mercoledì 10 giugno 2009

Pensieri in libertà da Raffadali..


Scrivo queste righe mentre i commenti per le elezioni europee diventano così tortuosi da non essere decifrabili neanche dai cosiddetti addetti ai lavori.
Non mi dilungherò. Ma non posso negare un senso di perverso piacere a vedere “discutere civilmente” (detta in maniera educulturata) o aggramparisi comu i cani (pi dilla alla rafadalisa) gli esponenti del centro destra raffadalese.
Il potere ha cambiato strada, da Palermo a Catania, e i “viaggi della speranza” hanno cambiato autista. Silvio Cuffaro se ne faccia una ragione, altrimenti oltre il potere finirà per perderci anche il fegato. Non esistono amici o riconoscenza da quella parte della barricata, solo interessi e chi può garantirli. Totò Cuffaro non può più. Lombardo e Di Mauro si. Così non si meravigli se chi fino ad ieri l’osannava oggi ne parla male..goda invece ad aver avversari sicuri e onesti. I Comunisti non vollero Piazzale Loreto furono i fascisti a sputare sul loro ex capo..
Ma non voglio parlare di politica, c’è gente più preparata da me, e poi da quando i “rais” locali hanno “delegato” l’amico Paolo Vizzì, definito tra gli ad estini il più “arragiunato” (quello con cui si può parlare), elemento degno al confronto io posso dedicarmi ad altro.
Bella Raffadali. Che vi posso dire, parlo per sensazioni.
Forse saranno i colori straordinari della nostra estate, forse saranno le forme generose di ragazze che diventano sempre più belle, sarà quel mezzo straordinario che è facebook che ti circonda di sorrisi ovunque, ma sembra un paese in pieno risveglio.
Che duri lo spazio di un’estate poco importa, dà sempre una grand’emozione vedere una rosa sbocciare, e poi nella mia “follia sognante” c’è sempre speranza.
Noto però che tutta la socialità si è spostata in un unico punto: Piazza Progresso.
Locali e spettacoli, tutto si svolge all’interno di questo quadrato.
Questo comporta l’abbandono di tutti gli altri spazi del paese, non parlerò di periferie degradate, Raffadali è così piccola e ammassata su se stessa che non avrebbe senso logico, ma di quartieri dormitori si e non è una bella cosa.
Concentrando tutto in un punto, oltre a congestionare una zona all’inverosimile, si finisce per escludere una parte della cittadinanza dai fili d’insieme che dovrebbero costituire l’ossatura morale di una comunità.
Magari se in estate si tornasse a fare attività culturale in ogni zona del paese, oppure il Consiglio comunale cominciasse a riunirsi in sedute speciali in luoghi simbolo come il Voltano, il Calvario, il Canale, la gente si sentirebbe più vicina alla politica e la politica magari capirebbe che ha un senso se è vicino alla gente.
Magari questo compito potrebbe essere svolto dalla Consulta giovanile, lo proporremo o magari in settembre un giro dei quartieri, a chiedere quali sono i problemi reali, lo faremo noi. In questo periodo in cui tutti parlano, tornare ad ascoltare sarebbe una soluzione per garantire il futuro.
Chi è sempre andato in tutti i quartieri è Ad Est.
Continua la distribuzione, mancano solo un paio di zone poi sarà conclusa anche questa “fatica”, la trentacinquesima.
Grazie a tutti i cittadini, per l’affetto, per le lamentele, i “mali paroli”, per l’importanza che continuano a darci.
Grazie ad alcuni consiglieri comunali che ci hanno tolto il saluto, per noi una liberazione.
Grazie per l’enorme interesse per il libro “Le Eredità di Vittoria Giunti” che sabato sarà presentato in Piazza Progresso alle 19.00.
Vittoria amava Raffadali e i suoi cittadini. Spero che questo amore venga ricambiato.
Grazie a chi ci ha sostenuto economicamente con la sottoscrizione e chi lo farà in futuro sapendo che le uniche nostre entrate sono le vostre donazioni.
Ultima nota.
Con molto piacere ho rivisto che il palazzo del Municipio sta tornando alla vita.
Un mese fa, oltre trecento trenta ragazzi con una petizione popolare sottoscritta durante la tre giorni delle proposte, organizzata da Ad Est e Officina democratica, hanno chiesto che l’ex archivio comunale fosse destinato a centro giovani e luogo di supporto agli universitari.
Richiesta di buon senso, credo appoggiata o condivisa da tutti.
Il silenzio è stata l’unica risposta della politica, oltre una seduta mancata della Consulta giovanile.
Non vi è da parte nostra nessuna voglia di “attaccari burdellu”, perché crediamo che alcuni problemi possano essere risolti solamente con la convergenza di tutte le parti sociali del paese.
Ma non siamo disposti a farci prendere per il sedere né tanto meno abbiamo remore o paure nei confronti di nessuno.
Quindi e per farla breve.
I tempi dettati dalla statuto comunale per avere dei riscontri sono passati, è passata anche la tornata elettorale, se entro breve termine non avremo notizie dalla presidenza del consiglio o gli uffici preposti passerà anche la nostra pazienza e agiremo secondo legge.
Con esposti e quant’altro.
Chi ha da pagare negligenze pagherà.
Ripeto non vogliamo esacerbare il confronto, basta una risposta del Consiglio comunale sulle nostre proposte. Si o No.
Poi saranno i cittadini a giudicare.
Si chiama democrazia.

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