"E correndo l'incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lui. La tristezza poi mi avvolse come miele, per il tempo scivolato su noi due..."
Rubo l'incipit del vate Guccini per narrarvi l'incontro avvenuto stamane nella Raffadali "azzerata"(in tutti i sensi) tra il Sindaco Silvio Cuffaro e l'ex vice Sindaco Totò Librici sotto l'attento controllo dello stratega Stefano Catuara di cui si ricordano i suoi grandi successi elettorali (aahahhahahhaha) e la casa dietro la Caserma dei Carabinieri.
Cosa si siano detti i due non è dato sapersi, dato che la novella non è giunta ad orecchie terze, ma siccome la crisi di governo è nata dagli scontri tra i due protagonisti del racconto forse qualcosa si muove.
Silvio Cuffaro pare avesse dichiarato che in caso di condanna del fratello si sarebbe dimesso, ma le promesse di Silvio notoriamente valgono quanto il due d'oro con briscola a bastoni.
Totò Librici porta in dono la forza di parte dell'ufficio tecnico, che non vuole perdere il controllo della vice sindacatura, ma forse si è spinto troppo in là e deve essere abbattuto prima c'addiventa troppo "grossu". Grandi amiconi nel centro destra...
Tutto il resto dopo il 22 gennaio si è fermato.
Gli altri protagonisti dell'epopea cuffariana devono riflettere (es. ..."comu fazzu a vinnimi", e soprattutto "cu m'accatta"???) e dato ca di "pilu" non ce n'è abbastanza pi dallu "a tutti", in questo momento in paese ci si accontenta dei cafè di "quinnicimilacafè" La Porta e dei sorrisi di Luigi "robertredford" Argento. Il centro sinistra tace "per rispetto istituzionale" (pi ccù?????)
Intanto però tutta la politica si sviluppa davanti ai bar....tra un cafè, na broscia e un cannolo (ops.......).
Con la speranza che "l'incontro" di stamani tra la "madonna" Silvio e u "signuruzzu" Totò Librici non si traduca in "passione" per tutti i raffadalesi.
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