Al termine della mia esperienza di amministratore delle varie giunte Cuffaro, e soprattutto in considerazione della brusca ed inattesa interruzione (non per mia volontà) di tale esperienza, ho ritenuto giusto, oltre che doveroso nei confronti dei miei elettori, far luce sulla vicenda che, mio malgrado, mi vede protagonista.
Lungi da me il proposito e la voglia di polemizzare (a meno che non vogliano farlo altri) col Sindaco Cuffaro, assieme al quale ho condiviso diversi momenti della vita amministrativa, spesse volte sostituendolo, con grande impegno e abnegazione da parte mia e sacrificando tempo prezioso alla mia famiglia e al mio lavoro, quando per lui era impossibile essere presente a Palazzo di Città.
Tengo però a precisare che le motivazioni addotte dal Sindaco circa il mio “benservito” (mi riferisco a quelle ufficiali scritte da Lui sulla delibera di revoca e rilasciate ai mezzi d’informazione) non corrispondono al vero.
Nella delibera si parla, infatti, di: ”… l’intervenuta nascita di nuove forze politiche impone una nuova verifica degli assetti politici” e poi ancora: “… nel recente periodo taluni componenti della Giunta hanno assunto posizioni politiche disarmoniche, mediante dichiarazioni e condotte palesemente divergenti …” e infine: “ …è sopravvenuta una mancata condivisione di idee ed obiettivi su temi del programma di mandato…”.
Essendo stato io, l’unico assessore ad essere sostituito per motivi politici è chiaro che i riferimenti di cui sopra attengano solamente alla mia condotta.
Per quanto mi riguarda, tengo a sottolineare che mi sono candidato nelle file dell’UDC, sono tuttora un esponente dell’UDC e già da diverse settimane sto lavorando assieme ad altri amici alla sua riorganizzazione.
Non ricordo di altri amministratori che abbiano palesato nelle sede istituzionali, la decisione di cambiare partito, soltanto il Sindaco Cuffaro ha pubblicamente dichiarato di aderire al “Patto per il Territorio”.
È vero però che ho assunto posizione politiche “disarmoniche”con il Sindaco in particolare su due questioni, per me, rilevanti, riguardanti:
· La politica gestionale dei tributi per i cittadini, con l’affidamento della riscossione alla “A.e G.”, condotta in maniera poco cristallina;
· La rivisitazione, estremamente parziale, della cintura periferica urbana, piuttosto che una rivisitazione dell’intero PRG comunale.
Ad ogni buon fine, ritengo giusto rimarcare che i due argomenti che ci hanno “disarmonizzato” non erano scritti nel nostro programma elettorale (invito il Sindaco a rileggerlo) e quindi non mi sento affatto un traditore del patto condiviso nel 2007 con i cittadini, che prevedeva altre realizzazioni e altri adempimenti.
In nessun caso mi ritengo responsabile di aver abbandonato la linea tracciata “armonicamente” in sede di campagna elettorale, semmai sono stati altri ad averlo fatto.
Il giudizio finale in ogni caso non spetta a me, né a qualcun altro, ma soltanto agli elettori ai quali, suppongo, di aver dato qualche elemento e spunto di riflessione in più per giudicare il mio operato e la mia condotta.
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