lunedì 23 marzo 2009

La vita è fatta di passioni: viva il cemento, abbasso i Templi!!!

di Gaetano Alessi

Diciamoci la verità! Cosa sarebbe la vita senza passioni? Quelle ambite voluttà che ti spingono a fare le cose più estreme. Che ti lanciano verso l'ignoto. Tante sono queste bramosie. Chi ama le moto, chi le macchine, chi le donne, chi le figurine panini. Chi si spinge più in là degli irti colli, chi scende, come il capitano Nemo, sul fondo del mare. Ma verso la Sicilia, terra di meravigliosi eccessi, il governo nazionale e quello regionale hanno una passione stravolgente: costruire mega opere. Ma non in lande desolate, dove l'impatto ambientale, paesaggistico e sociale sarebbe ridotto, no, altrimenti che passione sarebbe, bensì in territori protetti! Ma su via, che c'è di strano: quando una cosa piace, piace. Quindi dopo aver disseminato bruciatori in siti di interesse comunitario, ai tempi del prode Cuffaro, ora Lombardo spinge per costruire un rigassificatore a meno di un chilometro dalla casa natale di Luigi Pirandello e, udite udite, dalla Valle dei Templi, complesso storico di immenso valore eletto, dieci anni or sono, patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Ricapitolando. Se ad un ignaro viandante venisse in mente di recarsi in Sicilia, attratto dalla pubblicità: "Sicilia:"Turismo e Cultura", questo è grosso modo lo spettacolo che gli si parerebbe davanti. Atterrato all'aeroporto di Palermo "Falcone e Borsellino" (nome che non piace al Leader di Forza Italia Gianfranco Miccichè perché dedicato a vittime di mafia) e presa a nolo una macchina, lo scaltro viaggiatore, per andare ad Agrigento, si immetterà sull'autostrada Palermo -Caltanissetta (nessun errore, il tratto Agrigento- Palermo non esiste, e la statale che ne fa le veci è soprannominata "la strada della morte"). Giunto al confine con il capoluogo nisseno, ed effettuata una rapida giravolta spaziale, degna del miglior Goldrake, per immettersi sulla strada maestra, inizierà a godersi uno spettacolo indimenticabile. Mentre attraverserà la valle del platani potrà ammirare, sulla sua sinistra, un mega termovalorizzatore di 64 metri, posto, per rendere la cosa più sfiziosa, in bocca al paese di Campofranco.Ma non basta, ecco, alle porte di Agrigento, il centro di stoccaggio rifiuti della ditta Catanzaro, che, in passato, soffriva di "autocombustione" regalando una salutare boccata di pura diossina agli automobilisti. Ma c'è di più. Se il pellegrino venisse l'idea di cambiare percorso, trasformandosi così in novello globe-trotter, troverebbe ad attenderlo sul lato mare della provincia un altro inceneritore di rifiuti speciali (Licata), una bella Centrale Nucleare a Palma di Montechiaro e, in opposto, un bel aeroporto che dovrebbe sorgere, tanto perché le passioni sono passioni, spianando una collina a Racalmuto. Sito che, per analogia, ospita la casa di Leonardo Sciascia (ma questi scrittori in Sicilia nascono sempre nei posti sbagliati!!!!).Ritornando sulla strada maestra ecco spuntare, in località Porto Empedocle, ai piedi del Kaos, quasi sotto le colonne doriche e a breve distanza dalla casa di Andrea Camilleri (arridagliè con questi artisti) un bel rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi! E per non farsi mancar nulla, nella parte alta del paese, altri due camini (per cui è stata chiesta la convertibilità ad inceneritori) della cementeria della città marinara. Alla visuale di queste immense opere il turista sarà sicuramente pago della Sicilia. Lasciandola immediatamente, non agognando il ritorno. Signori ditemi voi se questa non è cultura! Tante e così faraoniche strutture condensate in meno di 40 km! Alcune di queste opere sono già operative, altre secondo i fonti governative, lo saranno a breve. L'UNESCO minaccia di togliere la Valle dei Templi dai siti protetti, ma questo a prima a Totò ora a Lombardo e Silvio Berlusconi importa poco. Le passioni, come gli amori, sono belle perché contrastate. Poi che diritto hanno di parlare questi ambientalisti. I Templi sono abusivi, notoriamente costruiti senza regolare licenza edilizia, dovrebbero essere abbattuti!Mentre le grandi opere cuffariane, lombardiane, berlusconiane, i permessi li hanno tutti (come? Qualcuno potrebbe indagare..). Ma una speranza per il parco archeologico di Agrigento c'è; ed è sempre il magico Berlusconi.Con lui un condono ci esce di sicuro.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Gaetà, ancora una volta ti confermi retrò. Ma vuoi mettere la pioggia di soldi e il mare di lavoro che saranno garantiti da tanto sviluppo, altrimenti detto impropriamente progresso? Mai contro il progresso, costi quel che costi! A morte l'ambiente e i suoi difensori!
Ti invito a pubblicare a tal proposito l'articolo di Paolo Rumiz su "La Repubblica" riguardante i benefici dell'alta velocità Firenze-Bologna.
Ognuno commenti con la sua intelligenza.
enzù