domenica 29 agosto 2010

LA VOGLIA MATTA

Di Paolo Vizzì

Da qualche tempo ho trascurato la mia passione per carta e penna e favore di altre e ben più importanti attività, ma la voglia di esprimere opinioni e di confrontarmi-ci con la realtà di Raffadali ogni tanto sovrasta i mille impegni di ogni giorno.
RIASSUMIAMO: in parlamento è il tutti contro tutti, all'ARS si sta consumando una commedia che nulla ha da invidiare alle vicende della signora Frola e di suo genero Ponza. Alla provincia si è creato dal nulla un gruppo consiliare che è diventato il più numeroso dell'assemblea e del quale nessuno conosce bene la collocazione. Raffadali, come al solito brilla per originalità. Visto che a tutti i livelli c'è tanto movimento noi, per non rubare la scena a fatti certamente più importanti, stiamo fermi (freeze) e zitti (dumb, silent, blank). Ma sotto il silenzio c'è un frastuono assordante. Data per certa la non ricandidatura di Silvio alla carica di sindaco(cosa per la quale non metterei la mano sul fuoco) sono in atto le grandi manovre per la successione. Non si intenda per successione la continuazione di un disegno politico o il completamento di un quadro programmatico, il concetto è prettamente geometrico e riguarda la sostituzione di un inquilino di via Nazionale con un altro. Il gioco è chiaramente comune a tutti i soggetti politici e coinvolge ogni cittadino che segue le vicende della nostra cittadina. I distinguo a questo punto sono obbligatori. Che si dibatta e si cerchino le migliori condizioni per arrivare preparati alle prossime elezioni è normale ed oserei dire salutare, il problema che si pone è quali siano i presupposti per il raggiungimento degli accordi politici necessari a chiudere alleanze e trovare equilibri. La politica è fatta dagli uomini e le loro qualità morali ed intellettive sono basilari, ma non basta! E' necessario il giusto contesto, la giusta cornice, insomma deve crearsi quell'insieme di condizioni che possano far decollare un progetto che abbia ragione di esistere. Finora non si è parlato molto di uomini ,(è presto?) ma, cosa assai più grave, non si è nemmeno parlato dei problemi che bisogna ragionevolmente affrontare e risolvere. La domanda è quindi la stessa che ho fatto a tanti amici ed avversari con i quali ho avuto modo di chiacchierare in queste ultime settimane: quanto conterà nella prossima tornata elettorale l'obiettivo vero che si porranno i candidati? Ormai la distanza tra cittadini e politica è siderale, gli uomini e le donne non appassionati di amministrazione della cosa pubblica crescono sempre più di numero ed uno dei problemi sarà il modo con il quale comunicare le proprie intenzioni a questa gente. Eccoci di nuovo al punto di partenza, che fare? Ad ogni tornata elettorale si producono programmi rutilanti dei quali non importa niente a nessuno, partendo da chi li scrive per arrivare a chi li dovrebbe valutare e votare. E' un giuoco delle parti, tanto per citare ancora Pirandello (del quale non avremo letto mai abbastanza) che è sempre servito a riempiere pagine, ma che non è mai stato oggetto di dibattito e di confronto ne tra alleati e nemmeno tra avversari. Sfido chiunque a ricordare una campagna elettorale nella quale i candidati si seggono e si confrontano sulle proposte o peggio a trovare un cittadino che abbia formato la sua opinione leggendo una piattaforma di intenti. Un quadro cupo e senza apparente via d'uscita poichè tutti i movimenti attuali, sotterranei o palesi prescindono dalle idee e sono frutto di mero calcolo aritmetico anche legato allo sbarramento della nuova legge elettorale. Quindi che fare? Ritengo che bisogna muoversi su più piani differenti, ma affatto distinti. Il primo è il sogno perchè soltanto un progetto ambizioso, molto ambizioso (e rischioso) può salvare Raffadali dalla morte economica e sociale che seguirà all'attuale coma delle coscienze. Tutti sappiamo su cosa si basa la nostra economia e ci rendiamo perfettamente conto di essere assolutamente distanti dalle dinamiche produttive che creano sviluppo e che si autodeterminano. Allora la grande scommessa diventa quella di trovare l'IDEA che consenta di collocare Raffadali nell'universo, facendola uscire dal grigio anonimato che contraddistingue il grezzo, confuso, disordinato paesone che abitiamo. Se le idee sono quelle di erigerci a paese del gusto solo perchè possediamo qualche ettaro di terreno coltivato a mandorla (Californiana) o qualche pistacchieto che vive del riflesso della produzione di Bronte (CT) allora siamo completamente fuori strada. Molti non sanno che i mandorleti ed i pistacchieti sono per la maggior parte in territorio di Agrigento, S. Angelo, Joppolo e Santa Elisabetta e che la famosa foto del pistacchio raffadlese in realtà ritrae del prodotto di una varietà che dalle nostre parti non esiste nemmeno(sarà Turco o Iraniano). .......tanto per dire......... . La condizione che viviamo ci impone di volare molto più in alto di queste iniziative che, seppur lodevoli, sono di corto respiro. Allora i grandi obiettivi che ci siamo posti finora tornano ad acquistare la loro dimensione reale e cioè quella di strumenti di sviluppo non di idee portanti. Approvare il PRG non deve più essere il grande obiettivo fine a se stesso, ma deve essere semplicemente uno dei mezzi attraverso i quali raggiungere l'obiettivo finale. Pari dignità hanno le circonvallazioni, i piani commerciali, le unioni ed associazioni varie, sono tutti attrezzi di sviluppo che senza una fortissima idea portante non conducono da nessuna parte. La sfida vera diventa allora quella di sviluppare l'idea e questa è quella che io adesso lancio e sulla quale invito tutti a confrontarsi. Per idea intendo un complesso fatto di tante realtà che concorrono insieme a dare finalmente a Raffadali una ragione di esistere e di essere ricordato come il paese di .......... nel quale andare per vedere o fare o comprare qualcosa. Cosa potrebbe attrarre turisti, acquirenti, imprenditori...soldi.. a Raffadali? Io ho qualche idea. . Noi abbiamo qualche idea . . Parliamone.

P.S. Ringrazio a nome di AD EST tutti gli operatori che gestiscono bar, pub, ristoranti ,pizzerie ed altro per aver animato l'estate Raffadalese e limitato le rischiosissime escursioni notturne in cerca di un posto dove bere una birra e stare un poco in compagnia.
Per l'autunno ci sta pensando l'amministrazione.....quasi... .

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