'opera di personaggi locali comunisti che hanno ispirato la loro vita ai principi del comunismo.

Nel momento in cui un altro arcivescovo, mons. Francesco Montenegro, si insedia nella nostra provincia–diocesi agrigentina non posso che auspicare che questo arcivescovo "entrante” sia più equilibrato, rispetto a questi temi, di quanto in quell'occasione, come ho rimarcato allora sul settimanale locale riberese "Momenti”, non sia stato l'arcivescovo "uscito” Ferraro, esprimendo uguale condanna per due sistemi dittatoriali che non sono riusciti a mettere al centro della loro azione l'amore, ma la violenza brutale.

Totò Castelli
Ribera
da www.agrigentonotizie.it

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