sabato 12 dicembre 2009

Acqua pubblica..Lettera aperta

Lettera aperta al Sindaco di Raffadali e
Ai consiglieri comunali del PD

Egregio Signor Sindaco, Signori consiglieri, Permettetemi di rivolgermi a Voi in modo non riservato perché intendo sottoporvi una questione che ha rilevanza pubblica e, pertanto, mi pare opportuno che i cittadini vengano messi a conoscenza di quanto sto per sottoporvi. Lei, signor Sindaco, in un colloquio informale durante il quale si parlava della privatizzazione dell´acqua, prima della consegna degli impianti alla società privata aggiudicataria di una gara mai svoltasi, visto che essa era l´ unica concorrente, così come è avvenuto in tutta la Sicilia- Accordi spartitori
fra mafiosi?- ha sostenuto che non era d´accordo con Panepinto, il quale sosteneva la gestione "in house", cioè gestione pubblico-privata, con prevalenza del pubblico. Lei sosteneva, invece, che la gestione deve essere interamente pubblica. Un pò stupito di questa sua posizione, visto che la privatizzazione l'aveva realizzata suo fratello, dissi che ero perfettamente d´ accordo con Lei. Lei è andato oltre ed ha proposto una raccolta di firme a favore della ripubblicizzazione. Poi è andata come si sa. Lei è stato uno dei primi a consegnare gli impianti a Girgenti Acque, adducendo la scusa che "non si voleva fare arrestare". A parte il fatto che farsi arrestare per una causa nobile potrebbe essere motivo di orgoglio, la storia ha dimostrato che nessuno dei sindaci che ha resistito all´atto d´imperio dei commissari nominati dall´ allora presidente della regione è stato arrestato. Non solo. La loro resistenza, unita a quella di tanti cittadini, ha portato la regione a prorogare la consegna degli impianti ai privati in un primo tempo al 31 dicembre 2009, ed in seguito ad altre resistenze, al 31 marzo 2010. Nel frattempo, come saprà, è stata presentata alla regione un disegno di legge che ripubblicizza il servizio idrico integrato.Come Lei saprà, i capi gruppo di tutti i partiti si sono detti, a parole, a favore di questa legge. Nel frattempo si stanno organizzando in tutta la Sicilia forum provinciali per contrastare il disegno criminale di sottrarre l´acqua all´uso pubblico per farne oggetto di merce e fonte di profitti. Le risulterà che anche esponenti
del cattolicesimo più cristiano, come padre Alex Zanotelli, nonché lo stesso Papa, hanno ribadito la indisponibilità dell´acqua a fini di profitto. Spero che Lei voglia condividere queste autorevoli voci. Con questa convinzione invio a Lei, e con altre motivazioni ai consiglieri comunali del PD, uno schema di delibera .che non solo sancisce il carattere pubblico e inalienabile dell´acqua, ma fissa anche dei criteri miranti al risparmio e ad un uso sociale del prezioso liquido. Ai signori consiglieri comunali del PD voglio esprimere la sorpresa e la meraviglia per avere visto affisso nelle strade della città un manifesto, addirittura provinciale, con il quale si rivendica il carattere pubblico dell´acqua e si accusa il governo Berlusconi di averle ceduta ai privati. La meraviglia nasce da un canto dal fatto che da sempre la dirigenza nazionale del PD-anche quando si chiamava DS- si è vantata di avere fatto in Italia più privatizzazioni di quante ne avesse fatto il governo Blair in Inghilterra, dall´altro dalla pubblicazione su Internet e nei giornali di una lettera accorata e sdegnata di Padre Alex Zanotelli, dell´agosto 2008, all´allora segretario del PD Veltroni, nella quale il missionario comboniano rimproverava al PD il fatto che esso aveva votato col centro destra per la
privatizzazione dell´acqua, salvo il fatto che esso si era opposto alla possibilità che l´affidamento fosse fatto a trattativa diretta quando il gestore fosse una società a prevalente capitale pubblico, per cui alla fine sembrò che il PD votò contro. Ma io sono memore anche di una mozione del 2001, primo firmatario l´appena ex presidente della regione Capodicasa, che sollecitava il governo regionale ad accelerare i tempi della privatizzazione. Naturalmente sappiamo il perché. l´Enna acque di Crisafulli docet.Con questo retroterra di atti politici messi in campo credo conveniate che la meraviglia per quel manifesto non è infondata.Tuttavia, poiché le vie del Signore sono infinite e una illuminazione sulla via di Damasco è sempre possibile voglio credere, anche se con difficoltà, che quel manifesto sia autentico e non espressione di una campagna propagandistica contro Berlusconi, come pare abbia detto un consigliere comunale del vostro gruppo. Ragion per cui invio anche a voi, tramite il capogruppo, lo schema di delibera di cui sopra con la speranza che tra il dire e il fare non ci sia il mare. Preannuncio, anzi, la volontà di una collaborazione disinteressata se voi
fate per oggi e per domani del tema della ripubblicizzazione dell´acqua un punto non negoziabile del vostro attuale e futuro programma amministrativo.

Cordialmente

Vincenzo Lombardo- Federazione della sinistra provincia di Agrigento .

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