mercoledì 30 luglio 2008

110 Grazie

Penso che certe gioie non possano essere descritte. Ogni parola rischia di svilire un emozione che travalica la stessa essenza dell'essere. Mi affido quindi ad un Grazie alla mia Emma (Enza per l'anagrafe) per la testardaggine con cui ha saputo superare mille ostacoli nella strada che l'ha portata a diventare, con 110 e lode, dottoressa in medicina e chirurgia.
E un abbraccio grande a sua Papà e sua Mamma gente del popolo (come tanti di noi) ieri seduta con la stessa, e forse con molta più dignità, tra dottori e notai.
Sorridi "Papà" Giglione: anche gli operai hanno la figlia dottore.
Questa lezione non la dimenticherò mai.

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