giovedì 25 dicembre 2008

Lettera aperta

Ad Estini..


D’alcuni giorni fa la notizia della retata che ha coinvolto molti ragazzi di Raffadali, e della provincia d’Agrigento, in un’operazione antidroga.
Forse perché non amo aggregarmi al "gregge festante " delle dichiarazioni di comodo, forse perché non necessito di apparire (ad ogni "pirito") sui giornali come il primo cittadino di Raffadali, la notizia mi ha destato un'enorme tristezza.
Quello che scrivo è indirizzato ai fatti di Raffadali, ma senza alcuna gioia, può essere confinato in un recinto grande quanto l'Italia.
Da operatore sociale e politico quello che è avvenuto ha il retrogusto amaro della sconfitta.
Quando avviene un decadimento del vivere civile, chi ha svolto attività politica non può definirsi innocente. Guardandoci negli occhi non esito ad affermare che gli operatori politici degli ultimi tre lustri (tra cui io) hanno fallito nel tentativo di creare quelle condizioni che permettessero ai nostri ragazzi di fare "altro". Con l'aggravante dell’incapacità (spesso voluta) di ricostruire quel tessuto d'insieme che, nel nostro caso, è sparito con la morte di Nino Cuffaro. Il tentativo di chi è venuto dopo di cancellare ogni ricordo di un periodo storico, che è vissuto sull'entusiasmo dei giovani, ha qualcosa di criminale. Lì la più grande discriminante tra noi (una parte di Sinistra) che di quella storia traiamo linfa e i nuovi Re (Udc), offuscati dal termine arduo di paragone.
Nel 2007 pubblicai su Ad Est un articolo con il titolo "Stupefacenti" (andatevelo a rileggere e vedete quanto è attuale), denunciando una situazione giovanile diffusa sull'orlo del collasso. Tanta droga, ma soprattutto, tantissimo alcool.
Era uno stato di cose presenti, conosciuto a tutti, ma di cui nessuno parlava.
E non era responsabilità dei "giovani" ma di chi, delegato a farlo, di loro se ne è sempre fottuto, relegandoli a galoppini se non a schiavi.
L'unica reazione che suscitai, in un silenzio assordante, fu una convocazione del Maresciallo dei Carabinieri che voleva sapere su quali basi scrivevo quelle cose!!!!.
Perchè? Semplice: in un paese disgregato si perde la memoria, le idealità, la solidarietà, il senso comune delle cose.
Quello che è di tutti, diviene di nessuno, pronto a razzie morali e materiali.
Chi comanda, per comodo, afferma che è colpa dei giovani...ma è vero?
Io penso di no.
Fateci caso, ogni qualvolta questi ragazzi vengono stimolati, regalano momenti straordinari.
Il "comitato", pur sconfitto elettoralmente, resterà per sempre nel cuore di tutti.
Ad Est era fenomeno legato all'intera comunità.
Ma anche l'organizzazione di un raduno cinofilo, del Carnevale diventa luogo d’espressione di un'enorme potenzialità. Anche i ragazzi del Bacco e il mitico "Catinazzu" sprigionano vitalità. Ma tutto questo viene matematicamente e immediatamente soffocato.
A chi comanda fa comodo così.
Soli, sperduti, senza un’idea cui aggrapparsi diveniamo più vulnerabili.
Per questo credo che i ragazzi coinvolti siano gli esecutori di una situazione in cui i mandanti sono noti a tutti e siedono nei palazzi del potere.
Per cui sia la magistratura a giudicarli per i loro reati e non la morale comune.
Per almeno due motivi.Uno: in un paese dove il padre politico spirituale (Salvatore Cuffaro) è stato condannato in primo grado per aver favorito singoli mafiosi, il Sindaco Silvio Cuffaro è stato più volte citato da un pentito di mafia (Campanella) per presunte truffe(con la speranza, per la dignità di un paese ormai agonizzante, che le accuse risultino infondate), ed in un passato, non molto lontano, sedevano in consiglio comunale (sempre eletti dal popolo) condannati per usura e sfruttamento della prostituzione, di "morale" è meglio non parlarne.

Secondo: spesso il silenzio di chi accetta questo stato di cose è peggio di una revolverata in faccia.
Chi può, ormai da qualche tempo, non fa nulla per cambiare le cose.
Per trovare il colpevole tante volte basta guardasi allo specchio.
Il Sindaco afferma che l'arresto dei giovani "restituisce alle nostre famiglie maggiore tranquillità e serenità".
Io sarei più tranquillo se finissero in galera: mafiosi, tangentari, politici corrotti, funzionari comunali, statali e d’ispettorati vari infedeli, chi nasconde la pratica di un bambino malato di tumore per favorire l'amico per la 104, chi lucra sulla disperazione degli invalidi per un pacchetto di voti......
Ma ognuno vive delle sue priorità.

Quella che allego è una lettera aperta che ho scritto più di un anno fa.
La propongo, chiedendovi di perdere almeno un minuto a leggerla e magari diffonderla.
Un abbraccio Gaetano "Gato" Alessi.

P.S i destinatari erano i ragazzi del mio paese (Raffadali) ma, con nessuna gioia, può essere indirizzata ai ragazzi di tutta Italia.


Lettera aperta ai ragazzi di Raffadali..

Fratellini miei, vi scrivo come uno di voi che in questo momento è “fuori sede” (per non dire "fuori mandato") ma che è con voi, con il cuore e con l'anima, sempre. Ecco una prima citazione, riguardo “al fatto che i giovani odiano le citazioni. Chi le fa è un nemico per loro” (Baudelaire). Ora siccome di citazioni ne voglio fare tante, spero che non mi sentiate troppo nemico; per molti aspetti, e lo sapete, mi sento molto più giovane di voi. E ho adottato con me stesso il sistema migliore per migliorare i bambini che è quello di rimproverarli. Correrò il rischio. Nella vita bisogna sempre correre rischi. Vi dico subito che provo simpatia e un sentimento di pena per voi. Avete vent'anni o poco di più. Ho timore che vi sia stato rubato il futuro. Almeno come è stato inteso finora, il “futuro”.Ma voi esistete; siete vivi; e probabilmente vivrete per sempre (Baudelaire ne era convinto, e tantissimi altri: chi siamo noi per escluderlo?). Il lavoro che vi spetta è “precario”, cioè ottenuto a forza di leccate di culo, preghiere e bestemmie curriculari al Cuffaro di turno. Ma tutta la vita è precaria. E' sempre stato così. Non ascoltato chi vi dice il contrario perché è falso. Non guardate a quelle esistenze che sembrano garantite dalla carta di credito. E' proprio per questo che, paradossalmente, vale la pena a fare dei progetti, studiare tutta la vita per capire, lavorare per imparare il “mestiere di vivere”, viaggiare. Baudelaire (che dovreste proprio amare, perché era come dovreste essere voi: pronto sempre a non fare false concessioni e sconti a nessuno), sempre lui, verso la fine della sua vita, afferma che “devi lavorare, se non per il gusto di farlo, almeno per disperazione, perché in fin dei conti lavorare è meno noioso che divertirsi”. Il “divertimento” (ne aveva già parlato Pascal) è una lebbra del nostro tempo. Divertirsi significa sempre “divertirsi da qualcosa”. Se uno mette il divertimento al primo posto, questo significa appunto che la maggior parte del tempo egli “si diverte da qualcosa”, e il “qualcosa” non è altro che la sua vita stessa e il mondo intorno. Quando vi vedo assembrati e buttati a terra al “Bacco” o alla villa, vestiti di colori spenti, come usciti da un film come “Fuga da New York” (con una data scaduta), mi si stringe il cuore. Ecco, mi dico, sono spellati vivi come pigionanti in una Raffadali dove “i mercanti che sono gelosi” (Vigny) fanno i politici, e non sanno politicare. Fate ragionamenti come: "Tra trent'anni o fra tre ore è prevista la fine del mondo, abbiamo una prospettiva di “precariato”totale, almeno facciamoci una birretta insieme". Molti di voi, per voglia di tenerezza credo, si scelgono il “puro animale”, il cane, come “confidente dei dolori solitari” (Baudelaire, ancora). Bene. Cioè no, male. Non ci crederete: ma tocca a voi lottare per denunciare “la congiura universale per nascondere la tristezza di questo mondo, per imbellettare l'odiosa maschera della realtà”. Sono parole di uno spirito grande, lo svizzero Amiel. Che aggiunge: ”Il solo viatico per compiere la traversata della vita è un grande dovere e qualche seria affezione”.E anche, mi permetto di aggiungere, una seria e gelosa richiesta di felicità (“la felicità è una cosa seria”, così Nerval alla donna amata).Tocca a voi fare ciò che gli adulti adulterati di oggi non possono e ne vogliono più fare. Abbiate sempre idee, non ideologie. Ogni ideologia è una “prigione”.E' vero, e lo vedo su di me, si vede con occhi diversi la vita a 10, a 20, a 50 anni. Vi insegno un trucco: precedete il vostro avvenire; siate insieme bambini, giovani, adulti. Confonde le età, e confondete chi vi vuole sempre immaturi, buoni solo per essere sfruttati da politici da strapazzo, da venditori di fumo, da stupratori d'avvenire ma anche da spacciatori dell'ideologia dell'eterno “Happy hour”. Siate più forti di loro. Amate. Voi non ci pensate, ma siete incredibilmente in tanti. Presidiate, come abbiamo fatto in pochi con l'esperienza di Ad Est, il nostro paese. Nessuno potrà fermarvi. Tenetela pulita. Raffadali senza il vostro aiuto morirà per un’overdose di merda. Solo voi lo potete fare. Salvate voi stessi e Raffadali.E avrete cominciato generosamente a “lavorare” per voi e per gli altri (ma soprattutto per voi). A essere “uomini degno di questo nome”, direbbe il mio (e spero anche vostro Baudelaire), a prendervi cura del pezzetto di creato che vi è stato assegnato (esortazione dalla sublime Simone Well). Questo nessuno al mondo ve lo potrà togliere. Non aspettate che venga ancora un Gesù Cristo (o un Karl Marx) a ricordarvi che gli uomini sono tutti uguali. Protestate, ribellatevi, denunciate; ma non in nome di una generica “libertà”, che è anche quella di chi distrugge vigliaccamente la lapide di Nino Cuffaro, come se fosse un riflesso condizionato della giovinezza, ma contro ogni degrado: dentro e fuori di voi. Solo voi potete farlo. Prendetevi cura del nostro paese, che vi accoglie malamente, insegnategli (voi giovani) a essere decente, ”onesto”; siate voi a redarguire, ripulire, vigilare, proporre; ricordate sempre che “far sentire il bello è un'opera di misericordia” (Rodò, scrittore uruguayano). E siate “stupendi”; stupite (“Dopo il piacere di essere stupiti, di più grande c'è solo quello di creare sorpresa”, ancora Baudelaire). Fatevi ringraziare. Fatevi rimpiangere. ”Anche quando la vita cessa d'essere una promessa, non cessa di essere una missione” (Amiel).Voi soli potete salvare Raffadali.E salvarvi. Nessuna resa mai fratellini miei, verrà il tempo della raccolta ed allora la nostra rabbia e la nostra passione verranno ripagati. “La libertà ha un sapore che non ha prezzo”.... questo non lo ricordo a voi ma a chi nella sua ignoranza e nella sua boria si illude di aver battuto una generazione.
(Gato)


Dedicata a Alessandro Nocera, Peppe Butticè, Gigi Pirrera, Giovanni Gulisano, Elina Giglione, Salvatore Frenda, Alfonso Casà, Totò Frenda, Totò Lombardo, Alessandro Gueli, Luigi Plano, Salvatore Scifo,Enzo Scifo, Giovanni Lombardo e Fabio Sciabbica.... che non si sono mai arresi.
...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro tano, come ho più volte avuto modo di dirti, sono d'accordo con quello che hai scritto e condivido soprattutto l'impostazione del salvataggio dal mare di merda nel quale rischiamo di affogare. Affermi il vero quando consideri un fallimento della politica e della società raffadalese la (positiva) azione dei carabinieri di contrasto allo spaccio di droghe varie. Cosa possiamo pretendere da un paese dove dove lo sport principale è stare dietro la porta di qualcuno a pietire qualcosa per fottere qualche altro. Diciamolo chiaramente: ad ogni raccomandato, ad ogni privilegio non dovuto, ad ogni assunzione clientelare corrisponde un ragazzo, una ragazza, un padre o una madre di famiglia che la prendono amaramente in quel posto. Chi si vanta di dare una mano alla gente non fa altro che distruggere il futuro di qualche altro, è come il bialncio del comune: alle entrate debbono corrispomdere pari uscite un assunto corrisponde ad un non assunto....(mi chiamano)... continua
paolo vizzi

Anonimo ha detto...

ciao gato,
sono michele.....come te, ho dovuto emigrare al nord x cercare di crearmi un futuro....!!!! Io sono d'accordo parzialmente con quello che dici tu!!!
Premetto che io di politica nn ne capisco tanto e siceramente nn ne voglio neanche sapere più di tanto...
Come hai gia detto tu ci sono persone di Destra che hanno diverse condanne,che sono implicate con faccende giudiziare e robe varie,che sono stati denunciati x vari fatti, ecc..., però è anche vero che proprio in qst mese abbiamo sentito che nella città di Napoli e nella Campania tutta ci sono stati degli arresti x corruzione, truffa allo Stato e altri motivi....e tutte qst persone erano del partito PD!!!!!
Tutto qst x dire che non bisogna parlare ne di Destra ne di Sinistra, ne di ragazzi che non hanno idee, ideologie nuove......qui si tratta di partire dai problemi di base...!!!
X me i problemi di base sono:
1) Cercare di raggiungere un dialogo continuo e profiquo tra maggioranza e opposizione (anche se mi pare impossibile);
2) Cercare di far uscire via tutta quella gente di vecchia data che ormai ha fatto la muffa che dice di lavorare nelle istituzioni ( che secondo me non sa neanche cosa significa la parola lavoro) e inserire giovani, gente nuova, gente normale, gente che sa davvero quali sono i problemi che circondano la popolazione..;
3).....e ultima cosa!!! Cercare di evitare di rubare i soldi.....prendendo uno stipendio normale, non facendo prendere al portaborse 5000euro al mese, eliminando le auto blu che alla fine servono x girovagare x Roma e accompagnare i figli a scuola...!!!
Tutto qst x dire che se non ci fossero tutti qst ladri in giro x il Senato e x l' Italia, magari potremmo anche pensare di dare delle possobilità di lavoro ai giovani, istituendo attività, dando loro posti di lavoro, possibilità di formarsi una famiglia e un futuro sicuro..!!!
Io caro Gato, non riesco a capire il xkè di tutti qst sbattimenti che fai x riuscire a sfondare nel mondo della politica.....che a mia visione, è un mondo di ladri, gente incompetente, gente ignorante che pensa solo ai soldi, a sistemare i famiiliari e gli amici.....e x quel poco che abbiam potuto parlare non mi sembri uno di LORO!!!!

Anonimo ha detto...

...sono tristemente d'accordo con te.
Salvatore Pinò