mercoledì 25 giugno 2008

La dignità di Donadoni


di Michelangelo La Rocca.

Da vecchio tifoso milanista serbo un piacevole ricordo di Donadoni, grande fantasista della squadra rossonera, e forse ciò mi porta ad avere un pregiudizio favorevole verso l'ex c.t. della nostra nazionale. Mi piace, però, rimarcare lo stile e l'eleganza con cui ha accettato l'esonero di
Abete.In un mondo, quello del calcio, in cui il denaro regna sovrano, Roberto ha rinunciato alla buonuscita ( un miliardo delle vecchie lire).Quel rigore che De Rossi e Di Natale non sono riusciti a segnare, condannando di fatto il loro allenatore all'esonero, Donadoni lo ha infilato nella porta giusta:quella della dignità, quella dell'orgoglio tipico degli uomini veri.

C'è da aggiungere che Donadoni è recidivo: con lo stesso orgoglio e la stessa dignità, se non ricordo male, lasciò il Livorno di Spinelli.Grazie Roberto, l'Italia, non solo quella calcistica, ha bisogno di uomini come te!

P.S. Voglio vedere, caro Gaetano, se non ti farai accecare dal tifo interista e riuscirai a parlare bene di un ex milanista!

Michelangelo La Rocca.

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