sabato 12 marzo 2011

UN CONSUMO INTELLIGENTE


di Chiara Di Nardo
Siamo un popolo che spreca il cibo e ne spreca davvero tanto! I dati sono impressionanti, l’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) stima, infatti, che ogni famiglia getti via in media 515 euro di spesa all’anno, pari al 9% della spesa totale realizzata e che tali sprechi siano concentrati durante le principali festività. I prodotti gettati nella spazzatura sono principalmente alimenti freschi come formaggi, latte e yogurt, ma anche pane, frutta e verdura con un ingente danno non solo in termini economici e, permettetemelo, anche sociali, ma soprattutto in termini ambientali. Il motivo per cui si spreca è in primo luogo l’eccesso di acquisto generico, in particolar modo in occasione di offerte speciali e per scadenza del prodotto. Con l’avvicinarsi delle feste, poi, il problema diventa ancor più reale e di conseguenza è di fondamentale importanza imparare a consumare in modo intelligente. Come fare, allora, per evitare un così inutile dispendio di denaro e, soprattutto, per proteggere e tutelare l’ambiente? Basta davvero pochissimo! Fare una lista della spesa quando ci si reca al supermercato eviterà, ad esempio, di acquistare prodotti inutili, come anche comprare prodotti commisurati alle esigenze evitando di farsi tentare dalle offerte “famiglia”, spesso vicine alla scadenza. È importante anche controllare la data di scadenza, le confezioni e l’integrità dei prodotti che stiamo per mettere nel carrello, in particolar modo per tutti gli alimenti freschi che hanno la scadenza a breve termine. Una volta a casa, poi, cerchiamo di conservare con cura le confezioni aperte e di disporre in frigorifero i prodotti acquistati più di recente dietro quelli con la data di scadenza più imminente. Proprio per quanto riguarda la data di scadenza, poi, non lasciamoci influenzare o spaventare più dovuto. Se è vero che alcuni prodotti freschi come il latte fresco o le uova, hanno vita breve, per gli altri cibi, la data di scadenza rappresenta più un elemento legislativo che tutela il produttore che un elemento di rischio per la qualità dell’alimento. Nella maggior parte dei casi, infatti, i prodotti prossimi alla scadenza o scaduti da poco mantengono inalterate le loro proprietà organolettiche, a patto che siano correttamente conservati: alcuni prodotti devono essere mantenuti a basse temperature, altri non devono essere esposti all’umidità e altri ancora devono essere conservati sottovuoto.

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