sabato 5 giugno 2010

Una Finanziaria non garantisce il presente, rende precario l’immediato futuro e toglie speranze alla prossime generazioni.

di Gaetano Alessi x Articolo21 - Ad Est

Che la manovra finanziaria che il governo Berlusconi si appresta a varare non susciti “simpatia” in gran parte dell’opinione pubblica è cosa risaputa. Magistrati, poliziotti, pubblico impiego e in maniera trasversale, il mondo della scuola e dei precari saranno chiamati a tappare i buchi di una pluriennale gestione economica “fantasiosa” del ministro Tremonti. Berlusconi e il Ministro del Tesoro, in un siparietto alla Totò e Peppino, si rimpallano le decisioni dei tagli che ufficialmente non sono colpa di nessuno, ma materialmente saranno pagati dei lavoratori.

Le decurtazioni ai “costi della politica”, tanto sbandierate nei tg di regime, saranno a carico solo del neo ministro Galan e di pochi altri cui basterà gonfiare una nota spese per integrare la canonica, e altissima, indennità di carica.

Mentre Sindaci e presidenti di Regione vengono abbandonati a loro destino, costretti ad aumentare le tasse locali o a tagliare i servizi. La soppressione delle Province continua a restare uno slogan e si staglia, per far cassa, l’ennesimo condono che, come sempre, andrà a rimpinguare oltre le casse dello Stato quelle delle Mafie che dopo il rientro dei capitali "sporchi" , grazie allo "scudo fiscale " dello scorso anno, incassano e ringraziano.

Tagli agli Enti (quasi tutti non controllati dal Governo), tagli alla cultura (accusata dal Governo di non esserle “amica”), tagli alla scuola (il cui “mondo” non è vicino all’idee del Premier), tagli ai Magistrati (non “amici” perché fanno semplicemente il loro mestiere) e la contemporanea “Legge Bavaglio” contro l’informazione danno l’impressione di una “spedizione punitiva” dell’esecutivo più di una manovra economica.

Tra le tante prese di posizione contro il provvedimento finanziario del centro destra durissima quella del Leader di Sinistra e Libertà Nichi Vendola che taccia la manovra come “macelleria sociale”. Mentre dal mondo della scuola arriva l’analisi più impietosa. "Ancora una volta assistiamo all'ennesimo episodio dell'ormai monotona opera teatrale messa in atto dal governo Berlusconi" dichiara il portavoce nazionale di LINK – coordinamento universitario Claudio Riccio. “Sugli atenei è in arrivo una nuova stangata: dalla manovra sono sparite, infatti, le modifiche che le prime bozze fatte circolare del governo promettevano di apportare alla famigerata legge 133. Nel prossimo anno accademico, quindi, arriveranno puntuali i nuovi tagli al fondo per il finanziamento ordinario dell'università: 316 milioni di euro per l'anno 2011, 417 milioni di euro per l'anno 2012 e 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013. In queste condizioni è inevitabile che molte facoltà siano chiuse e che vengano fortemente aumentate le tasse pagate dagli studenti e dalle loro famiglie - aggiunge Riccio - Questa manovra fa a pezzi ogni speranza di un futuro per la nostra generazione e per il paese. Mai come ora investire sul futuro sarebbe necessario. Eppure, come sempre, studenti, ricercatori e precari sono carne da macello".

Una finanziaria che in definitiva, a sentire chi verrà chiamata a subirla, non garantisce il presente, rende precario l’immediato futuro e toglie speranze alla prossime generazioni. Ma la politica di suo investirà i 2000 mila euro messi da Galan e questo, al di fuori di ogni sarcasmo, è uno sfregio a chi non riesce a mangiare decentemente ogni giorno.



http://gaetanoalessi.blogspot.com/

1 commento:

Giuseppe Maragliano ha detto...

è la verità tragica di quello che è o potrebbe essere...