mercoledì 7 ottobre 2009

Sentenza Cap Anamur..ASSOLTI..

Quasi un lustro. Quattro lunghi anni con sul capo un’accusa assurda. Quasi una beffa per chi, nella sua storia, ha salvato, in trenta anni, oltre undicimila vita umane. Ma Stefan Schmidt ed Elias Bierdel hanno dovuto attendere le ore 13 del 7 ottobre 2009 per essere giudicati innocenti da un tribunale italiano. Cap Anamur.A tanti questo nome non dice nulla, ma è stato sinonimo di salvezza per molti. Associazione umanitaria impegnata da tre decenni lungo i mari di tutto il mondo in supporto ai naufraghi. Una delle loro navi, cinque anni fa, trasse in salvo 37 immigrati che si trovavano nel Canale di Sicilia portandoli, dopo 21 giorni di trattative, sulle coste agrigentine senza l'assenso delle autorità nazionali. Un paese civile avrebbe accolto questi uomini come eroi, il nostro invece li mise sotto processo con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Oggi la prima corte penale di Agrigento, presieduta da Antonina Sabatino, ha ristabilito un minimo di giustizia assolvendo Stefan Schmidt ed Elias Bierdel, rispettivamente capitano della nave e il presidente pro tempore dell'associazione, perché il fatto non sussiste. Una assoluzione accolta con soddisfazione dalle associazioni umanitarie che fin da subito avevano contestato l'arresto prima e le accuse a carico della "Cap Anamur" poi. Reazioni diverse tra Schmidt e Bierdel.Il primo ha espresso la sua gioia per la conclusione di questo processo, che rappresenta a suo parere anche un punto fermo importante per tutte le associazioni umanitarie. Il secondo invece ha dichiarato che "non c'è nulla da festeggiare dato che noi siamo sempre stati innocenti e siamo stati costretti a questo processo". Di fatto oggi è un buon giorno per la nostra democrazia.

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