mercoledì 19 ottobre 2011

L' INCOMPRENSIBILE LOGICA

di Paolo Vizzì

Che il mondo sia pieno di stupidi e che io possa appartenere a questa schiera forse è una amara verità, ma che non riesca ancora a comprendere quale logica muova le azioni del nostro sindaco è una cruda realtà. Siamo ormai giunti alla quarta giunta (in politichese si chiamerebbe Cuffaro quater) e le ragioni politiche che spingono Silvio a “Rilanciare” ripetutamente la sua azione amministrativa ed a “rimpastare”, come se fossimo al panificio, rimangono ancora materia per me oscura. Nei rilanci precedenti, degni di un incallito giocatore di poker, si sono visti più bluff (per restare in tema) che altro. Le ricomposizioni, a parte la sostituzione di uno o due uomini in giunta, si sono limitate ad una conferenza stampa e nulla più. Di ragioni politiche legate, per esempio, all'attuazione del programma non vi è traccia, di motivazioni dovute alla presa di posizione di un partito rispetto a qualche tema di interesse per la comunità manco a parlarne. Quale è allora la ragione di tutti questi movimenti? Risulta chiaro che, vista la mancanza di prese di posizione antecedenti ai movimenti di giunta, chi è uscito si è lagnato soltanto dopo la sua defenestrazione. A nulla serve starsene in piazza a “massacrare” il Sindaco se poi non si prende una posizione politica ufficiale dicendogli in faccia quali problemi (chiaramente di carattere politico e non personale) incrinano il rapporto all'interno della maggioranza. Male, anzi malissimo, fa il sindaco a non rendere noti i veri motivi di questo continuo ballo di poltrone che di fatto sfilaccia ancora di più il già logoro rapporto tra politica e cittadini. Non capisce chi segue la politica, figuriamoci un normale cittadino. Proviamo allora a ragionare su cosa muova questo ballo di san Vito in salsa Raffadalese. Ipotizzando che il punto di partenza di tutto siano le prossime amministrative, il sindaco, che ha più volte dichiarato la sua non ricandidatura, si presume dovrebbe preparare il terreno per il suo successore. La scelta più logica vedrebbe il Vicesindaco prendere il testimone e continuare sul solco del predecessore, nulla di più normale. L'avvicendamento tra Totò Librici e Luigi Argento alla seconda carica amministrativa del comune si sarebbe potuto inquadrare in questo contesto,... invece NO! Argento, dopo pochi mesi, esce dalla giunta, per inoppugnabili motivi di lavoro, vicesindaco diventa Santino Farruggia e Totò Librici è costretto a salutare la compagnia. Scartando a priori l'idea che Santino sia il delfino di Silvio Cuffaro, non rimane che cambiare ipotesi di ragionamento. E se Luigi Argento si fosse messo da parte per un periodo di “decantazione” per ripresentarsi tra qualche mese rigenerato nel corpo e nell'anima ? Anche questa ipotesi mi sembra inverosimile perché posizione migliore di quella di vicesindaco per lanciare una campagna elettorale non ne esistono. Torniamo al punto di partenza. Perchè sostituire due pedine così importanti con due elementi estranei alla maggioranza precostituita e soprattutto privi dell'appoggio di qualsiasi parte politica? Forse che il Sindaco nel suo profondo è un po' comunista anche lui? Non lo sapremo mai! Ipotizziamo adesso che al Sindaco non interessi nulla del suo successore e che l'ultimo anno di balletti sia legato semplicemente al mantenimento degli equilibri politici interni alla maggioranza per consentire la normale navigazione amministrativa. Peggio di prima mi sento... Che senso avrebbe prendere due+due esterni per dare stabilità alla squadra fortissimi quando in consiglio i numeri sono dalla tua parte ed eventuali mal di pancia potrebbero essere curati con una semplice somministrazione del miracoloso farmaco “Assessorendol”. Continuo non capire....

Non ipotizzando nemmeno che non vi sia nessuna linea d'azione e che ogni mattina dalle parti di Via Nazionale si agisca “così come viene”, proviamo a trovare un'altra chiave di lettura che passi magari per qualche tavolo provinciale o regionale. Partendo dal presupposto che Raffadali non è Rapa Nui e che può essere soltanto la tessera di un mosaico più ampio, viene da chiesersi allora quale fervida intelligenza abbia suggerito l'ultimo rimpasto ed a quale scopo. Se il quadro è quello della prefigurazione di un futuro accordo tra il centro rappresentato da Silvio Cuffaro (e dai suoi uomini) ed il centrosinistra (magari con un suo uomo più di centro che di sinistra), io dico che qualcuno ha sbagliato i conti.

1 commento:

bruno ha detto...

se proviamo a mettere insieme le ultime due ipotesi forse viene fuori un quadro più chiaro.....è pacifico che la nomina del vicesindaco non è avvenuta secondo criteri e valutazioni prettamente "personali", ma secondo la spinta di chi nel centrosinistra sta facendo i suoi conti (e nessuno sostenga il contrario, perchè vederli parlottare in piazza con il ghigno sulle labbra, quasi a vantarsi della "tragedia" combinata, non alimenta altro che le voci di "radio chiazza"). E' anche vero che non si muove foglia se il capocorrente non voglia......Ma siccome di tragedia si parla, l'agnellino sacrificale lo vedremo bello profumante sul barbecue di qualche festino pre-elettorale...........