di Nadia Vella
Con il termine INFRASTRUTTURE vengono genericamente indicate le strutture di base necessarie per la utilizzazione del territorio. Utilizzazione che può essere di tipo agricolo, urbano, industriale, turistico. In teoria nella progettazione di un infrastruttura si dovrebbero tenere conto d’alcuni fattori che le norme designano come “elementi fondamentali” al fine di creare una strada che risponda al meglio ai requisiti richiesti. Si dice che si dovrebbe tener conto del: tipo di movimento servito (di transito, distribuzione, penetrazione, d’accesso); entità dello spostamento (distanza media percorsa dai veicoli); funzione assunta nel contesto territoriale attraversato; componenti di traffico e relative categorie (veicoli leggeri, pesanti, motoveicoli, pedoni, ecc..). Non che voglia solo criticare ma ad oggi (viste le condizioni) la nostra “infrastruttura” dei requisiti fondamentali sopraindicati ne ha fatto volentieri a meno, e non è ancora finita! Sempre stando a ciò che riportano LE NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA COSTRUZIONE DELLE STRADE (D.M.5/11/2001) la nostra strada presa in esame dovrebbe appartenere alla categoria D -STRADA URBANA DI SCORRIMENTO vista la sua funzione di collegamento di parti urbane esterne e visto soprattutto il gran compito che doveva svolgere ossia lo sgombero del traffico dal centro cittadino.Cosa che ancor oggi è presente invece. Vista il cattivo stato in cui è ridotta la nostra amata e tanto attesa variante! Secondo il codice della strada la categoria D dovrebbe avere una pendenza max del 6-8% per permettere il regolare flusso degli autoveicoli e dei mezzi pesanti, ma a malincuore noto dai cartelli stradali presenti lungo la strada che abbiamo una pendenza del10% considerata inopportuna per tratti interessati da traffico misto e industriale soprattutto.! Nel DM si legge che è molto importante stabilire a priori e con molta attendibilità quale tipo di traffico dovrà utilizzare la strada in progetto, in quanto se si tratta di traffico turistico la pendenza si possono spingere fino a valori elevati (6-8%); se si tratta di traffico industriale si devono mantenere basse (3%) ed infine se di traffico misto si possono avere valori medi (4-6%). Altro tasto dolente è la curva sotto la strada che collega la zona Canale, ha un raggio enorme credo anch’esso sovradimensionato. Tanto che nel percorrerla si parte da una corsia per ritrovarsi come per magia in un'altra, grazie anche alla notevole inclinazione verso l’interno, ancora una volta le norme ”recitano” (e nessuno si è degnato a dare il giusto peso a queste parole!) che nella progettazione delle curve a raggio notevole si deve attenzionare la pendenza per evitare forti inclinazioni verso l’interno che potrebbero indurre i veicoli che la percorrono a due movimenti molto pericolosi lo slittamento e lo sbandamento causato dalla forze che agiscono in curva assenti nel rettifilo di cui si deve tenere conto! Non credo serva aggiungere altro per capire che forse la nostra variante è leggermente VARIABILE. Va un po’ fuori regola. Un pò come tutto il nostro bel paese del resto. Pensare che rileggendo le parole pronunciate per l’inaugurazione avevo pensato che potesse davvero un’opera importante per Raffadali, che davvero qualcosa si stava movendo per il verso giusto. Evidentemente era solo una fantastica illusione.
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