di Mirella Mascellino (pubblicato sul numero 47 di Ad Est)
Liberami dal male (pp120, euro 10,00), di Mario
Gelardi, per i tipi di Ad Est dell'equatore, casa editrice di frontiera, è la storia vera di Marco Marchese, abusato a 12 anni nel seminario di Agrigento. Una storia scritta con onestà, come la definisce Saviano nella prefazione, raccontata in prima persona e in estrema fedeltà, da Gelardi, regista e drammaturgo che, con sensibilità e compostezza, ha dato voce al dolore sordo di Marco, che trova sollievo nella parola scritta dei suoi diari. Un dolore restituito al mondo in maniera serena, per liberarcene insieme, nella lettura, portando la speranza a chi ancora è attanagliato da questo male nell'anima e nel corpo. Raccontarlo è importante per chi lo ha vissuto e per chi deve conoscere cosa è successo e può ancora succedere ad altri innocenti che la società ha il dovere di proteggere. La bravura di Gelardi la si conosce già dal suo teatro, dalle sue messe in scena, così il suo impegno sul fronte della legalità. Questo libro ha lo scopo che si legge nelle parole di Saviano, nella prefazione: “... la storia di come dolore, disperazione e solitudine possono essere i luoghi in cui ritrovare le più preziose energie per credere che la propria ingiustizia, se raccontata, può creare giustizia....”. Ciò che lascia senza parole è il modo in cui la chiesa abbia affrontato il caso, la beffa a danno del ragazzo, a cui la curia di Agrigento chiedeva un risarcimento per averne danneggiato l'immagine. Roba da fare accapponare la pelle! Probabilmente perchè attraverso la televisione, Mi Manda Raitre, del 15 dicembre 2006, tutti hanno potuto vedere Marco e sentire la sua storia, la Curia, per decenza, ha poi ritirato la richiesta di risarcimento e la vicenda si è chiusa. Quella della pedofilia nel clero italiano è una pagina di storia ignobile, ancora non del tutto conosciuta, che fa male all'uomo e alla Chiesa stessa. Dalla storia di Marchese, fa ancora più male apprendere che, dopo la denuncia del ragazzo al Vescovo e al Rettore del seminario, questi anzichè provvedere, agendo per evitare che succedesse ad altri l'abominio che è toccato a Marco, hanno scelto la via del silenzio, nascondendo la verità. Tuttavia l'urlo di Marco ha spezzato il silenzio dei prelati. Il ragazzo nonostante sia passato per l'inferno della sua vita, ha resistito al dolore che lo ha attraversato e segnato, nel corpo e nell'anima. La sua volontà ha superato la tentazione di farla finita, ha reagito all'oltraggio dell'ipocrisia della santa chiesa che ha provato in tutti i modi a seppellire la verità e danneggiare il ragazzo e la sua famiglia, per proteggere l'orco che dentro i corridoi bui del seminario ha offeso e oltraggiato i fanciulli, vittime indifese di un pastore-lupo che ha ingoiato gli agnellini e la loro innocenza. Marco ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto, di esporsi e di denunciare. Marchese oggi ha 28 anni, è uno psicologo. Ha fondato una associazione per la mobilitazione sociale onlus, per aiutare altri giovani ad uscire dal silenzio, creando la emailamica@mobilitazionesociale.it, alla quale molti si rivolgono per raccontare il loro dolore. Mario Gelardi, fra i più interessanti autori di teatro del momento, è al suo primo romanzo. In tournè per l'Europa con l'adattamento teatrale di Gomorra, ha messo in scena un racconto inedito di Saviano sul calcio, Santos, che ha debuttato in prima nazionale al Teatro Festival di Palermo, ha ricevuto vari riconoscimenti prestigiosi per i suoi lavori, tra questi anche il Premio Flaiano per Malamadre. È direttore artistico della rassegna Teatri della Legalità ed è un autentico portatore di speranza, in questa Italia, tanto bisognosa di speranze e di liberazione.
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