venerdì 2 gennaio 2009

Beppino Englaro: l'uomo che sussurra alla vita...

di Alberto Todaro

Nella mia personalissima – e inutilissima – classifica dell’uomo più rappresentativo dell’anno, vince quel signore di Lecco che da diciassette anni assiste la figlia morta. Ha superato al rush finale il giovane iracheno Muntazer al-Zaidi – colui che ha lanciato le proprie scarpe a George W. Bush – ma solo a causa della sua pessima mira: se al-Zaidi avesse colpito Bush, è ovvio che Englaro non ce l’avrebbe fatta.
Perché vince Beppino Englaro? Perché come dicevo assiste da diciassette anni la figlia Eluana, una giovane donna che nel gennaio del 1992, in seguito a un incidente stradale, entra in coma e non ne esce più. Da allora la donna vive in stato vegetativo permanente, alimentata da un sondino e senza la minima speranza di poter riprendere conoscenza.
Ma questa è una storia che tutti conosciamo. Come tutti sappiamo la vicenda del padre Beppino, il vincitore del concorso Uomo dell’anno 2008, che da anni chiede, a chiunque ne abbia l’autorità, di staccare il sondino e permettere a sua figlia di andarsene in pace. Finalmente questo gli è stato accordato anche se adesso, operativamente, sembra molto difficile fare il passo finale. Non si trova nessuno che, nonostante la decisione dei giudici, “stacchi la spina”; o se si trova, questi viene ostacolato da altri impedimenti.
La faccio corta, perché premio Beppino Englaro? Perché la vita, quella vera, non è fatta di trasmissioni televisive né di prime pagine dei giornali; non di papi e vescovi contrari né di comitati di bioetica; non è fatta di bacchettoni di destra né di soloni di sinistra, né di dibattiti sulla necessità del testamento biologico. La vita, quella vera, è una persona che ogni giorno apre la porta di una stanzetta di ospedale, si siede accanto alla figlia intubata e la guarda. Le guarda il viso alterato da diciassette anni di coma, le guarda gli arti deformati e spera che muoia al più presto.
Questa persona, la vita, è Beppino Englaro.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il mondo è fatto anche di questo e queste persone. Se solo gli uomini si concentrassero di più a migliorare se stessi... Aprissero gli occhi su ciò che è veramente importante... Il mondo è meraviglioso, ma fa anche schifo.
Luigi Corbino