martedì 18 ottobre 2011

"Ti Assicuro..io." Storia italiana di quando il pizzo diventa legale

di Riki Ragusa

In un proclama recente, un mio conoscente, istigandomi a suo modo alla rivoluzione, ha lasciato un detto che mi risuona da mesi nella testa: ” cu resta si godi a festa!" Che vorrà dire? Eppure il senso delle parole è chiaro; beh in un periodo di crisi economica e morale come quello attuale, la festa credo proprio la stiano facendo loro. Si sapete tutti di chi sto parlando: delle compagnie DI ASSICURAZIONI AUTO E MOTO.

Non è un mistero infatti che a Raffadali, micro realtà e immagine del sud in genere, il costo per assicurare un motorino cinquantino (50 CC) possa si arrivare fino a 350 euro ogni sei mesi, e che per una panda come la mia 1100 benzina si paghi 900 euro circa l’anno. Non parliamo di altre vetture recenti. A tutti viene da dire che schifo, scandaloso, assurdo, ed altre minchiate che però non risolvono la questione ovviamente rimandata a chissà quali tempi migliori.
Antonio Catricalà, presidente dell’antitrust ha diffuso alcuni dati relativi all’andamento dei costi dell’RC auto e moto nel corso degli ultimi due anni. Le assicurazioni sono sempre più care per automobilisti e motociclisti italiani, una continua tendenza al rialzo che ha fatto registrare incrementi fino al 25% per quanto riguarda le auto e fino al 35% per moto e scooter. Altri dati chiariscono la preoccupazione per l’atteggiamento delle compagnie assicurative: il costo medio di un incidente è aumentato del 27%, ed arriva fino a punte del 70% nel Sud Italia.
L’altra vergogna è quando dopo un sinistro di qualsivoglia entità, d’ufficio , ti vedi sbattuto fuori dalla tua compagnia assicurativa, mentre in un tempo non molto lontano (parliamo di mesi) se si recideva dal contratto prima della scadenza dei termini erano sanzioni amare e magari eri costretto a pagare il premio assicurativo volente o nolente fino alla fine del contratto . Qual è la soluzione? Semplice. Perchè non sbattiamo fuori le compagnie di assicurazioni dal nostro Paese e ne proponiamo una Nazionale o Regionale con tariffe chiare coerenti per tutti gli automobilisti e motociclisti, costruendo un' unica grande compagnia Regionale che serva a tutti e perché no una nuova banca. Intanto mentre spulci il giornale i pulcinella di Roma fanno finta di non vedere tutto questo fatto e sempre più persone sono costrette a circolare senza essere assicurate. Quando si dice che lo Stato Mafioso ti spinge ad essere suo riflesso quotidiano. Ridefinirei a questo punto il concetto di Mafia e di pizzo fin troppo obsoleti al giorno d’oggi e spesso intrinseci nell’idea italiana di liberismo e libero mercato, valutando nelle opportune sedi una chiara e precisa norma giuridica che ponga fine al Pizzo assicurativo. Ci risentiamo al prossimo aumento di premio senza preavviso..quando ci sarà qualcuno in più a rischiare di essere travolto da un'auto di qualcun altro che non è assicurato ma che ha bisogno purtroppo di un mezzo proprio per spostarsi da casa a lavoro ma con il suo reddito non riesce a coprire tutte le spese.

PS: C'E' CHI USA LA LEGGE BERSANI PER OVVIARE TEMPORANEAMENTE IL PROBLEMA, MA E' SOLO UN PALIATIVO DI UNA STANGATA A CUI SARANNO ANNESSI ANCHE GLI INTERESSI BANCARI MATURATI A MEDIO- LUNGO TERMINE .

CHI NON CREDE PUO' FARE LA SUA BELLA SIMULAZIONE ON LINE.



Nessun commento: