lunedì 31 ottobre 2011

IL TAR SICILIA PALERMO RICONOSCE IL DIRITTO DEI MINORI DISABILI ALLA CONTINUITA’ DIDATTICA.

Il T.A.R. Sicilia Palermo, con una recentissima sentenza del 13.10.2011, ha riconosciuto il diritto di un minore disabile alla continuità educativo didattica.
La vicenda ha inizio quando, al temine dell’anno scolastico 2009-2010, la mamma di un ragazzo autistico, con apposita istanza, chiedeva all’Amministrazione scolastica di garantire al minore, anche per l’anno scolastico successivo, la continuità educativo-didattica con la stessa insegnante di sostegno ovvero, solo nel caso di comprovata ed oggettiva indisponibilità di quest’ultima, con altra insegnante anch’essa in possesso di specifiche esperienze e competenze in
materia di autismo (e in particolare con competenze in materia di comunicazione per scambio di simboli, c.d. PECS). Tuttavia, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo rigettava la citata istanza sostenendo che l’esigenza di continuità didattica non potesse essere soddisfatta dovendo l’Amministrazione, in sede di assegnazione degli insegnati di sostegno, tenere conto esclusivamente del c.d. diritto di graduatoria ossia del punteggio vantato da ciascun insegnante.
Avverso tale provvedimento la mamma del ragazzo, rappresentata e difesa dall’Avv. Giuseppe Impiduglia, proponeva ricorso innanzi al T.A.R. Sicilia Palermo. Con il citato ricorso veniva evidenziato che l’individuazione dell’insegnante di sostegno da assegnare al minore non
potesse avvenire esclusivamente sulla base del c.d diritto di graduatoria (ossia sulla base del punteggio vantato da ciascun insegnante) sussistendo in capo all’Amministrazione Scolastica l’obbligo di realizzare un effettivo contemperamento tra la piena realizzazione del diritto allo studio del disabile ed il c.d. “diritto di graduatoria”. Il T.A.R. Sicilia Palermo, accogliendo il ricorso, ha annullato il provvedimento dell’Amministrazione scolastica giacchè
la stessa “nell’ambito delle opportunità didattiche offerte dal c.d. diritto di graduatoria degli aspiranti insegnanti di sostegno” non ha provveduto “a garantire al minore la piena realizzazione del proprio diritto allo studio ed al suo proficuo inserimento nella scuola mediante l’assegnazione di un insegnante di sostegno che assicuri la continuità del metodo didattico finora adottato”.
Giovanna Librici, vicepresidente dell’Associazione Nuove Ali di Agrigento, si auspica che tale importante pronuncia induca l’Amministrazione Scolastica a prendere nella massima considerazione le esigenze educative di ciascun minore non dimenticando che la continuità didattica, utile per tutti gli studenti, è fondamentale per i minori disabili. “Questa è
una vittoria importante – afferma Ivana Calabrese, presidente dell'associazione Aurora onlus – perchè apre la speranza ad altri genitori che subiscono da anni questo grave disagio e che fino ad ora hanno pensato non ci fosse alcun
rimedio”.

Associazione Nuove Ali di Agrigento Associazione Aurora onlus

Caterina Santamaria Ivana Calabrese

1 commento:

spedizioni ha detto...

Finalmente una sentenza giusta.
Un punto di forza e speranza per tutti quei genitori che subiscono da anni questo grave disagio e che fino ad ora hanno pensato non ci fosse alcun rimedio