martedì 7 ottobre 2008

Ottobre...Caldo(?)

di Gaetano Alessi x Articolo21

Ottobre…

Il freddo non vuol saperne di arrivare.

Avevo scritto il mese scorso che la coscienza civile degli italiani è come l’ultimo sguardo di un annegato: perso a meditare la propria morte.

Sembra che nulla sia mutato in questi trenta giorni.

Giovani pestati perché di un colore cromaticamente non vicino al bianco.

Vigili urbani che da grassi “fannulloni” si sono trasformati (vedi Parma), per decreto, in inadeguati “giustizieri della notte”.

Un regista americano fa revisionismo storico tra il silenzio tombale delle alte cariche dello Stato (nato, tanto per ricordarlo, dalla Resistenza).

Un Governo che va avanti per decreti sminuendo, con irridente facilità, il Parlamento

Il Papà che prende di mira i preservativi (togliendo, di fatto, l’unica protezione alle vittime della violenza dei preti nei vari seminari del mondo), attacca la scienza e la ricerca, punta il dito sull’economia e rilancia come unica certezza “la parola di Dio”.

Mancano la santa inquisizione, i roghi e Palazzo Venezia e potremmo festeggiare una riedizione di un medioevo fascistoide tanto agognato da molti ambienti italiani.

Però allora un Giordano Bruno o un Matteotti si trovava, ora non c’è neanche lo straccio di un Galileo che dica, a bassa voce, “eppur si muove”.

A proposito di movimento.

La sinistra scenderà in piazza l’11 e il Pd il 25, Di Pietro ha lanciato il referendum sul lodo Alfano e i sindacati sembrano intenzionati a dar battaglia sulla scuola (anticipati, come spesso accade, dalle mamme in molte Regioni).

Speriamo, per il bene della democrazia, che il popolo dello stivale abbia almeno la curiosità di capire perché un quarto d’Italia scende in piazza.

Che l’autunno sarà “caldo” si sente dire ogni anno da sempre, certo ascoltando il leader dell’opposizione a Ballarò il rischio di surriscaldamento globale è del tutto scongiurato.

Sarà un autunno come gli altri.

Con un tocco di rosso in più, tanto è di moda anche negli atelier.

Ultima nota.

Nel vuoto dell’informazione televisiva Rai 3 nell’ultimo mese ha messo in onda una serie di programmi d’inchiesta di gran qualità.

“Blu notte”, “Doppio gioco”, “La Guerra Infinità”, sono tre esempi di buon giornalismo, realizzati da uomini perbene che amano il proprio lavoro.

Sarebbe una cosa normale in un paese normale, ma noi non lo siamo.

In Italia dire che un mafioso è mafioso, che un corrotto è corrotto e che in guerra si muore è un’anomalia da conservare gelosamente.

Così come si fa con una speranza.

http://www.articolo21.info/4298/editoriale/ottobrecaldo-.html

P.s La parola "indeterminato" accompagna da questo mese la mia vita lavorativa.
Anche questo, in un periodo come il nostro, è una cosa rivoluzionaria

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Gaetano!

Hai scritto un pezzo che potrebbe essere tranquillamente un editoriale del Manifesto, ma anche di Repubblica o della Stampa.

Liberazione sarebbe troppo di parte e poi ha una platea di lettori piccolina.

Mi sei piaciuto davvero. Bravo!!!

Congratulazioni anche per "l'indeterminato", vuol dire che sei stato assunto finchè non sopraggiunga la pensione?

Ciao

ignazio ferreri

Eliolibre ha detto...

So di essere fuori tema ma oggi è l’anniversario dell’assassinio di Ernesto Guevara de la Serna. Vorrei ricordalo insieme a tutti coloro che in ogni continente si sono battuti per la liberazione dei propri popoli e che sono stati eliminati dall’arroganza e dalla prepotenza dell’imperialismo. Volevo fare un elenco di nomi ma ho dovuto desistere, sono troppi e ci vorrebbero giornate intere per elencarli tutti.
Per la libertà e l’indipendenza di ogni popolo
Hasta la Victoria Siempre!
Venceremos!