sabato 3 marzo 2012

Lo chiamavano "Marca da Bollo"!

di Giovanna Dominici

Se nell'antico West lo chiamavano Trinità nell'odierna Raffadali lo Chiamavano Marca Da Bollo. Chi avrebbe mai detto che nel nostro paese ci fossero dei personaggi degni di una citazione cinematografica? Se E.B. Clucher, regista de “ Lo Chiamavano Trinità”, avesse conosciuto il nostro personaggio lo avrebbe di certo scritturato per il sequel del film in chiave moderna. Se vi state chiedendo se anche il nostro uomo sia un cacciatore di taglie come Trinità, la risposta è no, il nostro personaggio è molto meno scontato, molto più originale, perché lui, udite, è un cacciatore di marche da bollo. Un 'altra fondamentale differenza tra Marca Da Bollo e Trinità è lo straordinario potere della sua comicità, perché stiamo parlando di un uomo capace di trasformare l'ufficio di un comune, dove la serietà dovrebbe essere la consuetudine, nel set di un film comico, quindi risate assicurate! Marca Da Bollo ha trovato il modo di rendere meno serioso il proprio lavoro, a caratterizzarlo difatti, è un originale mix tra comicità e suspense, che rende ogni utente protagonista del suo personalissimo film, con un destino assolutamente incerto, infatti un brivido pervade tutti coloro che si recano nel suo ufficio, o meglio sul suo set, e nella loro mente sempre la stessa fondamentale domanda: “ Con marca da bollo o senza stavolta”? Perché il nostro intrepido personaggio per combattere la noia e rendere tutto più divertente e stimolante ha deciso di auto attribuirsi il titolo di “Paladino delle marche da bollo”, non deve essere la norma a pronunciarsi sui documenti che la richiedono, ma Lui e solo Lui ha potere decisionale in merito, solo lui può stabilire chi deve procurarsela e chi no, perché, probabilmente, secondo il nostro uomo la marca da bollo bisogna proprio meritarsela! Quanti saprebbero trasformare un normalissimo “servizio al cittadino” in un'avventura? Quanti saprebbero trasformare una triste e cupa realtà comunale in un mondo surreale dove a regnare incontrastate sono la personale iniziativa e l'assenza di regole? Marca Da Bollo in questo è un vero e proprio genio, perché se Trinità ha un continuo prurito alle mani che lo porta a misurarsi con ogni pistolero, al nostro eroe, non armato di pistola ma certamente di tanta “simpatia”, prudono le mani di fronte alla noia che comporterebbe il rispetto delle regole. Troppo deprimente per il nostro uomo adottare la stessa norma per tutti, e così soddisfa il suo personale diletto giocandosi, secondo criteri solo a lui conosciuti, la frase che lo ha reso celebre e che ormai è diventata un vero e proprio tormentone:“E ca a marca di bullu ci voli”, una vera pistolettata pronunciata con una tale velocità da fare invidia anche allo stesso Trinità! Se l'ormai surclassato Trinità era soprannominato il “Braccio destro del diavolo”, Marca Da Bollo passerà alla storia come la “Lingua lesta del diavolo”. L'associazione dei due personaggi non è di certo casuale, molti sono gli elementi che li accomunano, pensiamo ad esempio al leggendario West dove sono ambientate le vicende di Trinità e pensiamo adesso a Raffadali, luogo dove si svolgono le mitiche gesta di Marca Da Bollo, i due scenari non sono forse paragonabili? Il nostro paese, proprio come il West, non potrebbe apparire un posto dove tutto è ancora da costruire, dove la legge non è ancora arrivata e dove si può essere liberi di agire come si vuole? Riflessione davvero breve e dall'immediata conclusione direi! Non sono pochi i meriti da riconoscere al nostro simpatico cowboy, primo fra tutti la sua straordinaria capacità di far vivere agli utenti un entusiasmante avventura da far West, all'improvviso ci si ritrova catapultati in un'atmosfera selvaggia completamente in balia degli eventi e proprio come nei più classici dei film western sembra quasi di poter sentire riecheggiare da lontano una composizione di Ennio Morricone. Tra le similitudini dei due scenari possono anche essere colte alcune fondamentali differenze: se nell'antico West in sostituzione di un codice legale era stata posta la cosiddetta “Legge del West”, una serie di consuetudini basate sulla lealtà, sull'onesta e sul buon senso, nell' ufficio-set del nostro eroico personaggio esiste “Una sola legge” ed è lui, un distintivo a forma di marca da bollo e sarebbe perfetto, un vero e proprio sceriffo! Proprio una parodia nella parodia il nostro Marca Da Bollo, un uomo destinato ormai a divenire leggenda perché promotore assoluto di un evoluzione cinematografica, di un superamento di genere, il padre indiscusso dell'epocale passaggio dagli “Spaghetti-western” agli “Spaghetti-raffadalesi”.

1 commento:

Manu ha detto...

Invece di Spaghetti-Raffadalesi potevate chiamarlo Maccu-Western !! A parte la battuta banale di un Sabittisi, vorrei tanto conoscere questo Paladino del Burocratese per farmi spiegare da quale ludica effervescenza trae il suo alto senso di Dovere trasformato a Missione.. Veramente un'articolo divertente e illuminante . Brava Giovanna !!