sabato 4 giugno 2011

DIAMO UN CALCIO....AL CALCIO?!


di Michelangelo La Rocca

Ci risiamo, il calcio è di nuovo nell’occhio del ciclone, con una regolarità degna dei migliori orologi svizzeri, il mondo del pallone si ritrova invischiato in vicende che ne intaccano la moralità e colpiscono a morte la sua credibilità. Forse solo il ciclismo e la politica hanno una performance etica peggiore del calcio.

La disonestà è sempre e comunque il cancro dell’anima, ma quando si manifesta in taluni settori, ed il calcio è uno di questi, è ancora di più ed ancora peggio di un cancro! Uccidere la sana passione di milioni di tifosi, dai bambini ai vecchi, è di una incommensurabile viltà, di una perfidia senza eguali e senza scrupoli.

Se uno pensa alla gioia per un goal della propria squadra od allo sconforto per un goal subito dalla propria squadra e poi sapere o scoprire che tutto è truccato, tutto è combinato, è come soffocare la passione in una culla, come uccidere un’emozione, spegnere un sorriso. Che fare? Verrebbe voglia di dare un calcio al….calcio, abbandonare le nostre squadre al loro destino aspettando che i nostri eroi ritornino ad usare la loro testa in modo degno dei loro…piedi!

Ne saremo capaci? Non lo so, il tifo a volte è peggio di una malattia, di una malattia incurabile e so già che, quando si saranno spenti i riflettori sull’ultimo scandalo, tireremo fuori le nostre bandiere e le nostre sciarpe e ritorneremo a tifare per chi e per coloro che non meritano la nostra passione, il nostro trepidare per un dribbling o per un goal, per un rigore parato od un palo colpito.

E ritorneremo a gioire per un sport ( ma è ancora uno sport?) imprevedibile solo perché non sappiamo su quale partita taluni dei nostri presunti eroi hanno scommesso!

Poveri loro, poveri noi!

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