RAFFADALI. In una lettera aperta, indirizzata al presidente del Consiglio comunale, Gaspare La Porta, i responsabili del giornale Ad Est, hanno chiesto che fine abbiano fatto le tre mozioni di iniziative popolare presentate mesi addietro. Riguardavano temi come l’ambiente, i servizi sociali, il diritto allo studio e la trasparenza amministrativa. Il presidente La Porta ha voluto rassicurare subito i suoi interlocutori, promettendo che dopo la pausa estiva, si parlerà delle proposte presentate. «Voglio subito anticipare - ha detto La Porta - alcuni aspetti legati alle mozioni presentate. Innanzitutto, la loro realizzazione non è a costo zero, come affermato da qualcuno, ma ci vorranno migliaia di euro e questo dovrà naturalmente essere ben valutato dall’amministrazione comunale, che dovrà reperire i fondi, e non dal consiglio comunale. Proposte come quella dell’abbattimento delle barriere architettoniche, del rafforzamento dei servizi sociali, dello studio ambientale del territorio per prevenire malattie tumorali, l’assegnazione di locali ai giovani per la creazione di un centro di incontro e la creazione di un’aula multimediale per gli universitari, sono proposte che sarebbero potute essere sottoscritte da diecimila raffadalesi e non solo da trecento. Ma per fare tutto ciò non basta una, 300 o 10.000 firme, ma ci vogliono i soldi, e trovare quelli, è molto più difficile che raccogliere demagogicamente delle firme in piazza. Io comunque - ha concluso La Porta – mi auguro che l’amministrazione possa reperire i fondi per queste e per mille altre iniziative».
--- Dove non sono bastati due lettere private, due manifesti murali e una serie di sollecitazioni è bastato un comunicato stampa.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Raffadali, persona umanamente degnissima e buon amico, dimentica di dire una cosa: che in questi quattro mesi non solo si è fatto beffa di 300 e oltre persone che vogliono una Raffadali con il baricentro dell'interesse pubblico spostato verso i cittadini e non verso quella "sporca politica" che spesso lui stesso denuncia, ma si è letteralmente pulito il sedere con lo Statuto Comunale che l'obbligava a rispettare delle regole e con esse il ruolo che ricopre e i cittadini che l'hanno sollecitato.
Ricoprire delle cariche comporta delle responsabilità. Demagogia è pretendere di dare lezioni senza avere nemmeno imparato i compiti che si è scelto di ricoprire.
La cosa più importante è che Ad Est ottiene un altra vittoria e una data certa. Dopo la pausa estiva si parlerà delle nostre mozioni e di come migliorare il paese che è brutto ed allo sbando politicamente e moralmente. Con l'illusione che il tempo aiuti tutti a farsi carico delle proprie responsabilità. Con la speranza di non dover rinfrescare la memoria al Presidente con un altro comunicato stampa...dovrebbero bastare LE REGOLE per garantire i diritti di tutti i cittadini.
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