L'11 gennaio del 1996, dopo 779 giorni in ostaggio dei corleonesi, nascosto in vari posti insospettabili della Sicilia e dietro casa, veniva ucciso e sciolto nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio di Santino, pentito di mafia. A quindici anni da questo mostruoso fatto la Provincia di Palermo, con i Comuni di Altofonte e San Giuseppe Jato, gli Istituti comprensivi Armaforte, Riccobono e Falcone dei due rispettivi comuni e il consorzio Sviluppo e Legalità, onorano la memoria del bambino che sognava i cavalli, come titola il romanzo-verità di Pino Nazio che racconta la terribile storia della vittima innocente dell'efferatezza mafiosa. La giornata ha inizio alle 10.00, nella scuola frequentata dal piccolo ad Altofonte. Sarà presentato il concorso Una stella brilla nel cielo, rivolto agli alunni degli Istituti Comprensivi, Armaforte, Riccobono e Falcone. Sarà presente la mamma del piccolo Giuseppe, Franca Castellese. Interverranno: la Dirigente scolastica dell'Istituto Armaforte Irene Iannello, i sindaci Enzo Di Girolamo e Giuseppe Siviglia, rispettivamente di Altofonte e San Giuseppe Jato, l'assessore alla legalità della provincia, Pietro Alongi, il Presidente della provincia Giovanni Avanti, lo scrittore Pino Nazio e sua Eminenza Giovanni Di Gristina Arcivescovo di Monreale. A mezzogiorno una delegazione di alunni delle tre scuole, muoverà verso il Giardino della Memoria, la villa bunker, ultimo luogo di prigionia del bambino, per piantare degli alberi in segno di rinascita e riconquista della legalità. Nel pomeriggio, alle ore 17.00, al centro diurno 11 Settembre di San Giuseppe Jato si svolgerà la presentazione del libro Il bambino che sognava i cavalli di Pino Nazio, Sovera edizioni. Sarà presente l'autore. Interverranno: il sindaco di Altofonte, Enzo Di Girolamo, l’Assessore Provinciale alla Legalità Pietro Alongi, il Presidente della Provincia, Giovanni Avanti, il Vicario generale dell’Arcidiocesi di Monreale, Don Antonio Dolce.
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