giovedì 27 ottobre 2011

C'eravamo tanto amati - Silvio Cuffaro risponde a Totò Librici

Il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, interviene e risponde in merito alla lettera aperta dell'ex assessore comunale Librici nella quale diceva la sua sulla sua fuoriuscita dalla Giunta.


"Reputo necessario e doveroso replicare - ha affermato il primo cittadino - perché destinatario della lettera non è lo scrivente bensì la collettività costituita dai miei concittadini rispetto ai quali ho il dovere di informare sulla 'disinformazione'. A ben vedere, c’è un barlume di verità in quello che ha detto: è un lavoratore instancabile, notte e giorno, senza limiti. E’ un 'politico' di grande, grandissima quantità. Poi, scende la notte, più buia, più oscura. Pensa ancora di vivere in una metropoli dove l’uomo, uggioso e grigio, può nascondersi dietro un dito. Invece, vive in un piccolo paese di provincia, dove l’uomo e le sue azioni sono note a tutti. Il mio ex assessore è diventato, ora, l’uomo nuovo della politica raffadalese, pronto a cimentarsi in una nuova campagna elettorale, pronto a smentire il suo passato di amministratore. Ai cittadini non sfugge che il mio ex assessore, volente o nolente, ha cogestito (mea culpa) per un decennio, la cosa pubblica, ha ricoperto incarichi prestigiosi ed ambiti (assessore con delega ai Lavori pubblici e Tributi), era il mio braccio destro, era il mio vicesindaco. Il 'maldipancia' non gli è venuto per le condotte, a suo dire, 'poco cristalline' dell’Amministrazione comunale. E’ difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità. Se così non fosse, non avrebbe firmato tutte le delibere relative 'alla politica gestionale dei tributi', avrebbe esercitato il potere ispettivo conferitogli dalla legge e, soprattutto, non avrebbe lamentato una interruzione brusca ed inattesa della sua esperienza assessoriale determinata 'non per sua volontà'. Ad onor del vero, il maldipancia gli è venuto quando sono state avviate indagini interne per appurare responsabilità amministrative, contabili, e quant’altro, relative allo smarrimento di centinaia di avvisi di pagamento di canoni idrici, condotte omissive sul recupero dell’evasione, pagamenti effettuati senza contratti ed affidamenti 'spezzettati', aprendo lo scontro con i suoi sodali. A tal proposito, mi preme evidenziare che l’avere affidato all’esterno la riscossione dei tributi, ha riscontrato da parte dei cittadini (contribuenti onesti), grande apprezzamento, in relazione al recupero dell’elusione e dell’evasione che ci ha consentito di ridurre sensibilmente i tributi, di essere il 'Paese' con i tributi più bassi della Provincia. 'Pagare tutti per pagare meno' è il vero obiettivo dell’affidamento esterno della riscossione. Allora, perché questo accanimento nel fornire notizie e dati errati e falsi? Non è, per caso, che si voglia occultare l’essere evasori e quindi parassiti della società? Non è, per caso, che possa turbare 'l'anima', non aver fatto fino in fondo il proprio dovere di cittadino, di impiegato, di amministratore? Sono questi gli elementi di riflessione che bisogna fornire alla collettività. Altro spunto di riflessione: perché, a Raffadali, vi era una così alta percentuale di elusione ed evasione? Chi aveva il compito di riscuotere i tributi ha fatto sempre il proprio dovere? Inoltre, l'appunto del mio ex assessore sulla rivisitazione parziale del Prg è incomprensibile. Non so proprio a cosa faccia riferimento, in quanto tutti gli atti, attualmente in vigore, sono stati proposti ed adottati dai suoi amici ex 'dirigenti'. Tutto il resto è di competenza del Consiglio comunale che deve ancora approvare le direttive di massima. Forse il mio ex assessore scavalcando tutti, ha già rivisitato il Prg? Altra riflessione. Per ultimo, ma non per ultimo, resto sbalordito quando afferma che gli argomenti che ci hanno 'disarmonizzato' non erano scritti nel programma elettorale. Mi preme evidenziare che qualsiasi programma elettorale si pone su principi di trasparenza, correttezza e interessi sociali. Qualsiasi programma elettorale può riportare le opere o i servizi che si vogliono realizzare, ma non come si opererà per realizzarli. Caro ex assessore, il modus operandi di ognuno di noi dipende dal nostro modo di essere. L'esternalizzazione della riscossione dei tributi ed il piano regolatore generale trovano compiuta disciplina in atti fondamentali già approvati dal consiglio comunale. Cari concittadini - ha continuato Cuffaro - la verità è che quando si è aperto lo scontro con i suoi sodali, il mio più stretto collaboratore, l’uomo di cui mi fidavo ciecamente, l’uomo a cui avevo affidato la mia vita, mi ha voltato le spalle e come Bruto mi ha pugnalato. Ho sofferto affettivamente, inutile nasconderlo, ma, come in tutte le circostanze della vita, 'non tutto il male viene per nuocere'. Ho scoperto che lo spessore politico di un amministratore che copre, a suo dire, condotte poco 'cristalline' per mantenere il posto in giunta ai miei occhi e, credo, agli occhi di tutti, è equivalente a zero".

Nessun commento: