mercoledì 8 dicembre 2010

Gaetano Alessi ed AdEst vincono il premio di giornalismo "Giovani" dedicato a Giuseppe Fava"

di Gaetano Alessi
Scrivi…e scrivi…e scrivi…e basta!!! Pur di farvi smettere scrivo! Oddio potrei anche non farlo. Ma chi li sente quelli che dicono che non sorrido mai. Forse perché mi sono così abituato alle mazzate che le buone notizie sembrano celesti utopie. Forse perché ricollego le chiamate con il numero “privato” a intimidazioni, annunci di querele e marescialli “sui generis” che la telefonata giunta da Palazzolo Acreide (Sr) mi sembra ancora irreale. “Salve parlo con Gaetano Alessi?”, “si” rispondo, “sono Armando del Coordinamento Fava” e lì a pensare “che minchia ho scritto su Fava ultimamente?” e la voce dall’altro capo del ricevitore che dice “ha vinto il premio di giornalismo "Giovani" dedicato a Pippo Fava”.
Vuoto. Totale. Difficoltà strutturale ad articolare frasi di senso compiuto, poi la voce dall’altro capo, credo col serio dubbio di avere sbagliato numero, ripete: “Pronto…dicevo: ha vinto il premio di giornalismo "Giovani" dedicato a Pippo Fava”. Io giornalista per “amore” senza tesserini di un giornale (AdEst) senza “giornalisti” che vince un premio nazionale di giornalismo, strano (e bello) questo paese. Non so a cosa ho pensato in quel momento, ma so a chi ho pensato: a tutti i ragazzi e le ragazze che con AdEst, negli ultimi otto anni, sono cresciuti. Un premio per la nostra piccola testata di frontiera sempre alle prese con mille problemi, tranne uno: la libera circolazione di idee.
Grazie a questo siamo sopravvissuti alla più potente famiglia politico/mafiosa dell’isola, allo smantellamento sociale, alla polverizzazione delle idee e del vivere comune, ad una “nebulosa” ricerca della solitudine dove ognuno fa per sé e dove tutto passa, ma niente si coagula. Il “NOI” come unica certezza, perché senza creare gruppo, corrente, banda di amici difficilmente nasce qualcosa di strutturato.
Questa è la vittoria di tutti. Senza eccezioni. Di Giusy Mangione, Carolina Migliorino, Erica Vizzì, Silvia Scifo, Nadia Vella, Rosy Terrazzino, Ivana Ragusa, Francesca Cacciatore e Vincenzo Cicero, che come ultimi arrivati rappresentano al meglio tutto lo staff di un biennio eccezionale. È la vittoria dei nostri lettori, di Gianluca Floridia, Francesca Mastracci e Mirella Mascellino, della Rete “No Name” e dello Zuccherificio di Ravenna che in ogni modo ci hanno dimostrato la loro amicizia ed il loro affetto diventando nostri “compagni di viaggio”. Di Giorgio Santelli e Stefano Corradino che ci sono sempre vicini con Articolo21 e Gaetano Savatteri che ci ha onorato delle sue parole. È la vittoria di Roberto Morrione e Pino Maniaci che (inspiegabilmente) tanto ci stimano. Di Paolo Vizzì, Aldo Virone, Alfonso Casà, Alessandro Nocera (hai ragione quando dici che dovremmo scendere dalle “barricate”, ma non è ancora tempo), Giancarlo Farruggia, Peppe Butticè, Gigi Pirrera, Salvo Scifo, Osvaldo Vizzì, Luigi Plano, Totò Frenda, Luca D'Anna, Maria Grazia Arcuri, Florinda Maragliano, Giusy Lombardo, Vanessa Castronovo e di tutti i volti amici, tanti, che ci hanno accompagnato in questi due lustri. Persone con una capacità straordinaria: mettersi in prima fila quando c’è da spartirsi gli oneri e le botte ed in ultima quando arrivano i pochi, come in questo caso, onori. E’ la vittoria di Francesco Romano e Peppe Pane che hanno scelto altre strade. Del percorso fatto con loro non rimpiangiamo nemmeno un centimetro, rimpiangiamo solo quello che non potremo fare in futuro. È la vittoria delle nostre famiglie, battiti del cuore e respiri che superano il tempo e lo spazio. È la vittoria di quella “stella solitaria” bordata di rosso che rappresenta la storia della nostra vita. Ed è la vittoria di tutti coloro che in otto anni non hanno mai mollato, hanno resistito, ci hanno aiutato da tutto il mondo e che hanno costruito un posto più decente, più degno per chi verrà dopo.
“La bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere”. Noi abbiamo scelto di stare insieme.
Raffadali quindi ritorna alla ribalta nazionale grazie ai ragazzacci di AdEst (credo che chi ci governa avrà un travaso di bile) e credo che Vittoria Giunti da qualche parte del cielo sorrida con noi.
Il 4 e 5 gennaio saremo a Palazzolo Acreide (Sr) e Catania per la premiazione, vi aspettiamo tutti.
Come vedete ho scritto, poco e male. Ma non è facile parlare di sé, è molto più facile raccontare gli altri. Ho però una fortuna: la mia vita è una “narrazione collettiva” e un abbraccio, un sorriso o una lacrima mi accompagnano ovunque ritorni e dovunque vada.
Questa è la mia vera, unica ricchezza.
Questa è la forza di AdEst.

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Tanù,la tua "Vittoria" (Giunti e non...) è finalmente esplosa, nel senso più bello del termine ovviamente,e ti assicuro che ancor prima di leggere quel mio nome (che rappresenta solo qualche marginale tessera in quello splendido mosaico di opinione ed informazione che è Ad Est)avevo già le lacrime agli occhi...
Francesco Romano

Anonimo ha detto...

Auguri ragazzi, un premio per il vostro impegno e per la vostra capacità di fare gruppo.
Luigi Traversa.

Giulia Fresca ha detto...

Auguri sentiti Gaetano...è l'onestà e la libertà intellettuale che ripagano sempre...E' questa la vera bella notizia. Ad Majora.

Pasquale Faseli ha detto...

Complimenti e auguri. Un altro passo avanti per la Sicilia sana e onesta. Però il cammino è ancora lungo e l'orizzonte sempre lontano. Comunque sono contento per te e per tutti quelli che si battono con tanto entusiasmo. L'entusiasmo dei giovani. Io purtroppo ho trapassato un paio di anta. Un eretico.

Anonimo ha detto...

sogno o son desta:una premiazione senza intrallazzi!
Alessandra