sabato 31 luglio 2010

Lettere al direttore...(pubblichiamo con un senso di vergogna)..

Unitamente alla mia famiglia abbiamo deciso di trascorrere la vacanza a Raffadali (AG) – Sicilia. Nell’occasione ci siamo portati anche il nostro amato cane “meticcio” – Vera, tenuto conto che il posto da noi scelto era in piena campagna, ma nello stesso tempo molto vicino all’abitato ed a pochi chilometri da mare.
NON L’AVESSI MAI FATTO……
Siamo partiti in cinque ritorneremo in quattro. Il mio cane è stato ucciso… Maledetti bastardi..
Al mio arrivo, il posto si presentava come me l’aspettavo immerso nella natura con la tranquillità della campagna che primeggiava. Purtroppo tale tranquillità, spesso, anzi tutte le mattine e poco prima della sera, veniva interrotta da alcuni colpi d’arma da fuoco, indirizzati chiaramente ai conigli che popolano la campagna circostante. Col passare dei giorni mi sono reso conto, che a morire non erano solamente i conigli ma anche animali domestici. Personalmente ho dovuto rimuovere un gatto lasciato poco prima impallinato.
Ho cominciato a temere per la mia famiglia, anche perché i colpi sembravano sopraggiungere sempre più vicino alla casa.
I miei timori hanno avuto ragione di essere…
L’altra mattina, mi sono svegliato presto (7:35) ed insieme a Vera, siamo usciti per goderci i primi raggi del sole. Poco dopo sono rientrato per preparare il caffè…. BANG…. BANG…(7:45) Ho pensato… accidenti a loro…Chiamo immediatamente il mio cane… Vera …. Vera…Per la prima volta dopo 4 anni non arriva. Scoprire cosa è successo non è stato difficile.
Mi sento malissimo, stordito e stupido. Come ho fatto a non prevederlo??? Eppure mi era informato, la caccia è chiusa/sospesa il luogo è abitato la ss 118 è vicinissima, come possibile che accada ciò???
Col passare delle ore la rabbia in me aumentava sempre di più… ho deciso di denunciare il tutto alle autorità locali, ma prima di ciò ho preferito parlare col vicinato. La risposta era sempre la stessa. I colpi? Si mi danno fastidio… ma tanto non cambia nulla….Non hanno mai fatto nulla…(sembra che il fatto sia stato più volte denunciato).
Le mie origini sono Siciliane, ma non mi dispiacerà più essere apostrofato Piemontese.
Il luogo e soprattutto il modo di pensare della gente del posto dimostra lo scarso senso civico e la sempre più crescente distanza con alcune realtà soprattutto del nord Italia. L’amore per gli animali è una sensibilità sconosciuta. CHE TRISTEZZA.
P.S. Vi scrivo, poiché sono convinto che il miglior modo per denunciare tali fatti, sia tramite la pubblicazione della presente, mediante gli organi di stampa. Questo mio sfogo, spero possa “spronare” le autorità e le persone locali a fare di più e a non lasciarsi andare.

MOSCATO Salvatore



*lettera apparsa sul sito on line agrigentoweb e verrà riproposta su Ad Est di settembre..
quando parliamo di "tessuto sociale sfilacciato" ora spero che chi amministra capisca...

1 commento:

Andreana ha detto...

Salvatore, mi spiace molto per Vera, certo non doveva finire cosi la sua vacanza e la sua vita. E per questo mi unisco alla tua solitudine e anche alla tua rabbia.
In questo caso però non credo c'entri molto la Sicilia e tanto meno i siciliani. Credo invece c'entri la perdita del rispetto per la vita, che sempre più va diffondendosi.
Vita di Uomini e vita di Animali e vita della Terra.
A te è capitato ad Agrigento, a me a Brescia.
Tutto il mondo è paese, quindi non facciamo distinzioni di "origine", è sugli "uomini" che dobbiamo lavorare sulla loro perdita di "umanità"

Andreana