mercoledì 22 agosto 2012

UNA SOLA CERTEZZA: TANTI DUBBI!



 Di Paolo Vizzì

La raccolta firme da parte dei ragazzi, che vorrebbero salvaguardare la salute dei raffadalesi ridando la possibilità di intervenire sulle stazioni radio-base dei telefonini o come si chiamano, procede spedita. Viene da loro affermato che un singolo telefonino può essere più pericoloso del trasmettitore di via America. La pericolosità nasce dalla continua ricerca di campo legata alla mancanza di un numero sufficiente di ripetitori. Su questa affermazione non vi sono certezze e personalmente considero gli studi sponsorizzati dai vari produttori di telefonini o dalle varie compagnie allo stesso livello della carta da imballaggio, per non usare altri paragoni. Facciamo ammenda del non essere particolarmente ferrati in materia, ma alcune domande a chi ha firmato quella petizione (o ha intenzione di farlo) vanno poste:
  1. La petizione propone di modificare il regolamento comunale, che di fatto blocca la proliferazione delle antenne, ipotizzando una sorta di bonifica volta a sostituire l’unica vecchia antenna con altre di nuova generazione… quante nuove antenne saranno installate al posto di quella esistente?
  2. Perché viene detto che la modernizzazione della stazione esistente si può portare a termine soltanto modificando un regolamento che parla di nuove installazioni??
  3. Aprendo alla possibilità di nuove installazioni, quante compagnie vorranno coprire il territorio?
  4. A conti fatti, tutte le piccole stazioni delle varie compagnie che si presenteranno produranno un incremento dell’elettrosmog?
  5. La nuova copertura di quanto diminuirà le radiazioni emesse da ogni singolo telefonino?
  6. Siete disposti ad alzarvi la mattina e sbadigliare alla finestra gurdando l’antenna installata sul tetto del vostro vicino che però risiede a Verona piuttosto che a Milano e che incassa qualche miglia di euro di affitto?
  7. Chi costringerà la Telecom a rinunciare ad un proprio ripetitore (Via America) installato con regolare licenza edilizia?  
Avere risposta a queste domande ed a tutte quelle che ognuo di noi vorrà porre consentirà certamente di poter scegliere quale strada intraprendere senza mettere ulteriormente a rischio la salute di ognuno di noi. Benvengano allora tutti gli incontri con chiunque sia in grado di fare maggior luce su un argomento finora rimasto abbastanza oscuro.

4 commenti:

Lorenzo Cinà ha detto...

Caro Paolo spero in poche righe di darti tutte le risposte che ti poni e di darti delucidazioni una volta e per sempre. Queste risposte non sono frutto di una nostra invenzione ma, come è possibile ascoltare sulla nostra pagina web, sono frutto di un'intervista avvenuta con un ingegnere (neutrale) esperto di elettrosmog e di un professore della sanità (ovviamente non schierato a favore di nessuno) esperto in radiazioni e onde elettromagnetiche:

Risposta n.1
Non siamo esperti in materia di propagazione dei segnali radio ma ti posso assicurare (ed ero io presente in sala consiglio a novembre 2011 quando vennero con l'amm. precedente i primi tecnici)
da discorsi ufficiali intercorsi tra il comune e Telecom che si lavora per apporre un SOLO nuovo ripetitore.

Risposta 2
Allora... la miglioria riferita al ripetitore del pronto soccorso non sarebbe possibile senza la modifica del regolamento comunale per due motivi: il miglioramento della qualità del segnale (passare dal GPRS al 3G) permetterebbe di ridurre notevolmente i livelli di elettrosmog emessi ma una struttura vecchia di oltre 20 non supporta questa tecnologia o se la supporta ne riduce la copertura (non le emissioni che rimangono tali) di oltre il 70%. Ciò comporterebbe un aumento del disservizio senza nessuna forma di tutela. Per cambiare la struttura preesistente ovviamente bisogna eliminarne il divieto presente nel regolamento.

Risposta 3
I ripetitori di nuova generazione utilizzano una tecnologia talmente raffinata e moderna che basterebbe una sola antenna con un solo pannello per fornire fino a 3 gestori consecutivamente e senza alcuna radiazione in più. Vengono stretti degli accordi commerciali ad hoc tra le varie compagnie e telecom.

Risposta 4
A novembre 2011 vennero i tecnici Telecom per effettuare dei sopralluoghi di cui i progetti poi non vennero portati avanti dal comune e ci annunciarono che l'antenna presente sopra il pronto soccorso poichè obsoleta e vecchia oltre 20 anni inquina parecchio. praticamente ogni antenna con tecnologia 3G inquina circa 1/10 di quella nel nostro pronto soccorso... i calcoli li lascio a voi.

Risposta 5
In termini numerici non ci è possibile fornire risposte dettagliate ma logicamente (anche a detta del professore intervistato) le radiazioni da apparecchi che teniamo in tasca o nella giacca o con noi appresso si ridurrebbero notevolmente. Avete mai fatto caso perchè un telefonino "vecchio stampo" tipo quei nokia indistruttibili di 10 anni fa hanno più ricezione? Semplice, perchè sono più vecchi, rispettano vecchie normative meno restrittive di quelle adesso presenti, emettono più radiazioni e ovviamente si agganciano meglio al segnale.

Risposta 6
Il nostro obiettivo non prevede l'istallazione massiva presso terreni, fabbricati ed abitazioni in tutto il paese; il comune (a parer mio e per come penso sia giusto) non permetterà installazioni presso le abitazioni del paese ma insieme a specialisti del settore proverà a studiare siti comunali favorevoli al fine di ridurre al minimo i disagi.
Telecom (ha ribadito il tecnico durante l'incontro) concederà solo un nuovo sito a Raffadali. Quindi niente altri investimenti.

Risposta 7
Telecom, essendo un'azienda privata, guarda in primis i ricavi inerenti da quell'investimento e ovviamente se riterrà opportuno e conveniente spostarsi da sito presente per catturare maggiore clientela e dunque migliori guadagni non ci penserà due volte.
Nessuno deve costringere Telecom, ma di sicuro riposizionandolo in una zona più favorevole sarà meglio considerando soprattutto, vista la facilità con il quale nuovi gestori possono ottenere le license sulla stessa struttura, che su di una sola stessa antenna si può creare della concorrenza.

Davide D'Annna ha detto...

Ciao Paolo, in aggiunta alle risposte che ha già dato il mio compagno di "banco" Lorenzo, voglio farvi capire che non è una guerra quella che stiamo facendo, noi siamo due giovani che se ne fregano della Politica, ma stanno mettendo anima e cuore per migliorare Raffadali, per il bene di tutti. Il nostro obiettivo non è raccogliere 3000 firme per mettere l’antenna, ma il nostro obiettivo principale è sensibilizzare tutti voi, cari Raffadalesi, ad una cosa giusta per la nostra salute e per il nostro futuro.
Questa è la pagina web a cui si riferiva Lorenzo: http://www.davidanna23.com/antenne
Qua trovate tutte le prove che ho raccolto nel corso degli ultimi anni.

Paolo Vizzì ha detto...

Carissimi Davide e Lorenzo, quando si parla di interesse generale, ma si incide sull'interesse altrui bisogna avere tantissima cautela, perchè la fantasia dell'uomo, specie quando è finalizzata a fare soldini, non ha limiti. Più il "bisinisi" è grosso più bisogna aprire gli occhi. Mi permetto di darvi un consiglio: studiate il vecchio regolamento e proponete una bozza di nuovo. Su quella piattaforma sarebbe estremamente più conducente ed interessante discutere.

Lorenzo Cinà ha detto...

Paolo... Apprezzo il tuo suggerimento ne consigliarci di andare li a fronte di uno studio del regolamento e con una proposta nuova del punto..Proveremo a capire cosa è meglio e più innovativo ed intelligente fare. Purtroppo però avendo poche competenze in campo ingegneristico e urbanistico potremmo rischiare di presentare un linea di regolamento non facilmente attuabile e propenso alla geografia di Raffadali. Stiamo provando a studiare cosa è meglio.