mercoledì 27 luglio 2011

L'alternativa...ma a cosa?


di Alfonso Casà

Dopo un po’ di tempo passato per lo più in quel di Palermo, mi ritrovo a fare un paio di riflessioni sul mio paese. Riflessioni che ho deciso di affidare a queste pagine con la speranza che qualcuno sappia, prima o poi, darmi riposta. Cosa offre Raffadali ai suoi giovani? Una volta avremmo detto che manca l’alternativa. Ma l’alternativa a cosa? Avere un’alternativa presuppone che ci sia già almeno un’opzione, la possibilità di dare qualcosa, ma, a Raffadali, manca anche quella. Andiamo con ordine. Le strutture sportive diminuiscono con il passare del tempo. Una volta avevamo a disposizione il Palazzetto dello Sport, ora non più. Possiamo legittimamente discutere se sia stato giusto o no utilizzarlo per trasferirci alcuni uffici comunali in modo da ottenere una riduzione sull’affitto degli immobili da parte del Comune. Ma sta di fatto che è venuta a mancare ai cittadini di Raffadali un’importante struttura sportiva. Il campo di calcetto del Villaggio della Gioventù è ormai in uno stato di totale abbandono. L’amministrazione comunale cerca già da tempo, invano, di darlo in gestione a qualche privato ma i costi di ristrutturazione sono così alti che hanno scoraggiato tutti i possibili pretendenti. Lo stesso Villaggio della Gioventù, una struttura unica, che tutta la provincia ci invidia e a cui sono legati tanti ricordi della nostra infanzia è adesso solo una sbiadita fotocopia di quello che era e che rappresentava fino a 10 anni fa. Quello che una volta era il nostro simbolo cittadino ed il principale centro di aggregazione della comunità raffadalese (e non solo...), ora è diventato quasi un peso di cui liberarci o, peggio ancora, di cui scordarci. Anche la cosiddetta “Settimana dello studente” (evidente plagio della “Settimana dello scolaro” a cui però non si può neanche lontanamente paragonare) meriterebbe una seria riflessione, ma mi riservo di farla in un altro momento. Ad ogni modo le esigenze dei giovani e dell’intera comunità Raffadalese non sono solo legate alle attività sportive ma anche a quelle ludiche e culturali. Partiamo con il carnevale. Quest’anno abbiamo assistito ad uno spettacolo imbarazzante, organizzato in fretta e furia ed in maniera alquanto superficiale. Un carnevale così non lo sì vedeva da tempo. A cosa si deve questo fallimento? Semplice. Se una delle manifestazioni più attese dai nostri concittadini è stata deturpata in questo modo, la causa principale è da attribuirsi al mancato coinvolgimento dei giovani di Raffadali che di questa manifestazione sono l’anima nonché gli attori principali. Purtroppo la mancanza di considerazione delle idee e dei progetti dei nostri ragazzi è ormai una consuetudine nel nostro paese. Che fine ha fatto la Consulta Giovanile? Quello che doveva essere il principale collegamento tra i giovani raffadalesi e l’amministrazione comunale è stato di fatto soppresso e a poco serve che sia stata donata alla consulta una sede nel Palazzo di Città se nessuno può gestirla. Le associazioni Ad Est e Officina Democratica avevano presentato al consiglio comunale una proposta di delibera di iniziativa popolare a favore dei giovani, sottoscritta da oltre 300 cittadini di Raffadali. In quella petizione sono presenti dei semplici suggerimenti, molti di facile attuazione, come l’istituzione di una rete wireless libera da dove tutti possano collegarsi, che renderebbero un grande servizio a tutti noi. Che fine ha fatto questa petizione? Come mai non è stata ancora discussa in consiglio comunale nonostante siano già passati 2 anni dalla sua presentazione? Sarebbe gradita una risposta da chi di dovere. Tornando alla scarsa considerazione di cui parlavo prima, è con piacere che noto la nascita di tante nuove associazioni giovanili a Raffadali. Giustamente se nessuno a Raffadali tutela i giovani, sono i giovani che provvedono a tutelarsi da soli. A tutti loro va un plauso. Concludo con un ultimo suggerimento. Siamo ormai a ridosso dell’estate. A breve inizieranno i preparativi per l’organizzazione dell’Estate Raffadalese. Onde evitare il ripetersi degli errori fatti in passato e considerando le qualità, la fantasia, l’inventiva e la voglia di fare dei giovani del nostro paese, sarebbe opportuno che tutte le associazioni presenti a Raffadali venissero coinvolte nell’organizzazione di quest’evento in modo da offrire ai cittadini un programma estivo che li soddisfi realmente, il programma estivo che realmente meritano. Un’Estate Raffadalese degna di essere chiamata tale. Spero che chi di dovere legga quest’articolo e ne tragga spunto magari aprendo una seria discussione sul tema. Il problema giovanile a Raffadali esiste ma i giovani non ne sono la causa ma le vittime e credo che sia il tempo di sederci tutti attorno ad un tavolo per trovare una soluzione.

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