Il municipio di Raffadali funziona in modo deplorevole per colpa degli amministratori e soprattutto del sindaco, il quale benché risiede abitualmente a Girgenti, accentra in se tutti gli affari, non privandosi di commettere atti di vendetta, di partigianeria e di favoritismo. Degli assessori, che sono a lui legati da un vincolo di parentela, e tutti eccetto i supplenti gli sono devoti e sottomessi.
Prima di essere sindaco egli fu già imputato di appropriazione indebita e di falso in cambiali, ma poi prosciolto per insufficienza d’indizi.
Presentemente si procede contro di lui per vari distinti reati, ed essendo stato rinviato a giudizio sotto l’accusa di peculato, il Prefetto lo ha dovuto dichiarare sospeso dall’esercizio delle sue funzioni a termine di legge, tre assessori ebbero già delle pendenze penali e tre di essi sono ora imputati di falso in atto pubblico.
Dopo l’elezione del consigliere provinciale, non avendo trionfato la candidatura del fratello del sindaco, questi si diede a perseguitare maestri e salariato che si ritenevano del partito contrario. Denunciato dai nemici per peculato, la sua intolleranza non ebbe più limiti, e lo sfrenato desiderio di vendetta lo fece incorrere in altri reati
Invitato a meglio contenersi, promise ma non ottenne, che anzi giunse ad offendere gravemente il provveditore agli studi. Una recente inchiesta ha constatato il completo disordine nei vari uffici municipali, gli affari subiscono notevole ritardo per la lontananza del sindaco, l’archivio è ridotto in un ammasso di carte per modo che si rende impossibile la fatturazione d’importanti documenti.
Il servizio di tesoreria lascia molto a desiderare in tutto il 1901 non si fece neppure una notifica di carte.
Le spese vengono distribuite (?) senza deliberazioni di sorta e si mantiene il sistema………
Dei buoni provvisori in luogo dei prescritti mandati di pagamento, non furono ancora compilati i conti dal 1899 in poi.
I servizi pubblici e segnatamente quelli riguardanti l’igiene, l’annona il cimitero, la viabilità e le scuole, sono molto trascurati e la popolazione è costretta ad usare acque inquinate. Le tasse sono distribuite con criteri di parte, l’abbandono con cui è lasciata la borgata Joppolo, è l’effetto di una vera rappresaglia nella designazione dell’ufficiale sanitario, il consiglio si è lasciato guidare da ragioni di favoritismo, la soppressione del segretario e delle guardie municipali è dovuta a ragioni di vendetta.
Per gli stessi motivi le usurpazioni di suolo pubblico in confronto a quelle accertate durante l’ultima gestione straordinaria invece di diminuire, sono cresciute di molto.
I consiglieri fanno sostenere al comune le spese di carrozza anche quando viaggiano per loro privato interesse.
Allorchè fu dichiarata la sospensione del Sindaco, questi non solo osò protestare in modo violento, ma costrinse la maggioranza a dimettersi.
Giunte le cose a questo punto, poiché i mezzi ordinari non bastano ad imporre il rispetto della legge, ritengo sottoporre all’Agusta firma di Nostra Maestà lo schema di Decreto che scioglie il consiglio comunale di Raffadali.
Vittorio Emanuele III
Per Grazia di Dio e per volontà della Nazione Re d’Italia
Sulla proposta del nostro Ministro Segretario di stato per gli Affari dell’Interno
Visti gli articoli 295 e 295 del testo unico della legge comunale e provinciale
Approvata col R. Decreto 4 Maggio 1898 n 164
Abbiamo Decretato:
Art. 1
Il Consiglio Comunale di Raffadali in provincia di Girgenti è Sciolto
Art. 2
Il Sig. Dott. Ferdinado Perricone è nominato Commissario straordinario per l’amministrazione provvisoria di detto comune, fino all’insediamento del nuovo consiglio comunale ai termini di legge.
Al nostro Ministro Prefetto e incaricato sull’esecuzione del presente decreto.
Dato a Roma addi 3 Luglio 1902
Giolitti
Gazzetta Ufficiale
Anno 1902 Roma Martedì 22 luglio n° 170
Relazione di S.E. il ministro dell’interno a S.E. il Rè in udienza del 3 luglio 1902, sul senato che scioglie il consiglio comunale di Raffadali (Girgenti)
P.s a voi ogni commento...
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